Il Natale è tradizionalmente il momento dell’anno dedicato ai doni più significativi, quelli pensati per durare e per trasmettere un valore che va oltre l’immediato. In questo contesto, le monete d’oro da investimento stanno tornando al centro dell’attenzione come “moneta regalo”, una scelta che unisce eleganza, solidità patrimoniale e una forte valenza simbolica. Regalare oro significa offrire un bene tangibile, riconosciuto a livello internazionale e capace di conservare valore nel tempo.
Le monete d’oro da investimento rappresentano una forma storica e ancora attuale di tutela del capitale, apprezzata per la combinazione di valore intrinseco, liquidità e riconoscibilità internazionale. Il loro prezzo è legato strettamente al contenuto di oro fino, espresso in grammi e nel titolo, ovvero la percentuale di oro puro presente nella lega (ma attenzione comprende anche un premio che descrive i costi di conio e di rivendita, vedi oltre nella sezione delle cose a cui fare attenzione).
Tra le più diffuse a livello globale spicca il Krugerrand sudafricano, introdotto nel 1967 e tuttora in emissione. Contiene un’oncia troy di oro fino (31,1035 grammi) con titolo 916,7‰; la presenza di rame lo rende particolarmente resistente. Caratteristiche simili si ritrovano nell’American Gold Eagle statunitense, anch’esso da un’oncia d’oro a 22 carati, ancora oggi coniato e dotato di valore nominale.
Di impostazione diversa sono le monete in oro puro, come la Maple Leaf canadese e la Philharmoniker austriaca. Entrambe contengono un’oncia di oro fino con titolo 999,9‰ e sono tuttora in emissione. La loro elevata purezza le rende particolarmente apprezzate dagli investitori orientati alla massima concentrazione di metallo, sebbene siano più sensibili all’usura.
Accanto a queste monete moderne, continua a godere di grande popolarità la Sterlina d’oro britannica, con un contenuto di 7,322 grammi di oro fino a titolo 916,7‰. Grazie al peso ridotto e alla lunga tradizione, è considerata uno strumento ideale per il frazionamento dell’investimento e per un regalo di valore accessibile.
Un caso a parte è il Marengo, storica moneta europea coniata tra XIX e XX secolo. Contiene 5,806 grammi di oro fino a titolo 900‰. Pur essendo oggi considerata oro da investimento, non è più in emissione e circola esclusivamente sul mercato secondario, elemento che ne rafforza il fascino storico, ma che comunque può creare problemi di liquidità e di valutazione delle monete usurate e non più fior di conio.
Per calcolare il valore delle singole monete vi ricordiamo il nostro strumento per calcolare il valore di un oggetto d’oro. Attenzione al suo uso. Se usate il peso lordo della moneta (per esempio, per sapere quanto vale un krugerrand se lo pesate su una bilancia, avrete 33,93 grammi) dovrete poi indicare il numero dei carati 22. Se, invece usate le informazioni di questo articolo che sono già il contenuto di oro fino della moneta e non il peso complessivo della moneta stessa potete mettere direttamente 24 carati. Entrambi i metodi daranno lo stesso risultato. Ad esempio, inserendo 33,93 grammi e 22 carati si ottiene un valore dell'oro fino di circa 3650 euro (valore al momento in cui scriviamo questo testo).
Nel loro insieme, queste monete costituiscono una scelta particolarmente adatta come regalo natalizio: un dono concreto, elegante e duraturo, capace di coniugare significato simbolico e valore economico.
Non è tutto oro quello che luccica: a cosa fare attenzione
Accanto al fascino e al valore simbolico delle monete d’oro, è però importante ricordare che non si tratta di un bene privo di criticità. L’oro viene spesso percepito come un rifugio assoluto, ma il suo prezzo può essere volatile anche nel breve periodo, influenzato dall’andamento dei mercati finanziari, dai tassi di interesse e dal cambio valutario. Chi riceve o acquista una moneta d’oro dovrebbe quindi considerarla come uno strumento di conservazione del valore nel lungo periodo, non come un investimento speculativo immediato.
Un aspetto spesso sottovalutato riguarda i costi di compravendita. Le monete d’oro presentano una differenza significativa tra prezzo di acquisto e prezzo di rivendita, che rappresenta di fatto il costo del servizio offerto dagli operatori. Questo significa che il valore pagato è quasi sempre superiore al semplice controvalore dell’oro fino contenuto nella moneta (è a premio), mentre il prezzo di vendita risulta inferiore (è a sconto). La differenza può incidere per diversi punti percentuali e va tenuta in considerazione soprattutto se si pensa di rivendere nel breve termine. Attenzione, poi a non perdere la prova d'acquisto: oggi, in assenza di prove sul costo originario, chi vende oro da investimento deve pagare il 26% sull’intero importo di vendita, e non solo sulla plusvalenza (una regola che ha portato recentemente a formulare nuove ipotesi di tassazione).
Quando si parla di oro fisico, soprattutto in forma di monete, è poi naturale porsi il problema dell’autenticità. Esistono alcuni controlli empirici che possono offrire un primo orientamento, ma è bene chiarire che nessuno di essi è definitivo e che alcuni possono danneggiare irrimediabilmente il bene. L’oro è un metallo non magnetico e molto denso: se una moneta viene attratta da una calamita, non è certamente d’oro, anche se l’assenza di attrazione non garantisce l’autenticità (ci sono anche leghe amagnetiche usate per falsificare l’oro). Un altro metodo teorico è il controllo della densità, basato sul principio di Archimede, che consente di confrontare peso e volume dell’oggetto: l’oro puro ha una densità di circa 19,3 g/cm³, ma il test è attendibile solo per lingotti e richiede strumenti precisi. Per le monete, più utili sono i controlli dimensionali: peso, diametro e spessore devono corrispondere esattamente agli standard ufficiali, tenendo conto dell’eventuale usura per gli esemplari più vecchi. Esistono anche test chimici e acustici, ma comportano rischi o margini di errore significativi. Per questo motivo, l’unica vera tutela resta acquistare monete d’oro esclusivamente da operatori professionali autorizzati, conservando sempre la documentazione di acquisto: la prevenzione è molto più efficace di qualsiasi verifica successiva. Per sapere quali sono ricordiamo che c’è un apposito elenco della Banca d’Italia consultabile su: https://infostat.bancaditalia.it/GIAVAInquiry-public/oro.html.
Infine, è essenziale distinguere tra monete pensate per l’investimento e emissioni a forte contenuto collezionistico, spesso vendute a prezzi molto superiori al valore dell’oro. Anche quando l’oro è un regalo, la consapevolezza resta la migliore garanzia di valore.