Scegli tra diverse strategie che variano a seconda della durata dell'investimento, della propensione al rischio, dell'importo da investire... Puoi anche copiare uno dei nostri modelli nel simulatore virtuale.
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Come da previsioni, il 2024 di Poste italiane si chiude con un bilancio improntato al segno più.
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Prezzo al momento dell'analisi (26/02/2025): 15,30 euro
Consiglio: mantieni
Nel complesso, i ricavi di Poste Italiane (Isin IT0003796171) salgono di circa il 5%, con un contributo positivo, seppur a ritmi diversi, per tutte le aree di attività. Se i ricavi derivanti dai servizi Postepay segnano un +21% (ma rappresentano “solo” il 15% dei ricavi totali), i ricavi da servizi finanziari (che ormai rappresentano quasi la metà del giro d’affari) segnano un +5,6%. Da segnalare, poi, che anche il “tradizionale” settore della corrispondenza e pacchi, che ormai pesa per solo un terzo del giro d’affari complessivo, registra un progresso, seppur a ritmi più blandi (ricavi +2,6%). Il risultato di tutto questo è che l’utile raggiunge la soglia dei 2 miliardi (1,55 euro per azione): di fatto in linea con le nostre aspettative di utili a quota 1,57 euro per azione. Di conseguenza, lasciamo sostanzialmente invariate anche le nostre stime sull’utile 2025 e 2026, rispettivamente a 1,62 e 1,65 euro per azione: un livello tra l’altro coerente con le indicazioni date dal management stesso per l’anno in corso.
