Colgate Palmolive: l’azione che saliva sempre ora lo fa molto meno

Quotata a New York, è una società che produce e distribuisce principalmente prodotti per la cura del corpo e per le pulizie di casa.
Quotata a New York, è una società che produce e distribuisce principalmente prodotti per la cura del corpo e per le pulizie di casa.
Anni fa, con il nome “azioni che salgono sempre” avevamo indicato alcuni titoli che tendevano a limare le perdite nei momenti di difficoltà dei mercati e ad andare comunque bene nei momenti di vacche grasse. Già nel n° 1534 vi avevamo, però, detto che il mondo negli anni era cambiato e che questa caratteristica aveva iniziato a incrinarsi.
Per questo avevamo detto “addio” a queste azioni vendendone alcune nel corso degli anni. Il consiglio su Colgate-Palmolive (88,9 dollari Usa al 26/3; Isin US1941621039) era, tuttavia, rimasto a mantieni perché, nonostante l’aumento del costo delle materie prime era riuscita a preservare meglio di altri la sua redditività. A distanza di quattro mesi torniamo a fare il punto sull’azione che, oggi, viaggia vicino ai massimi di sempre. Il 26 gennaio la società ha annunciato i risultati relativi al suo quarto trimestre del 2023 e all’intero anno. C’è stata una crescita del fatturato del 7% nel trimestre e un dato pari a +8,5% nell’intero anno. La crescita degli utili è stata buona da 2,13 dollari per azione del 2022 si è passati a 2,78 dollari per azione.
In tempi più recenti (il 14 marzo) la società ha annunciato che a partire dal dividendo del 2° trimestre che sarà staccato a maggio pagherà non più 0,48 dollari di dividendo, ma 0,50 dollari. Un utile per azione di 2,78 dollari non è il massimo degli ultimi anni, nel 2020, per esempio è stato superiore (3,14 dollari per azione). Non stupisce, quindi, che la comunità degli analisti si attenda 3,5 dollari di utile per azione nel 2024 3,8 nel 2025 e 4,2 nel 2026.
Con questi valori siamo comunque a livello di multipli sopra la media del settore prodotti per la casa in cui opera. Stando alle nostre metodologie di valutazione il titolo ha una volatilità bassa, un momentumneutro e una qualità dei bilanci buona. Il che farebbe propendere per un giudizio pari a correttamente valutato, nonostante i multipli. Tuttavia, se dai un’occhiata al grafico noterai anche dell’altro. Paragonato al resto della Borsa di New York l’andamento non è così esaltante. Siamo sui massimi, ma comunque non ha beneficiato dei grandi successi dei mercati e, comunque, il rendimento da dividendo, che è poco sopra quota 2%, non è neanche dei più esaltanti (il rendimento cedolare di un titolo di Stato Usa è più alto). In altri termini il titolo non ci sembra al centro dell’attenzione del mercato e il fatto che sia intorno ai prezzi più alti degli ultimi anni è una occasione per venderlo.
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