Lezione 3 : Come funziona un conto cointestato (e come influisce sul conto titoli)

Come funziona un conto cointestato (e come influisce sul conto titoli)
Come funziona un conto cointestato (e come influisce sul conto titoli)
Facciamo un passo indietro: cos’è un conto cointestato? In pratica, è un contratto che stipuli con la banca non da solo, ma con un’altra persona o anche più di una (il tuo compagno, un tuo genitore, un figlio maggiorenne…). Tu e la persona (o le persone) che hanno aperto il conto con te diventate così co-titolari dello stesso conto corrente.
Esistono due modalità operative:
Questa decisione devi prenderla al momento dell’apertura del conto e non è possibile trasformare un conto individuale in cointestato, o viceversa. Tutti i fondi (liquidi e titoli) presenti sul conto vengono attribuiti ai cointestatari in parti uguali, sia da un punto di vista economico che fiscale, a meno che tu o uno degli altri intestatari non facciate esplicita richiesta di attribuire determinati fondi al 100% a uno di voi. In quest’ultimo caso, se la banca lo consente, verrà aperto un sotto-conto con un unico proprietario: un po’ come quando sul tuo computer crei una cartella in cui archiviare documenti, e al suo interno crei un’altra sotto-cartella per tenere traccia separatamente di una parte del materiale.
Quando conviene un conto cointestato
Ci sono diversi scenari in cui aprire un conto cointestato può essere una buona scelta: per esempio nel caso di coppie conviventi o sposate (per gestire in modo pratico spese comuni come affitto, bollette, mutuo…), oppure tra genitori e figli per supportare la gestione del denaro o delle pensioni. O ancora, quando in famiglia c’è una persona anziana e avere un conto cointestato serve per semplificare l'operatività quotidiana, evitando deleghe.
Ma se la coppia “scoppia”? Se una coppia si separa, il conto cointestato viene diviso in parti uguali, a meno che uno dei due coniugi (in regime di separazione dei beni) dimostri che i fondi provengono da sue sole attività.
Conto cointestato e conto titoli: cosa sapere
Ora che hai ben chiaro cos’è un conto cointestato e come funziona, veniamo al punto: cosa succede se al conto corrente voglio abbinare un conto titoli, per poter cominciare a investire?
Attenzione all'eredità: meglio liquidare
In caso di decesso di uno dei cointestatari, è consigliabile liquidare il portafoglio titoli e dividere l'importo in denaro tra gli eredi. Questo evita di trovarsi con quote indivise di strumenti difficili da gestire o vendere. Per esempio: se c’è un conto cointestato tra tre persone e abbinato c’è un conto titoli con 30.000 euro di BTp, e uno dei tre intestatari purtroppo, muore, gli eredi non sono proprietari di 10.000 euro di BTp, ma di una quota di un terzo dei 30.000 euro di BTp: può sembrarti una questione di lana caprina, ma in realtà ai fini della successione questo complica le cose.
Se invece il conto era cointestato a firma disgiunta, gli altri cointestatari possono operare, ma devono comunque restituire agli eredi la quota spettante del defunto.
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