Cibo e bevande, ancora tra i difensivi?

Settore alimentari e bevande
Settore alimentari e bevande
I grandi gruppi alimentari, avendo un forte potere di negoziazione, riescono a strappare condizioni favorevoli ai loro fornitori, anche se per alcune materie, come il caffè o il cacao, la situazione è più critica perché queste non sono disponibili né negli Stati Uniti né in Europa. Per il resto, in particolare per quanto riguarda il packaging, i grandi gruppi mondiali hanno più margine di manovra: ad esempio, nel caso di Coca-Cola, se i prezzi dell'alluminio (utilizzato per le lattine e in parte importato) diventassero proibitivi, il gruppo potrebbe sempre sostituirlo con la plastica o il vetro, distribuendo più bottiglie e meno lattine. Negli ultimi anni, molti gruppi, tra cui Nestlé e Mondelez, hanno puntato sempre di più sui redditizi marchi “premium” - mentre altri, come Coca-Cola, hanno fatto affidamento sulla forza dei loro marchi, con un marketing aggressivo; due strategie che, almeno in linea di principio, consentono di alzare i prezzi di vendita senza perdere troppe quote di mercato e che si sono rivelate valide nella fase inflazionistica post-Covid. Tuttavia, se il rallentamento economico si trasformasse in recessione, anche la classe medio-alta potrebbe soffrirne; una situazione che rischierebbe di pesare sui volumi di vendita e quindi sulla redditività.
Quale strategia seguire?
Molti investitori, da inizio aprile, si sono rifugiati nel settore alimentari e bevande, spingendo al rialzo i prezzi delle azioni, che, in molti casi, si avvicinano ormai a 20 volte l’utile per azione previsto, contro una media storica di circa 18 volte. Nonostante ciò, per il momento confermiamo i nostri consigli di acquisto su Bell Food (260 Chf, CH0315966322) e Diageo (2078 pence, GB0002374006). Mantieni, invece, Coca-Cola (71,68 Usd, US1912161007), Kraft Heinz (28,81 Usd, US5007541064), AB InBev (57,54 Chf, BE0974293251), Mondelez (66,48 Usd, US6092071058), Nestlé (86,8 Chf, CH0038863350) e Campari (5,71 euro, NL0015435975); vendi Danone (73,68 euro, FR0000120644). @
Il mondo dei beni di consumo si divide in beni di consumo voluttuari (auto, lusso…) e beni di consumo di prima necessità di cui cibo e bevande fanno senz’altro parte. Abbiamo dedicato ai beni di consumo di prima necessità una analisi in tempi recenti dedicata a chi investe in fondi comuni. La puoi trovare sul nostro sito al seguente link: www.altroconsumo.it/investi/investire/fondi-e-etf/analisi/2025/03/azioni-per-chi-non-ama-rischiar-troppo.
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