Secondary ticketing: l'Agcom sanziona ancora Viagogo per più di 12 milioni di euro

Violazione delle norme sul secondary ticketing. Con questa motivazione, l’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) ha sanzionato per più di 12 milioni di euro la società Viagogo. Il provvedimento arriva a un anno di distanza dalla multa di 23 milioni di euro commissionata (per lo stesso motivo) dall’Agcom alla società che gestisce una piattaforma globale di vendita online di biglietti.
Il procedimento, condotto con il supporto della Guardia di Finanza, ha accertato la vendita - o comunque il collocamento sul sito web della società - di biglietti con prezzi fino a dieci volte superiori rispetto al costo nominale. Gli eventi – in tutto 68 – sui quali si è concentrata l’attività dell’Agcom riguardano soprattutto spettacoli dal vivo avvenuti nel 2022 di artisti italiani e internazionali come ad esempio Måneskin, Blanco, Renato Zero e Cirque du Soleil.
La difesa di Viagogo e le motivazioni del provvedimento
La società si è difesa affermando che dal punto di vista sostanziale, Viagogo è una “bacheca virtuale”, sulla quale ciascun inserzionista è libero di inserire i propri annunci, che vengono caricati e memorizzati in piattaforma senza che il gestore del sito ne abbia conoscenza né controllo. In altre parole, secondo Viagogo, la piattaforma acquisisce i dati inseriti dagli inserzionisti attraverso modalità meramente tecniche, automatiche e passive. Sul piano giuridico, la società non vende né compra né possiede biglietti, limitandosi a mettere a disposizione una piattaforma che facilita l’incontro tra domanda e offerta.
L’Agcom ha invece riscontrato che in realtà l’attività di Viagogo è tutt’altro che passiva. Utilizzando sia risorse umane che tecniche, la società usa, modifica, indicizza, organizza e promuove i contenuti caricati, anche attraverso tecniche di valutazione comportamentale degli utenti per aumentarne la fidelizzazione. In pratica, tutto questo ha l’effetto di completare e arricchire in modo non passivo la fruizione dei contenuti.
Secondary ticketing: che cos’è e cosa dice la normativa
Il secondary ticketing è il mercato di biglietti parallelo a quello autorizzato che mette in vendita a prezzi notevolmente maggiorati ingressi per ogni genere di eventi, non solo del settore spettacolo. Questa pratica, molto presente su internet, è però vietata dalla legge. Secondo l’articolo 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, infatti, non è permessa “la vendita o qualsiasi altra forma di collocamento di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da soggetto diverso dai titolari, anche sulla base di apposito contratto o convenzione, dei sistemi per la loro emissione”. Unica possibilità ammessa quella di vendere il biglietto a un prezzo uguale o inferiore a quello nominale. La vendita però deve essere effettuata da una persona fisica, in modo occasionale e senza finalità commerciali.