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Nel secondo trimestre, AB InBev ha registrato una flessione dell’1,9% nei volumi, mentre ArcelorMittal è pessimista sul mercato dell’acciaio: cosa succede a questi due titoli?
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Delusione per AB InBev (49,94 euro) con una riduzione dell’1,9% dei volumi nel secondo trimestre (-2,2% nel comparto birre). Nel primo trimestre il calo era stato del 2,2% (-2,5% nelle birre). La domanda resta debole in Cina (-7,4%) e in Brasile (-6,5%). Tuttavia, l’EBITDA cresce del 6,5% dopo un +7,9% nel primo trimestre. AB InBev riesce da diversi trimestri ad aumentare la redditività grazie al posizionamento premium, ai guadagni di produttività e al contenimento dei costi. Consiglio confermato: mantieni il titolo.
Il management di ArcelorMittal (26,76 euro) non nasconde più il pessimismo sull’evoluzione del mercato dell’acciaio. Con l’aumento delle tariffe negli Stati Uniti, la domanda globale sarà inferiore alle attese, il che peserà sui risultati. Una brutta notizia che oscura risultati in linea con le aspettative nel secondo trimestre. Il gruppo ha continuato a investire negli ultimi mesi in aree più dinamiche rispetto all’Europa, come Stati Uniti, India e Brasile. Mantieni.
