Dopo la pubblicazione dei conti trimestrali, avvenuta di recente, è il momento di fare il punto sull'andamento dei conti delle due società portoghesi.
Partiamo da EDP (3,6 euro, Isin PTEDP0AM0009). Nel 1° trimestre la società ha realizzato dei buoni risultati, con un utile in crescita del 21% a 0,10 euro per azione. A livello industriale, ha beneficiato della crescita della produzione pari al 5%, del rincaro dell’elettricità (sia negli Usa, sia nella penisola iberica) e degli investimenti nelle reti elettriche (nella penisola iberica e in Brasile). Negli Stati Uniti, inoltre, la riduzione degli incentivi per le energie rinnovabili dovrebbe essere minore del previsto, e questa è una buona notizia dal punto di vista della società, perché la potenziale penalizzazione sui suoi volumi di attività sarà più ridotta di quanto si temeva in precedenza. Alla luce di queste notizie alziamo, quindi, le stime sull’utile per azione 2025 (a 0,31 euro) e 2026 (a 0,32 euro). Ai prezzi attuali, il titolo merita ancora, secondo noi, un acquisto.
Passando a EDP Renováveis (0,61 euro, Isin ES0127797019), il quadro è un po' più in chiaroscuro. Nel 1° trimestre l’utile per azione della società è sceso del 24%, ma è anche vero che questa flessione si è verificata essenzialmente a causa di elementi straordinari (senza tenerne conto, il differenziale rispetto all'anno precedente sarebbe molto più contenuto, circa -4% ). Negli Usa, l’utile industriale è cresciuto, in effetti, del 5% (+10% la produzione di energia elettrica). Nell’ultimo anno, inoltre, la capacità istallata è aumentata del 17%, mentre la vendita di attività dovrebbe contribuire a ridurre il debito nel 2° semestre. Insomma un quadro in chiaroscuro, come dicevamo, ma che tutto sommato giustifica ancora la nostra posizione sul titolo. Abbassiamo le stime sull’utile per azione 2025 (a 0,32 euro) e 2026 (a 0,43 euro), ma il nostro consiglio non cambia. Puoi ancora acquistare questa azione.
