La settimana delle Borse: con qualche pensiero per la testa

Un mondo di investimenti
Un mondo di investimenti
Tra i motivi che avevano spinto al rialzo le Borse nelle prime settimane del 2023 c’era la speranza che la politica di rialzo dei tassi d’interesse da parte delle Banche centrali occidentali potesse “allentarsi” nel corso dell’anno – il maggior costo di mutui e finanziamenti rischia di ridurre gli investimenti delle aziende e le spese dei consumatori. I dati rilasciati in settimana, che hanno mostrato un’inflazione ancora elevata e una generale forza dell’economia, hanno, però, contributo a far rendere quella speranza meno forte (vedi pagine 10-11) e questo si è tradotto in un clima mediamente negativo sulle Borse. Certo, in questo c’è anche il risvolto positivo: in generale, infatti, nonostante un contesto difficile, diversi settori economici, così come il mercato del lavoro, hanno fin qui mostrato una resilienza del tutto inaspettata e questo non può che contribuire a tenere comunque elevato il morale del mercato e a evitare che le perdite sulle Borse siano ancora più robuste. In ogni caso, l’incertezza sul futuro resta alta: per affrontare al meglio i prossimi mesi la regola è sempre quella di non mettere tutti i tuoi soldi su un solo titolo azionario o solo su azioni di un solo Paese, ma di diversificare tra Borse diverse. Noi ti proponiamo tre diverse strategie d’investimento, a seconda del tipo di investitore in cui ti rispecchi (più o meno tollerante dei possibili alti e bassi dei listini azionari): per conoscerle clicca qui.
Ecco l’andamento della settimana per le Borse consigliate (prima in valuta locale e poi in euro): Australia: -0,5%; -1,3%, Canada: -1,4%; -1,4%, Cina: -5%; -3,9%, Corea: -1,1%; -0,4%, Giappone: -0,2%; -0,6%, Indonesia: -0,5%; +0,5%, Messico: -2,1%; -0,7%, Regno Unito: -1,6%; -0,9%, Svezia: -1,9%; -0,8%, Stati Uniti: -2,7%; -1,6%, Svizzera: -0,7%; -0,8%
Tra le Borse che hanno retto meglio in una settimana difficile per i mercati c’è quella di Zurigo, complici i bilanci annunciati da importanti società del Paese. Tra luci e ombre quelli del colosso della farmacia Roche (275,75 franchi svizzeri; Isin CH0012032048): in prima battuta il mercato ha accolto positivamente il fatto che abbia chiuso il 2022 con ricavi (esclusi gli effetti di cambio) in lieve aumento rispetto al 2021, nonostante il venir meno di alcuni introiti legati al trattamento del Covid-19. Quest’ultimo fenomeno è, però, destinato a proseguire e, quindi, a condizionare i conti del 2023 (si stimano 5 miliardi di franchi svizzeri di vendite in meno). Per il 2024 il bilancio dovrebbe riprendersi, grazie all’affermazione dei nuovi prodotti. Roche ha alzato il suo dividendo e le azioni hanno archiviato la settimana con un calo nell’ordine dell’1,2%. Secondo noi, le prospettive del gruppo sono sottovalutate: le azioni Roche meritano ancora un acquisto.
Calo dell’1,5% per Medtronic (83,49 Usd; Isin IE00BTN1Y115), società che produce dispositivi medici, nonostante l’annuncio di conti trimestrali superiori alle attese. Sebbene non sia aiutato dal dollaro forte, il gruppo prevede un’accelerazione della crescita dei conti nei prossimi trimestri. Secondo noi, le azioni restano convenienti. Acquista.
