Technoprobe ritrova la crescita

I primi risultati del 2025 si avvicinano abbastanza a quelli (eccellenti) del 2022.
I primi risultati del 2025 si avvicinano abbastanza a quelli (eccellenti) del 2022.
Il 1° trimestre del 2025 ha visto il fatturato di Technoprobe (7,07 euro al 21/5; Isin IT0005482333) crescere del 54,4% su un anno prima e l’utile industriale prima di spesare la quota parte dei costi pluriennali (Ebitda) balzare da 24,7 del 2024 a 48 milioni di euro. Non è ancora ai 52,9 milioni del 2022, ma poco ci manca. D’altronde la società, che si occupa del test dei chip, affronta un business che è molto influenzato dagli alti e bassi dei mercati, sta sfruttando, oltre che le sinergie legate alle sue acquisizioni recenti, il boom dell’intelligenza artificiale. È, infatti, dai datacenter che si attende la crescita futura, più che da computer e smartphone (in crescita moderata) e che dal settore industriale che è abbastanza debole. Pur ammettendo che il contesto è comunque sfidante la società ha confermato le sue attese per l’anno in corso e per il prossimo trimestre si attende un fatturato di circa 168 milioni e un Ebitda pari a circa un terzo di questo fatturato. In soldoni per l’intero primo semestre saremmo intorno ai 325 milioni di fatturato e a circa 105 milioni di Ebitda (nel 2025 furono rispettivamente 241 e 61). Vista l’affidabilità sin qui dimostrata dalle previsioni della società (ovviamente ci potrebbero essere scostamenti minori) le prendiamo per buone e alziamo le nostre attese di Ebitda per il 2025 da 195 milioni a 205. Confermiamo, invece, le attese di utile a 0,22 euro per azione quest’anno e di 0,23 per il prossimo. A livello di multipli il titolo non è certo conveniente, ma crediamo nelle sue potenzialità di lungo periodo. Chi avesse sfruttato il suo ribasso per la scommessa che abbiamo suggerito nel n° 1600 a 5,83 euro è già in guadagno. Dopo quella scommessa il consiglio torna mantieni.
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