Fumata nera per Banco Bpm

Banco Bpm incassa il no della Bce
Banco Bpm incassa il no della Bce
Banco Bpm (9,8 euro alle 14 del 26/03/2025; Isin IT0005218380), secondo la Banca centrale europea, nell’ambito dell’Opa lanciata dalla controllata Banco Bpm Vita su Anima, non potrebbe beneficiare dell’opzione Danish compromise - è un trattamento favorevole nella contabilizzazione delle partecipazioni nei requisiti patrimoniali di una banca che ne acquisisce una partecipazione in imprese assicurative. Lo scopo della norma è quello di favorire l’aumento dimensionale di banche e assicurazioni e consiste in uno “sconto” nella contabilizzazione dell’impatto patrimoniale, limitandone l’effetto negativo.
Anche se la decisione finale spetta all’Eba (acronimo per European Banking Authority), resta il fatto che il parere della Bce non è stato corredato da alcuna spiegazione, anche se pare che il problema risieda nell’interpretazione divergente tra Bce e Banco Bpm e nell’applicazione di alcune norme relative ai requisiti patrimoniali previsti dalla normativa di Basilea 3.
Banco Bpm ricorda che il parere della Bce non è vincolante per l’Eba, ma intanto, nel momento in cui scriviamo, il titolo ha accusato il colpo e sta scendendo in Borsa. Le implicazioni di un “no” infatti sono molteplici, e, oltre a quelle patrimoniali, c’è in ballo anche l’offerta di Unicredit, che, tempo fa, aveva dichiarato che avrebbe ritirato la propria offerta su Banco Bpm se quest’ultima non fosse riuscita a beneficiare del Danish compromise nell’operazione con Anima.
Unicredit ritirerà davvero la propria offerta (per altro ritenuta troppo bassa da Banco Bpm?) oppure proseguirà nella campagna di acquisizione? Domani è prevista l’assemblea ordinaria e straordinaria di Unicredit e non è da escludere che, a margine dell’approvazione del bilancio 2024, possano esserci delle dichiarazioni sulla vicenda Banco Bpm e su altre questioni aperte, come, per esempio, l’offerta su Commerzbank. Seguici sul sito.
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