La settimana delle Borse: bene nonostante tutto

settimana delle borse 1609
settimana delle borse 1609
La settimana si chiude con il segno più per la maggior parte delle Borse mondiali, ma è un risultato senza particolari entusiasmi: l’incertezza sul fronte dei dazi è ulteriormente cresciuta, dopo lo stop di una Corte Usa che li ritiene illegittimi e il successivo ricorso con cui, di fatto, i dazi sono tornati in pista. Il +1,9% della Borsa Usa (indice S&P 500) e il +0,8% dell’eurozona non bastano, quindi, a far dimenticare che in questo panorama sia le trattative commerciali tra gli Usa e le controparti (Cina e Europa in primis), sia le mosse delle Banche centrali, devono tener conto di un contesto ancora più complicato.
Tra i motivi che hanno portato la Borsa Usa a registrare un rialzo, nonostante l’accresciuta incertezza, c’è il buon risultato settimanale del settore tecnologico (+2,3% l’indice dei semiconduttori) che porta anche l’indice Nasdaq a segnare un +2%. A contribuire a tutto questo ci sono stati, in particolare, i dati del 1° trimestre 2025/26 di Nvidia (137,38 Usd; Isin US67066G1040), che sono stati ben accolti dal mercato grazie alle vendite superiori alle attese. I suoi clienti hanno, in effetti, fatto scorta di chip in vista delle nuove restrizioni imposte dagli Usa sulle esportazioni di chip verso la Cina. Per il trimestre in corso gli obiettivi di vendita del gruppo sono in linea con le aspettative degli investitori. Nvidia ha firmato, inoltre, importanti contratti in Medio Oriente per lo sviluppo di data center, ma ciò non basterà, almeno per il momento, a compensare i minori ricavi in Cina. Nonostante la salita, l’azione resta correttamente valutata. Mantieni.
Con un +1,9% settimanale anche il settore farmaceutico ha vissuto una settimana relativamente soddisfacente, spinto dal buon andamento di due titoli. Il primo è Eli Lilly (747,12 Usd, Isin US5324571083), che ha appena acquisito la società di biotecnologie SiteOne Therapeutics. Anche se sta beneficiando del grande interesse per i trattamenti contro l’obesità, il gruppo non trascura altri campi terapeutici e l’acquisizione va proprio in questa direzione: con la nuova “preda” Eli Lilly rafforzerà infatti il suo portafoglio di farmaci antidolorifici. In particolare, ottiene l’STC-004, un promettente trattamento di nuova generazione per alleviare il dolore, che rappresenta un'alternativa ai farmaci oppioidi che hanno causato tanti casi di dipendenza negli Usa. Titolo correttamente valutato. Mantieni.
Il secondo titolo farmaceutico sotto i riflettori è Roche (264,7 Chf, Isin CH0012032048), che dopo un buon 1° trimestre ha confermato gli obiettivi annuali. Nel 1° trimestre il fatturato nella divisione diagnostica (23% del fatturato totale) è rimasto stabile, penalizzato dalla riforma sui prezzi nella sanità in Cina. Per il 2025 il gruppo prevede, comunque, per questa attività un aumento delle vendite tra l'1 e il 5% e punta a una crescita tra il 5% e il 9% a medio/lungo termine. Per centrare questo ambizioso obiettivo, il management conta sul lancio di nuovi test. Acquista.Attendi, stiamo caricando il contenuto