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Il titolo Bayer ha beneficiato di una serie di notizie positive, in particolare sui contenziosi legati al glifosato. Il gruppo tedesco potrebbe ottenere un supporto decisivo dalla Corte Suprema americana, mentre nuove novità nel settore farmaceutico alimentano l’ottimismo degli investitori.
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Prezzo al momento dell’analisi (2/12/2025): 34,15 euro
Consiglio: vendi
Bayer continua a fare i conti con le numerose controversie legate al glifosato, il principio attivo del famoso diserbante RoundUp. Negli ultimi anni, le migliaia di denunce presentate negli Stati Uniti sono costate al gruppo oltre 10 miliardi di usd e hanno richiesto nuovi accantonamenti anche nel terzo trimestre del 2024.
Nei giorni scorsi, però, il gruppo tedesco ha accolto una notizia potenzialmente decisiva: l’amministrazione Trump ha espresso il proprio sostegno alla richiesta di Bayer affinché la Corte Suprema si pronunci sul tentativo di limitare l’impatto finanziario di questi contenziosi. Una decisione favorevole potrebbe accelerare la chiusura delle vertenze ancora aperte, facendo un po' di chiarezza sul futuro del gruppo.
Bayer ha beneficiato anche di sviluppi incoraggianti nel suo comparto farmaceutico. Negli ultimi quindici giorni, diversi farmaci in pipeline hanno raggiunto traguardi significativi: il Lynkuet, (contro i disturbi legati alla menopausa) ha ricevuto il via libera dalle autorità europee, l'Hyrnuo (contro il cancro ai polmoni) ha ottenuto lo status di “terapia rivoluzionaria” negli Stati Uniti, una designazione che accelera i tempi di sviluppo e approvazione e l’anticoagulante asundexian ha mostrato risultati positivi in uno studio clinico di fase finale. È stato inoltre avviato uno studio avanzato su Mirena per il trattamento dell’iperplasia endometriale non atipica, un’area terapeutica in cui il bisogno di soluzioni efficaci è ancora elevato.
Nonostante questa sequenza di buone notizie, non mancano le sfide nel breve periodo. In particolare, la perdita di brevetti chiave continuerà a pesare sui risultati della divisione farmaceutica, rendendo ancora complesso il quadro per il 2026. Consiglio confermato.
