Faccio causa alla regina
Mi han rotto le scatole per anni che dovevo sapere l’inglese, mi han fatto investire fior di palanche in estati a Brighton e inverni a Malta, dove l’accento non è oxfordiano, ma il clima è più mite. E ora, con il pasticciaccio brutto della Brexit che succede? L’inglese non sarà più una lingua ufficiale dell’Ue. Scherziamo? Cos’è, ora mi tocca rottamare l’inglese e spendere ancora per il tedesco? Ma faccio causa alla regina piuttosto! Per fortuna c’è la Bank of England che fa sentire ancora una volta il suo peso in Europa. Ha infatti chiesto alle banche inglesi di “esplicitare” la loro posizione su Deutsche Bank e su alcune banche italiane, in particolar modo Mps. Ricorda da vicino i tempi del crack greco, quando veniva richiesto alle banche di dire quanti titoli targati Atene avete in portafoglio. Solo che oggi gli appestati siamo noi, e i tedeschi. Una volta tanto siamo in compagnia, dirai. Capirai che compagnia! Di Deutsche Bank ti ho già parlato diverse volte, sai come sono messi quanto a rischio, ma mi resta comunque la sensazione che la denuncia del colosso tedesco sia più che altro una schermaglia con nuora, perché suocera intenda, in attesa della battaglia diplomatica con la Merkel per la Brexit vera e propria. Anche delle banche italiane ti ho parlato più volte, ma qui mi sento più mesto. Il marcio di casa nostra fa meno piacere a me che alla Bank of England, ma soprattutto la situazione di Mps continua a preoccuparmi. Ora c’è in ballo la conversione dei bond in azioni (solo per gli “istituzionali” o anche per i piccoli risparmiatori?) senza neppure sapere con certezza se avverrà prima o dopo l’aumento di capitale – se avviene prima è un vero furto. Insomma una situazione al buio che fa saltellare il titolo in Borsa e che è foriera di trappole. In Detto tra noi torniamo sul tema con un’analisi. Qui ti ricordo di stare alla larga: i pascoli senesi non sono il posto giusto dove portare a pascere il tuo portafoglio.
Vincenzo Somma
direttore responsabile Altroconsumo Finanza