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La forza che l'Europa dimentica

La demografia conta.

La demografia conta.

Data di pubblicazione 14 luglio 2025
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La demografia conta.

La demografia conta.

Mentre l’Europa si interroga su come rilanciare la crescita in un mondo segnato da barriere commerciali sempre più alte, come i dazi voluti da Trump, l’Australia offre uno spunto di riflessione interessante: la demografia conta. 

Negli ultimi dieci anni, il Paese ha visto la popolazione aumentare del 17%, un dato tutt’altro che marginale: anche se il Pil pro capite arranca, quello complessivo è aumentato grazie a un numero crescente di consumatori. Dopo anni difficili segnati da inflazione e tassi alti, oggi il motore interno riparte anche da lì: famiglie più giovani, più numerose e di nuovo pronte a spendere. In Europa, al contrario, si ignora l’impatto economico della stagnazione demografica. Una popolazione che invecchia e non si rinnova indebolisce il mercato interno, riduce la domanda e rende meno efficaci le politiche di stimolo. In un’epoca in cui l’export non è più un terreno stabile, tra dazi, tensioni geopolitiche e guerre commerciali, la crescita dovrà giocarsi anche in casa. Ma senza cittadini, non ci sono consumatori. La demografia non è solo una questione sociale o culturale: è un asset economico strategico. Valorizzarlo significa rinvigorire sia la domanda interna, sia la sostenibilità del sistema pensionistico, sia la forza lavoro. L’Australia ci ricorda che, talvolta, la vera politica economica inizia proprio lì, dalla popolazione. E che ignorare questo fattore significa restare senza fiato quando l’economia ha bisogno di correre. Anche per questo, continuiamo a suggerirvi di diversificare su numerosi mercati mondiali per catturare tutte le opportunità di crescita, demografia inclusa.

 

Alessandro Sessa

Direttore responsabile Investi