in attesa dei poteri forti
Terminata la stagione dei conti societari del primo trimestre – si è chiusa in modo migliore delle attese – i mercati sono tornati a concentrarsi sulle manovre da parte delle Banche centrali in termini di tassi d’interesse e sui possibili impatti che tali manovre avranno sulla crescita economica globale – di cui, ricordiamolo, in fondo le Borse sono un riflesso. A spaventare il mercato, a inizio settimana, c’è stata la decisione a sorpresa sia della Banca centrale australiana, sia di quella canadese di alzare i tassi d’interesse di uno 0,25% contro attese del mercato di una sostanziale stabilità. Questo, assieme alla decisione dell’Arabia Saudita di sospendere parte dell’attività delle proprie trivelle – con conseguenti possibili rischi di rialzo del prezzo del petrolio e, quindi, dell’inflazione – ha iniziato a far temere che la tanto attesa pausa dei rialzi dei tassi in Occidente, soprattutto negli Usa, potesse, in realtà, non esserci. Poi, però, l’umore è un po’ cambiato: nella logica del “tanto peggio, tanto meglio”, i dati sull’aumento delle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa e sul fatto che la zona euro si entrata tecnicamente in recessione hanno fatto sperare che le Banche centrali occidentali potessero scendere a più miti consigli. In attesa di scoprire cosa decideranno la Banca centrale europea e americana in questi giorni, le Borse hanno trattenuto il fiato, con bilanci molto modesti.
L’incognita cinese sulle materie prime
Anche dalla Cina sono arrivati sia motivi di tensione, sia motivi di speranza. A spaventare, ci sono stati i dati che dimostrano che il rimbalzo dopo le riaperture pandemiche è durato molto poco: il colosso cinese ha registrato nel mese di maggio una contrazione del 7,5% annuale per le esportazioni e del 4,5% annuale per le importazioni, soprattutto da Giappone e Stati Uniti. A dare speranza, però, le voci di interventi delle autorità locali per stimolare l’economia. Nel complesso, le tensioni sulla crescita economica cinese hanno di fatto annullato l’azione dell’Arabia Saudita e il prezzo del petrolio di qualità brent ha chiuso la settimana in calo dell’1,7%. Le azioni delle società petrolifere sono, però, riuscite mediamente a salire dell’1,2%.
Il mercato non è sembrato entusiasta delle indiscrezioni che vogliono Eni (12,98 euro; Isin IT0003132476) pronta a offrire fino a 6 miliardi di dollari per acquisire Neptune Energy, molto attiva in Norvegia. Le azioni Eni hanno chiuso la settimana in calo dell’1,2%, ma puoi mantenerle.
altri poteri forti in manovra sulle banche
A proposito di poteri forti, nella prima parte della settimana le azioni delle banche Usa hanno traballato: le Autorità monetarie americane starebbero valutando di introdurre regole più stringenti sulla capitalizzazione – il che potrebbe condizionare la capacità di distribuire dividendi. Poi, però, hanno recuperato e hanno chiuso con un progresso medio dell’1,8% sulla scia delle notizie che vedono l’emorragia dei depositi da alcune banche regionali ormai arginata. Qui da noi, invece, ci sono state le indiscrezioni secondo cui il “potere forte” del Tesoro si sarebbe mosso per cercare di far finalmente sposare Mps (2,17 euro; Isin IT0005508921), in modo di permettere l’uscita dello Stato italiano dal capitale delle banca: per tutta la prima parte della settimana sembrava che il matrimonio tra Mps e Bper fosse cosa fatta, poi, però, nell’ultima seduta della settimana le brusche smentite sia di Bper, sia della controllante Unipol, hanno fatto crollare Mps che ha chiuso la settimana con una perdita del 2,9% (circa +9% nelle prime 4 sedute, circa -11% nell’ultima). Non siamo sopresi: sia Bper, sia Unipol avevano già annunciato in passato la non disponibilità a considerare il matrimonio con Mps, almeno a breve. Troppo rischioso speculare su Mps: vendi le azioni.
Nel settore della telefonia (+0,8%) da segnalare che Liberty Global ha finalmente lanciato l’offerta pubblica di acquisto su Telenet (20,64 euro; Isin BE0003826436) a 21 euro per azione (era annunciata a 22 euro, ma poi c’è stato lo stacco del dividendo di 1 euro per azione). L’offerta termina il 12 luglio, ma ci sono diverse condizioni che potrebbero farla saltare. Come ti avevamo già detto quando era stata annunciata (vedi n° 1504), vendi direttamente le azioni Telenet senza aderire all’offerta.
le novità nel settore tecnologico
Traballante l’andamento del settore tecnologico – l’indice Nasdaq ha chiuso a +0,1% – come sempre accade quando si temono sorprese in termini di maggiori rialzi dei tassi d’interesse. A pesare sul settore, l’andamento poco brillante delle azioni Apple (180,96 Usd; Isin US0378331005), che hanno chiuso la settimana invariate dopo la presentazione dei nuovi visori – ne parliamo più diffusamente a pagina 4. Mantieni. Il rialzo delle azioni Intel (31,34 Usd; Isin US4581401001) si è limitato allo 0,1% dopo che il gruppo ha deciso di approfittare del buon momento per l’intelligenza artificiale per cedere una parte della sua partecipazione in Mobileye, specializzata in soluzioni di assistenza alla guida. Il gruppo controllerà ancora l'88% delle sue azioni, ma con i proventi potrà sostenere una parte degli investimenti per la costruzione dei nuovi impianti di produzione di semiconduttori. Buona notizia, ma l’impatto non è tale da cambiare il consiglio: mantieni.
I rischi con le criptovalute
Settimana pesante per le grandi piattaforme di criptovalute Binance e Coinbase, oggetto di accuse pesanti da parte dell’Autorità di controllo dei mercati americana. C’è stato un impatto sui valori di alcuni criptovalute, ma per ora il mercato sembra non cadere nel panico. È lo spunto per ricordati che, a differenza di quanto alcuni influencer millantano spesso sui social network, il mondo delle criptovalute non è privo di rischi. Per questo abbiamo segnalato ad Antitrust e Consob i messaggi ingannevoli lanciati dagli influencer sui social media. Per saperne di più vai su www.altroconsumo.it/vita-privata-famiglia/servizi-e-contratti/speciali/pericoli-criptovalute-influencer.
Cambiamenti nei consigli |
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RALPH LAUREN 117,33Usd Isin US7512121010 |
A ➜ M |
A:acquista M:mantieni |