Tyson Foods scalda la griglia in estate

Tyson foods è un colosso americano del settore della carne.
Tyson foods è un colosso americano del settore della carne.
Tyson foods (61,68 dollari Usa al 12 settembre; Isin US9024941034), colosso americano del settore della carne di cui abbiamo parlato più volte (l’ultima volta nel n° 1568, con consiglio mantieni), ha visto il suo prezzo di Borsa crescere con costanza tra luglio, agosto e i primi di settembre, almeno fino alle ultime turbolenze dei mercati. Ad agosto ha annunciato i risultati relativi ai primi 9 mesi dell’anno (iniziato a ottobre 2023) che mostrano vendite in crescita dello 0,5% sull’anno precedente (+1,6% nel terzo trimestre) e un deciso ritorno all’utile a quota 1,25 dollari per azione nei primi 9 mesi (ci fu una perdita di 0,56 dollari per azione un anno fa). Per l’intero anno si attende un ritorno all’utile industriale dopo aver spesato la quota parte dei costi pluriennali (Ebit) tra 1,6 e 1,8 miliardi di dollari (ci fu una perdita di circa 370 milioni un anno fa). Siamo lontani dai fasti del passato in cui la società registrò anche 4,4 miliardi di Ebit (era il 2022), ma è una buona situazione. Non vediamo motivo di cambiare le nostre attese di utile (2 dollari per azione nel 2023/24, 3,5 nel 2024/25 e 4,5 nel 2025/26) che restano inferiori alla media degli analisti finanziari, ma bastano a farle avere dei multipli interessanti. Anche se la qualità degli utili calcolata sui dati dello scorso bilancio è risultata bassa, abbiamo comunque un momentum neutro e un rischio basso (1/5) che ci inducono a confermare il consiglio mantieni, nonostante la crescita di oltre il 10%messa a segno negli ultimi tre mesi.
Bloomin’ Brands (15,93 dollari Usa al 12 settembre; Isin US0942351083), attiva nella ristorazione in America (vedi anche qui il n° 1568 per l’ultima analisi con consiglio mantieni questa scommessa comunque rischiosa) ha annunciato anch’essa in agosto i suoi risultati (stavolta sono quelli del 2° trimestre, chiusosi a giugno) che vedono un calo delle vendite del 2,9% rispetto allo stesso periodo di un anno prima e anche degli utili trimestrali passati da 0,7 dollari per azione a 0,51 dollari per azione. Per l’intero anno ha abbassato le sue attese: non si aspetta più un fatturato stabile o in lieve aumento (+2%), ma vendite stabili o in calo dell’1%, e l’utile per azione atteso passa da una forchetta compresa tra 2,51 e 2,66 dollari per azione a una forchetta tra 2,1 e 2,3 dollari per azione. La comunità degli analisti ha rivisto le sue stime che a luglio ti avevamo detto di essere di 2,5 dollari quest’anno, 2,7 l’anno prossimo, 3 nel 2026: ora si attende 2,1 dollari quest’anno, 2,27 il prossimo e 2,5 nel 2027. Ai prezzi attuali abbiamo alcuni multipli interessanti e in alcuni casi molto interessanti (il rapporto prezzo / utili è decisamente più basso del settore). Tenuto conto di un rischio pari a 3/5, di un momentum neutro e ricordando che la qualità dei bilanci (dato al 2023) era media, apprezzando la puntigliosità della revisione delle sue previsioni di utile fatta nel suo comunicato stampa, confermiamo il consiglio mantieni.
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