Perché Recordati punta sul farmaco Isturisa?
Analisi azioni
Analisi azioni
Prezzo al momento dell’analisi (1/12/2025): 50,35 euro
Consiglio: mantieni
I ricavi di Recordati sono in aumento del 12,2% nei primi 9 mesi 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, con un contributo positivo sia dal business Specialty & Primary Care sia, soprattutto, dalla divisione Rare Diseases. Al netto di cambi e perimetro, la crescita sarebbe dell’8,1%. L’utile industriale cresce dell’1,8%, e l’utile netto per azione è pari a 1,56 euro, in calo del 3,6%, a causa sia dell’aumento dei costi non monetari legati all’acquisizione di Enjaymo sia di alcuni oneri non ricorrenti, fra cui un accantonamento straordinario di 14,1 milioni per la risoluzione di un contenzioso con AIFA. La divisione Rare Diseases si conferma il principale motore di crescita, con ricavi in aumento del 29,2%. Il business Specialty & Primary Care registra risultati più modesti (+3,2%), penalizzato dal rallentamento del mercato italiano e dal contesto sfidante in Turchia. La novità del periodo è l’ampliamento delle indicazioni terapeutiche del farmaco Isturisa, approvato dalla FDA lo scorso aprile. Recordati ha rivisto al rialzo le stime di vendite del farmaco, raddoppiandole da 550–650 milioni a oltre 1,2 miliardi di euro. In parallelo, il gruppo prevede investimenti incrementali per 40–50 milioni l’anno a supporto di studi clinici, attività mediche e rafforzamento della struttura commerciale.
La società conferma gli obiettivi 2025 nella parte bassa dell’intervallo e si aspetta per il 2026 un’ulteriore espansione delle malattie rare, che dovrebbero rappresentare circa metà dei ricavi complessivi. Gli obiettivi 2027 rimangono invariati. Ci aspettiamo un utile netto per azione di 2,5 euro per il 2025 e di 3 euro per il 2027.