News

Banche e intelligenza artificiale: come possono sfruttarla?

Banche e AI

Banche e AI

Data di pubblicazione 15 ottobre 2025
Tempo di lettura: ##TIME## minuti
Banche e AI

Banche e AI

Negli ultimi mesi, sono moltissimi i gruppi bancari che hanno affermato di voler adottare o di aver già adottato sistemi basati sull’intelligenza artificiale per aumentare l’efficienza e la sicurezza. Vediamo qui gli ambiti in cui gli istituti di credito potranno maggiormente sfruttare le potenzialità dell’AI.


Sicurezza e prevenzione delle frodi

Uno dei campi in cui l’AI è più promettente per il comparto bancario è la rilevazione di operazioni sospette. Attraverso algoritmi specifici, le banche possono monitorare in tempo reale milioni di transazioni e identificare schemi anomali che potrebbero indicare tentativi di frode o riciclaggio. Questo significa una maggiore protezione sia per le istituzioni finanziarie che per i clienti.

Assistenza ai clienti

Chatbot e assistenti virtuali, basati sull’AI, sono già utilizzati per fornire risposte rapide e disponibili 24 ore su 24. Ma non si tratta solo di dare informazioni di base: i sistemi più evoluti potrebbero guidare il cliente in operazioni complesse, suggerire prodotti su misura e ridurre i tempi di attesa, migliorando notevolmente l’esperienza dell’utente.

Analisi dei dati e personalizzazione dei servizi

Le banche hanno a disposizione enormi quantità di dati sui comportamenti finanziari dei loro clienti. L’AI potrebbe consentire di analizzarli in profondità per offrire consigli personalizzati, anticipare bisogni futuri e proporre prodotti coerenti con il profilo di rischio e le abitudini di ciascuno. Questo approccio permette di rafforzare il rapporto di fiducia e differenziarsi in un mercato molto competitivo.

Automazione dei processi interni

Molte attività amministrative, dalla gestione documentale, alla valutazione delle richieste di prestito, in teoria, potranno essere automatizzate con l’AI, riducendo i costi operativi e i tempi di risposta, liberando risorse umane per attività a maggiore valore aggiunto.

Gestione del rischio e investimenti

Gli algoritmi potranno potenzialmente supportare gli analisti nell’elaborare previsioni più accurate sui mercati, valutare i rischi di credito o stimare l’affidabilità di un cliente. In questo modo, le banche potranno prendere decisioni di investimento e concessione del credito più rapide e consapevoli.

Sfide da non trascurare

Se, da un lato, l’intelligenza artificiale offre alle banche delle opportunità, dall’altro porta con sé sfide complesse che non possono essere ignorate. Affrontarle in modo consapevole è essenziale per evitare rischi e garantire fiducia ai clienti.

Privacy e protezione dei dati personali

Le banche gestiscono informazioni estremamente sensibili: dati anagrafici, abitudini di spesa, investimenti, patrimoni. Con l’intelligenza artificiale, queste informazioni vengono elaborate in quantità e profondità mai viste prima. Il pericolo è duplice:

  • da un lato il rischio di violazioni della sicurezza informatica, con possibili fughe di dati;
  • dall’altro l’uso improprio o poco trasparente delle informazioni, che potrebbe minare la fiducia dei clienti. Per questo, la conformità al Regolamento 2016/679 UE (GDPR) e all’ Ai Act, l’adozione di politiche chiare di data governance non sono solo un obbligo normativo, ma anche un requisito etico e reputazionale.

Bias algoritmici e decisioni discriminatorie

Gli algoritmi non sono “neutri”: apprendono dai dati storici che ricevono. Se quei dati contengono pregiudizi (ad esempio discriminazioni di genere, etnia o età nelle concessioni di credito), l’AI rischia di replicarli e amplificarli. Ciò potrebbe tradursi in:

  • esclusioni ingiustificate dall’accesso a prestiti o mutui;
  • trattamenti differenziati tra clienti simili;
  • rischi legali e reputazionali per l’istituto. La sfida è dunque implementare processi di monitoraggio costante degli algoritmi, per verificare che le decisioni siano corrette ed eque.

Trasparenza e comprensibilità delle decisioni

Uno dei problemi principali delle applicazioni di intelligenza artificiale è la cosiddetta “black box”, cioè il sistema fornisce un risultato, ma non è chiaro il percorso logico con cui ci è arrivato. Per una banca, però, la capacità di spiegare al cliente (e alle Autorità di vigilanza) perché è stata presa una certa decisione – ad esempio, il rifiuto di un finanziamento – è fondamentale. Senza trasparenza, cresce il rischio di contenziosi e di perdita di fiducia.

Cybersecurity e attacchi informatici

L’adozione massiccia di sistemi digitali e di intelligenza artificiale rende le banche bersagli privilegiati degli hacker. Se da un lato l’intelligenza artificiale aiuta a rilevare anomalie e a prevenire intrusioni, dall’altro può essere essa stessa manipolata con tecniche sofisticate. Investire in sistemi di sicurezza avanzati e in competenze specializzate diventa quindi imprescindibile.

Rapporto umano con i clienti

Infine, un aspetto spesso sottovalutato: il rischio che l’automazione porti a una perdita del contatto personale. Molti clienti, soprattutto in ambiti delicati come mutui, piani di investimento o gestione del risparmio, continuano a dare grande valore alla relazione con un consulente in carne e ossa. Se la digitalizzazione diventa totale, la banca rischia di apparire fredda, impersonale e distante. La sfida è quindi trovare un equilibrio: sfruttare l’AI per migliorare l’efficienza, ma senza sacrificare la dimensione umana del servizio.