Con un fatturato in contrazione del 6,2% il dato per il I semestre appare peggiore rispetto al I trimestre quando ci fu un calo di solo l’1,8%. Poi, però, se guardiamo alla redditività, le cose si ribaltano. Il I trimestre aveva visto gli utili crollare del 90,3%, il I semestre preso nella sua interezza che, quindi, pur comprende quel trimestre, vede i ricavi crollare “solo” del 66,5%, questo grazie al fatto che l’utile nel II trimestre è rimasto all’incirca “solo” dimezzato.
Nel primo semestre 2025, la domanda di contenitori per bevande e alimenti ha mostrato una significativa ripresa, superando i livelli dello stesso periodo del 2024. Il fenomeno del destocking (la riduzione delle scorte accumulate per riallineare offerta e domanda), che aveva caratterizzato i periodi precedenti e interessato diverse filiere, si è pressoché concluso nella maggior parte dei segmenti di mercato in cui il gruppo opera. In un contesto influenzato da instabilità geopolitiche ed economiche, il Gruppo ha recuperato volumi di vendita. Diversamente, il mercato dei contenitori per cosmetica e profumeria risente ancora di dinamiche incerte, con vendite in calo rispetto al 2024 e una riduzione dei prezzi medi dovuta a un effetto mix. Le tensioni geopolitiche e la speculazione hanno influito sui costi produttivi, in particolare quelli energetici, causando inizialmente un calo della marginalità operativa, seguito da un graduale recupero nel secondo trimestre.
Zignago Vetro ha detto che intende continuare a concentrarsi sul contenimento dei costi, sull’ottimizzazione della capacità produttiva e sulla flessibilità operativa, con effetti positivi sulla marginalità e sulla generazione di cassa nella seconda parte del semestre. Nonostante il contesto incerto, il gruppo mantiene una visione positiva sulle prospettive a medio-lungo termine del mercato del vetro e sul proprio sviluppo strategico.
Dal canto nostro non modifichiamo le nostre attese che per il 2025 conservano un certo grado di ottimismo e non sono lontane dalla media degli analisti. Ci attendiamo un utile per azione di 0,4 euro nel 2025, 0,7 nel 2026 e 0,75 nel 2027. A livello di multipli siamo in linea col settore contenitori in metallo, vetro e plastica, il momentum è neutro, il rischio 3/5, la qualità dei bilanci è buona. Per di più il rendimento da dividendo è intorno al 5%, in linea, con quello della Borsa italiana. Anche se il fatto che viaggia su livelli storicamente bassi crea la tentazione di un consiglio di acquisto, pensiamo che vista la situazione incerta e il tema del caro-energia che colpisce da tempo il settore sia giusto confermarvi il consiglio mantieni su questo titolo correttamente valutato.
Prezzo dell'azione al 23/7/25: 8,67 euro.