Tra le azioni che maggiormente si sono distinte in settimana ci sono state le Engie (14,02 euro; Isin FR0010208488): hanno guadagnato il 3,9%. Non solo il colosso energetico francese ha presentato conti del 2022 – al netto di oneri straordinari – rassicuranti, ma si è dimostrato fiducioso per il futuro e ha presentato un ambizioso piano d’investimenti. Tra il 2023 e il 2025 intende, infatti, aumentarli del 50% rispetto al periodo 2021-2023. Tali investimenti, per il 70% destinati alle rinnovabili, dovrebbero, secondo i vertici, permettere a Engie di raddoppiare la capacità energetica installata. In linea con questi ambiziosi obiettivi, il gruppo ha alzato le stime sugli utili (esclusi elementi straordinari), che dovrebbero essere compresi tra 3,4 e 4 miliardi di euro nel 2023 (e non più tra 3,2 e 3,4 miliardi) e tra 3,8 e 4,4 miliardi nel 2024 (e non più tra 3,3 e 3,5 miliardi). Il rendimento da dividendo è interessante – a valere sui conti del 2022, sono stati proposti 1,40 euro per azione, pari a un rendimento lordo, ai prezzi attuali dell’azione, di circa il 10% - e le azioni sono ancora sottovalutate. Acquista.
Le azioni francesi, italiane e in genere quelle della zona euro al momento non rientrano nelle nostre strategie d’investimento. Ciò, però, non vuol dire che, come nel caso di Engie o di Sanlorenzo (azione italiana di cui ti parliamo a pagina 5), non ci possano essere dei golosi “fuori menu” su cui vale la pena puntare. Per approfondimenti su come gestirli al meglio all’interno delle generali strategie d’investimento, clicca qui.
Il timore del proseguimento, più del previsto, della politica di rialzo dei tassi d’interesse ha pesato sulle azioni del settore tecnologico – l’indice Nasdaq, che ne raccoglie tante, ha chiuso la settimana in calo del 3,3% - nonostante qualche speranza emersa in merito a una ripresa della domanda di microchip, soprattutto in segmenti innovativi, come l’intelligenza artificiale. A trascinare al ribasso il settore ci sono state anche le Intel (25,14 Usd; Isin US4581401001), che hanno chiuso la settimana in calo dell’8,9% dopo la decisione di tagliare il dividendo previsto per il 2023, portandolo a 0,50 Usd per azione (rendimento ai prezzi attuali di poco meno del 2% lordo). Anche se la decisione sorprende un po’, visto che il gruppo ha comunque confermato gli obiettivi reddituali del 2023, la riteniamo saggia: permetterà al gruppo di risparmiare circa 4 miliardi di dollari che saranno utilizzati per finanziare la costruzione di nuove unità produttive negli Usa e in Europa. Visto, però, che Intel dovrà attendere ancora qualche mese prima di raccogliere i frutti della virata strategica, limitati a mantenere le azioni.
L’intelligenza artificiale è sempre più tra noi e tra le società che sembrano più avanti nel suo sviluppo c’è Microsoft (249,22 Usd; Isin US5949181045), una società che oggi è molto diversa da quella che in passato si limitava a vendere i pacchetti “Office”. Le azioni hanno chiuso la settimana in calo del 3,4%: approfitta di questo calo per acquistarle.
@Carlo La TRC Capital è una società nota per lanciare delle “mini-offerte” su titoli azionari americani molto popolari e per cercare di approfittare della “disattenzione” dei piccoli risparmiatori. I prezzi offerti sono sempre inferiori a quelli di mercato, rendendo l’adesione svantaggiosa. Ignora le offerte che arrivano da parte di questa società.
@Matteo Per comprare azioni via internet non devi usare per forza piattaforme di trading estere: basta la tua banca. Devi solo aprire un deposito titoli e chiedere l’attivazione dei servizi di trading online. Per sapere il migliore per te clicca qui.
@Silvano Chiedendo il regime amministrato – è quello che viene offerto di solito “in automatico” – e facendo trading con la tua banca, non dovrai preoccuparti di fare calcoli fiscali e non dovrai inserire nulla in dichiarazione dei redditi: sarà la banca a fare i calcoli per te, addebitandoti quanto devi al Fisco (vale anche per le compravendite sulle azioni estere).
Variazioni e valutazioni alla chiusura del 24 febbraio 2023
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