Tyson Foods: sfrutta la fame di proteine

I risultati del 1° trimestre (inizia a ottobre) dell’esercizio 2024/24 non hanno rivitalizzato Tyson Foods, pur essendo buoni.
I risultati del 1° trimestre (inizia a ottobre) dell’esercizio 2024/24 non hanno rivitalizzato Tyson Foods, pur essendo buoni.
Tyson Foods (57,57 dollari Usa al 13/2; Isin US9024941034), grande produttore di carne americano, non ha brillato in Borsa a fine 2024 e negli ultimi tre mesi ha perso oltre il 5% del suo valore, anche se siamo in netta ripresa dai minimi intorno a quota 54 dollari toccati nella prima metà di gennaio.
I risultati del 1° trimestre (inizia a ottobre) dell’esercizio 2024/24 non hanno rivitalizzato il titolo, pur essendo buoni: +2,3% le vendite, 1,01 dollari l’utile netto per azione, in crescita dai 0,3 di un anno prima. La società ricorda che è stata la “migliore performance trimestrale in più di due anni” e che ha sfruttato la ricerca di proteine nella dieta dei consumatori, con ottimi risultati nel settore pollo.
Le attese per l’intero anno che prima erano di un fatturato stabile o in calo dell’1% e di un utile industriale prima di spesare la quota parte dei costi pluriennali tra 1,8 e 2,2 miliardi (1,4 nel 2023/24) sono state alzate un poco per cui il fatturato dovrebbe essere stabile o crescere dell’1% e il reddito operativo essere tra 1,9 e 2,3 miliardi.
Confermiamo le attese di 3,5 dollari di utile per azione quest’anno e di 4 per il prossimo. Multipli correttamente valutati e momentum neutro, uniti alla prudenza del mercato sul titolo ci spingono a confermare il consiglio mantieni.
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