Umicore, Syensqo e Solvay: i conti semestrali delle big chimiche europee

analisi azioni
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Umicore (13,95 euro euro, mantieni): ha registrato un aumento del 10% dell’EBITDA rettificato nel primo semestre, leggermente superiore al +7% già anticipato il 30 giugno. Il miglioramento è dovuto interamente ai tagli ai costi. L’utile per azione è stato di 0,57 EUR, in linea con il secondo semestre precedente (escludendo le voci straordinarie). Il comparto dei materiali per batterie continua a operare in perdita. Il gruppo ha confermato gli obiettivi 2025 alzati un mese fa (crescita dell’EBITDA rettificato tra il 3,4% e il 10%). A sostenere questi obiettivi: la riduzione dei costi, la buona tenuta dei catalizzatori, e i prezzi favorevoli dei metalli preziosi riciclati, che dovrebbero permettere alla divisione recycling di stabilizzare i propri contributi all’utile annuale.
Syensqo (69,96 euro, acquista): come promesso a maggio, il primo trimestre si è rivelato il più debole dell’anno. Nel secondo trimestre, sebbene l’EBITDA sia ancora sceso dell’11,2%, ha mostrato un rimbalzo del 7,7% rispetto al primo trimestre. Il gruppo ha comunque rivisto al ribasso le stime per il 2025, prevedendo ora un calo dell’EBITDA dell’8%, rispetto alla stabilità attesa in precedenza. Tuttavia, questo era ampiamente anticipato dal mercato, e il titolo risulta ancora sottovalutato.
Solvay (27,58 euro; acquista): come ti abbiamo già anticipato, con il profit warning del 14 luglio, l’EBITDA (escluse voci straordinarie) è calato del 23% nel secondo trimestre. Per il 2025 è atteso tra 880 e 930 milioni di euro, il che implica un calo di circa 14% rispetto all’anno precedente (contro un -5% atteso precedentemente). La sovrapproduzione di soda da parte della Cina continua a pesare. Tuttavia, l’elevato dividendo dovrebbe sostenere il titolo. Consiglio confermato, acquista il titolo.
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