Eni, trimestre in calo ma meglio del previsto

Eni risultati primo trimestre 2025
Eni risultati primo trimestre 2025
Prezzo al momento dell'analisi (24/04/2025): 12,69 euro
Consiglio: mantieni
Rispetto al primo trimestre 2024, l’utile industriale arretra dell’11%, ma la flessione è legata al calo del prezzo del petrolio (-10%). Grazie poi all’azione di contenimento dei costi, l’utile netto è in calo solo del 3% rispetto allo scorso anno, attestandosi a 0,35 euro per azione. Considerato il contesto di mercato, non è un risultato da disprezzare, tant’è che il titolo ha reagito positivamente. Oltre ai conti, poi, il mercato ha apprezzato anche le altre notizie arrivate nelle ultime ore: da un lato, per esempio, c’è la conferma di una scoperta ad olio al largo delle coste della Namibia, dall’altro i progetti in attività alternative a quella tradizionale, come quelli per la cattura e lo stoccaggio della Co2 (un progetto in questo senso è in fase di avvio in Gran Bretagna). D’altronde, è ormai da diversi mesi che Eni sta attuando questa strategia di diversificazione, cercando al tempo stesso di sfruttare le collaborazioni con altri partner di minoranza per ottimizzare l’utilizzo del capitale. E proprio su questo fronte ci sono da tenere in conto anche le dichiarazioni dei vertici su una serie di azioni “compensative” (tra cui la revisione degli investimenti) per far fronte ai rischi sulla crescita economica e alle incognite legate ai dazi. Ultimo, ma non ultimo, dopo le cessioni già effettuate di quote di Plenitude e Enilive, i vertici hanno dichiarato di essere al lavoro per la vendita di un ulteriore 15-20% di Plenitude. Tenendo conto di tutti questi elementi, abbiamo rivisto le nostre stime sull’utile per azione a 1,4 euro per il 2025 e a 1,65 euro per il 2026. Consiglio confermato.
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