Domanda fiacca e costi pesano su Piaggio
Analisi azioni
Analisi azioni
Prezzo al momento dell’analisi (29/12/2025): 1,82 euro
Consiglio: mantieni
Nei primi nove mesi del 2025 su Piaggio pesa il contesto di domanda debole e le pressioni macroeconomiche (dazi Usa, aumento materie prime, effetti della regolamentazione EURO 5+).
I ricavi scendono a 1.204 milioni di euro (-11,3% rispetto al 2024), con una riduzione dei volumi venduti sia nelle due ruote sia nei veicoli commerciali. L’utile industriale cala del 34%, mentre l’utile netto è quasi dimezzato (-49,1%). La posizione finanziaria netta è pari a -528 milioni, stabile rispetto a fine 2024.
Le vendite globali si attestano a 346.500 veicoli (-8,8%). Il settore due ruote scende del 9,4% (ricavi -10,2%), frenato soprattutto dal mercato europeo, mentre i veicoli commerciali calano del 7,1%. Prosegue invece lo sviluppo della consociata Piaggio Fast Forward, attiva nella robotica, con il lancio del robot kilo™ e l’impiego dei nuovi sensori ARAS su vari modelli.
Gli investimenti rimangono elevati (102,5 milioni), legati ai nuovi prodotti e all’introduzione di tecnologie avanzate. La società non fornisce previsioni puntuali, a causa dell’incertezza dello scenario geopolitico ed economico, ma conferma la strategia di lungo periodo su mobilità leggera, veicoli commerciali e robotica, con attenzione a liquidità e produttività.
Siamo stati costretti a rivedere al ribasso le nostre stime, per tenere conto di questo rallentamento e di questi deboli risultati. Ci aspettiamo un utile per azione di 0,13 euro per il 2025 e di 0,18 per il 2026.