Le caratteristiche dell’aumento di capitale
Sono stati finalmente resi noti i dettagli dell’aumento di capitale del Monte dei Paschi di Siena (25,58 euro alla chiusura del 12 ottobre; Isin IT0005508921): agli attuali azionisti sarà offerta la possibilità di sottoscrivere 374 nuove azioni al prezzo di 2 euro ciascuna per ogni 3 azioni possedute. In pratica, se hai 90 azioni, che alla chiusura del 12 ottobre valevano 25,58 euro ciascuna, quindi 2.302,2 euro in totale, potrai sottoscrivere fino a 11.220 nuove azioni al prezzo di 2 euro ciascuna, per un esborso totale di 22.440 euro. La sottoscrizione avviene mediante l’esercizio dei diritti d’opzione che troveri sul conto titoli della tua banca alla mattina del 17 ottobre. I diritti potranno essere esercitati dal 17 ottobre fino al 31 ottobre. Gli stessi diritti d’opzione saranno anche negoziati in Borsa, ma solo tra il 17 ottobre e il 25 ottobre. L’aumento di capitale si avvale del cosiddetto metodo “rolling”, ovvero se si esercitano i diritti non si dovrà aspettare la fine del periodo dell’aumento di capitale per avere in mano già le nuove azioni – saranno date già a fine giornata.
Chi ha già deciso di partecipare…
Come ti abbiamo già preannunciato nella nostra analisi di ieri, l’aumento di capitale dovrebbe andare a buon fine e la banca dovrebbe essere in grado di raccogliere i 2,5 miliardi previsti. Il Tesoro, infatti, ha già detto che sottoscriverà la sua importante fetta di nuove azioni (64,23% del capitale): quindi 1,605 miliardi sono già assicurati dallo Stato. Restano circa 895 milioni che, però, sono stati anche in questo caso già garantiti: 50 milioni li mette il fondo Algebris, 37 milioni altri “terzi investitori” non meglio specificati e tutto il resto lo metteranno le banche del “consorzio di garanzia” – in pratica se tu sei un’azionista e decidi di non sottoscrivere le nuove azioni, le tue nuove azioni saranno sottoscritte da queste banche del “consorzio di garanzia”. Monte Paschi sottolinea che oltre il 50% della quota di azioni che il “consorzio di garanzia” potrebbe dover sottoscrivere è stato, in realtà, già prenotato da altri investitori – potrebbero essere Axa e, forse Anima, sui cui circolavano indiscrezioni nei giorni scorsi, ma per ora non ci sono dettagli in merito.
… e che cosa devi fare tu
Come ti diciamo da tempo, tu non devi partecipare all’aumento di capitale e non devi, quindi, sottoscrivere altre azioni del Monte Paschi. Non solo, se per caso hai ancora in mano le azioni, devi venderle al più presto, prima di lunedì 17 anche se le perdite che hai su quelle azioni sono ingenti. Rischi, infatti, di perdere ancora di più. Lunedì 17, infatti, gran parte del valore del tuo investimento andrà a finire nel diritto d’opzione, che potrebbe non fare prezzo per tutto il giorno e chiudere già con un ribasso teorico a doppia cifra. È quanto accaduto con l’aumento di capitale di Saipem (le cui caratteristiche erano simili) il cui diritto perse il 44% solo il primo giorno senza possibilità di negoziazione e poi è progressivamente sceso fino ad annullarsi. La perdita di valore del diritto d’opzione è un fenomeno “naturale” man mano che la scadenza si avvicina e siccome è lì che avrai gran parte della ricchezza, l’aumento di capitale rischia per te di essere una “trappola”.
Non farti nemmeno allettare dal fatto che vedi adesso le azioni intorno a 20 euro – alle ore 12:35 del 13 ottobre (poi sospese fino al momento della redazione di questa nota) viaggiavano 19,39 euro, in calo del 24% rispetto ai valori di chiusura del 12 ottobre. Non devi quindi pensare “ma scusate compro a 2 e rivendo a 20”, perché il prezzo teorico su cui le azioni viaggeranno una volta che l’aumento di capitale sarà finito sarà di circa 2,17 euro. Non pensare, comunque, "beh comunque ho comprato a 2 e rivendo a 2,17", perché il prezzo effettivo di Borsa potrebbe scendere anche sotto questa soglia e sotto il prezzo delle nuove azioni, come accaduto con Saipem i cui prezzi in Borsa sono oggi inferiori di circa il 34% rispetto ai prezzi di sottoscrizione delle nuove azioni in aumento di capitale. La discesa potrebbe avvenire perché su Monte Paschi pesano ancora le incognite delle cause legali e alcune banche del “consorzio di garanzia”, che potrebbero essere costrette a sottoscrivere le azioni, potrebbero decidere di liberarsene in tempi non troppo lunghi, determinando dunque un calo del titolo in Borsa.
Insomma, te lo ribadiamo per l’ultima volta: non devi avere più in mano azioni del Monte Paschi e, anche se ci stai perdendo tanto, te ne devi liberare entro venerdì 14 ottobre.
Se non hai azioni Monte Paschi, non le devi comprare e non devi farti allettare da possibili movimenti violenti dei prossimi giorni– la scelta del metodo “rolling” dovrebbe limitare queste oscillazioni del titolo, ma comunque potrebbero esserci. Ricordati che il valore “teorico” delle azioni è 2,17 euro; quindi, rischi di comprare a prezzi elevati e poi prenderti tutta la discesa del titolo (vedi il caso Saipem). Continua a restarne alla larga.