La guerra dei fertilizzanti è in arrivo?

Sono stati proposti in sede UE dazi sui fertilizzanti di Russia e Bielorussia per sostenere l’industria UE rafforzare la nostra sicurezza alimentare.
Sono stati proposti in sede UE dazi sui fertilizzanti di Russia e Bielorussia per sostenere l’industria UE rafforzare la nostra sicurezza alimentare.
La guerra in Ucraina ha ridotto i rapporti tra Europa e Russia, ma ci sono ancora sono importanti, come per i fertilizzanti dove Mosca ha un vantaggio competitivo (minori costi del gas, minori remore ambientali…). Vista l’importanza per il cibo l’UE è stata cauta, ma la situazione crea problemi a chi fa fertilizzanti in Europa che, per via del caro-gas, fatica a stare al passo con la Russia. Sono stati proposti in sede UE dazi sui fertilizzanti di Russia e Bielorussia per sostenere l’industria europea e rafforzare la sicurezza alimentare all’interno dell’UE (per i dettagli vedi al link qui sotto: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_25_340). Questo non piace agli agricoltori che temono un aumento dei costi. Immaginiamo che daranno battaglia per non far passare i dazi, però ci siamo domandati se non sia l’occasione per una scommessa sulla fine dei fertilizzanti russi a basso costo. Molti produttori europei non sono quotati, o sono in società più grandi: in tabella trovate i dati di alcuni attori mondiali.
La norvegese Yara ha multipli interessanti: è un colosso da 13,9 miliardi di dollari (i dati sono in valuta Usa) di fatturato (dato 2024, in calo dai 15,6 del 2023) che ha visto nel 2024 l’Ebitda crescere da 1,709 a 1,889 miliardi, e così pure l’Ebit, passato da 392 a 686 milioni, ma gli utili crollare (vedi tabella piccola, in dollari) quest’anno principalmente per forti perdite sui cambi (fattura soprattutto nelle Americhe e in Europa).
2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 |
3,64 | 2,77 | 1,75 | 0,58 | 2,20 | 2,58 | 1,75 | 10,90 | 0,19 | 0,055 |
Nel guardare al futuro ha ammesso che i rendimenti recenti sono stati al di sotto dei livelli soddisfacenti: cui cercherà di concentrarsi sulle attività più redditizie, riducendo i costi di 150 milioni di dollari entro fine 2025. Siamo lontani dai picchi passati (l’ultimo circa due anni fa a quasi 500 corone) e il 2024 è stato sotto tono. D’altronde il passato vede molti alti e bassi: è un comparto rischioso. Gli analisti finanziari si attendono mediamente un utile per azione di 34 corone norvegesi nel 2025, 33 nel 2026 e 31,15 nel 2027 (rispettivamente 3,02, 2,94 e 2,77 dollari Usa). Il titolo non è caro. Vale una scommessa (rischiosa!) sul fatto che l’Europa si sganci dalla dipendenza dalla Russia e che calino i prezzi delle materie prime per produrre concimi. Lo trovi oltre che a Oslo anche alla Borsa tedesca (no Xetra) a 27,94 euro (prezzo al 28/2/25).
Uno sguardo al settore dei fertilizzanti | ||||||||||
Nome della società | Prezzo al 27/2/25 | Codice Isin | Borsa | Prezzo/Utili | Ev/Ebitda | P/PN | Momentum | Qualità dei risultati bilanci 2024 | ||
2025 | 2026 | 2025 | 2026 | 2025 | ||||||
Alzchem | 76,4 EUR | DE000A2YNT30 | Francoforte | 13,98 | 12,21 | 6,38 | 5,62 | 3,2 | Neutro | Buona |
ICL group | 6,15 USD | IL0002810146 | New York | 13,82 | 12,68 | 6,32 | 6,03 | 1,26 | Neutro | Bassa |
Nutrien | 52,52 USD | CA67077M1086 | New York | 14,03 | 13 | 6,89 | 6,67 | 1,03 | Neutro | Bassa |
Yara international | 328,89 NOK | NO0010208051 | Oslo | 9,66 | 9,96 | 4,95 | 5,1 | 1,1 | Neutro | Media |
Più i multipli sono alti, più un titolo è caro (e viceversa). EV/Ebitda: rapporto tra il valore totale di una società (Enterprise Value: capitalizzazione borsistica + debito – liquidità in cassa) e la sua redditività misurata con l’Ebitda (utile prima delle componenti finanziarie, tasse, svalutazioni, ammortamenti e accantonamenti). P/PN: prezzo/patrimonio netto. I dati dell’analisi sono basati sul consensus degli analisti finanziari, fonte Refinitiv. Per momentum e qualità vedi: www.altroconsumo.it/investi/fiscale-e-legale/metodologia. |
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