La Borsa Usa cala e io ci guadagno
Analisi
Analisi
Lo strumento finanziario sulla carta più semplice per guadagnare dai cali della Borsa Usa è il certificate a leva fissa short. Prendiamo per esempio il certificate a leva fissa 5 short di Société Générale legato all’indice S&P500 (31,55 euro; Isin DE000SF6SWF4), che si compra facilmente a Piazza Affari: se un giorno l’indice S&P500 scende del 2%, questo certificate guadagna il 10%, ovvero 5 volte tanto (è questo il significato della “leva fissa 5”). Ovviamente funziona anche al contrario, quindi se l’indice della Borsa Usa un giorno sale del 3%, tu con questo certificate perdi in una sola giornata 5 volte tanto, quindi il 15%. Sulla carta il funzionamento è semplicissimo: tu un giorno compri questo prodotto, il giorno dopo la Borsa americana perde, e tu ci guadagni 5 volte tanto. Attenzione, però, che è più complesso di così.
Guadagni e perdite dei certificate dipendono dal tuo momento d’acquisto e vendita: se compri alle ore 12 quando la Borsa sta facendo -3% e poi chiude alle 17:30 la giornata a -2%, tu per quella giornata con tuo certificate short sarai comunque in perdita.
Le diverse complicazioni nella pratica
Lo diciamo subito: anche se funziona, avrai sempre l’impressione che non sia così. Pensa a quanto è accaduto lo scorso 26 aprile. Sui giornali senti che la Borsa di New York quel giorno ha perso circa il 2,8%, tutto contento credi di aver guadagnato con il tuo short e invece vedi che il 26 aprile è rimasto fermo, non ha guadagnato il 14% che ti aspetteresti (2,8%x5). Non solo, il 27 aprile New York chiude con un piccolo guadagno dello 0,2% e il tuo short guadagna (e non perde come ti aspetteresti) l’1,6% circa. È una truffa? No, ci sono almeno due fattori da tenere in conto. Il primo è che gli orari di contrattazione del certificate e della Borsa Usa non coincidono. In pratica il prezzo di chiusura del tuo certificate tiene conto di come sta andando la Borsa Usa alle 17:30 ora italiana. Poi, però, New York continua a essere operativa per ore: può crollare da lì in avanti, ma non lo vedrai nel prezzo di chiusura del tuo certificate (ci sarà un valore teorico che verrà usato per fare i calcoli poi il giorno dopo). La mattina dopo, quando la Borsa Usa è chiusa, il prezzo del certificate short seguirà l’andamento dei future – altri prodotti derivati legati alla Borsa americana il cui andamento però non è vincolante a quello effettivo del listino Usa. Il secondo aspetto è quello del cambio: l’indice della Borsa Usa è in dollari, mentre il tuo short si muove in euro. Le variazioni dei cambi vanno a “sporcare” il risultato.
Tutti i prodotti short sono cosiddetti prodotti derivati: il loro prezzo dipende dalle oscillazioni di altri strumenti finanziari, come, appunto, gli indici di mercato. Richiedono conoscenza e tempo. I rischi sono elevatissimi e non sono adatti ad investitori prudenti.
Questi due fattori specifici “di confusione” si aggiungono a quelli che normalmente tutti questi prodotti, anche quelli legata alla Borsa italiana, hanno. Te ne vogliamo ricordare due. Il primo è che la “leva” è garantita solo giorno per giorno: in altre parole, se è vero che se un giorno la Borsa scende dell’1% tu guadagni il 5% (se la leva è 5, se è 7 guadagni il 7% e così via…), non è vero che se sull’arco di una settimana la Borsa ha perso l’1%, tu guadagnerai il 7%. Il guadagno, soprattutto se la Borsa ha fatto tanti su e giù, potrebbe essere molto inferiore, se non del tutto assente – anche in questo caso non è una truffa, è matematica. Motivo per cui questi prodotti nel lungo periodo tendono a non dare buoni risultati. Il secondo è che questi short sterilizzano l’impatto dei dividendi: quindi se un giorno la Borsa scende del 2% solo perché tante società hanno staccato il dividendo, il tuo certificate short non guadagnerà il 10%, ma resterà fermo.
Per comprendere il meccanismo del valore “teorico” pensa a quando compri un’azione: magari la compri alle ore 12 a 10 euro, in linea con la chiusura del giorno prima. Poi però, perde tanto e chiude la giornata a 9 euro. Il giorno dopo i calcoli si fanno da questi 9 euro, quindi anche se l’azione risale del 5,5% e va a 9,5 euro tu sei in perdita del 5%. Lo stesso accade coi prezzi del certificate: la variazione che leggi dipende dai valori alle 17:30, ma i calcoli si fanno alla chiusura di New York su un valore di short che esiste, ma che tu non vedi.
Supponi di comprare il tuo short leva fissa 5. Domani la Borsa sale del 2%, il tuo short passa da un prezzo di 10 (mero esempio) a 9 (perde il 10%). Il giorno dopo la Borsa sale del 3% e il tuo short scende ancora a 7,65 (-15% dai 9 di chiusura). Il giorno seguente la Borsa crolla del 5%, riportandosi poco sotto i valori del primo giorno. il tuo short risale del 25% ma dai 7,65 euro, quindi va a 9,56 euro. La Borsa sui tre giorni fa -0,2%, il tuo short perde il 4,4%.
Leggere attentamente le avvertenze
Ti gira la testa? È normale, parliamo di prodotti all’apparenza semplici ma con aspetti tecnici che bisogna aver compreso bene prima dell’acquisto – altrimenti rischi solo di farti male. Ricapitolando: se già i certificate a leva fissa short legati alla Borsa di Milano possono dare grattacapi, quelli legati alla Borsa Usa possono farlo ancora di più. Per questo, di solito, non li consigliamo, come non consigliamo gli altri prodotti short legati alla Borsa Usa – come i turbo certificate o i covered warrant. Per completezza, e a mero titolo di esempio, ti riportiamo qui sotto alcuni prodotti short legati a indici Usa: non prenderli come dei consigli d’acquisto, sono solo esempi. Se, però, vuoi comunque provare, prima di puntare su questi prodotti, devi essere conscio dei rischi, rileggendoti la nostra guida ai prodotti short che puoi trovare qui: www.altroconsumo.it/investi/investire/mercati-e-valute/dossier/strumenti-finanziari-derivati-short/strumenti-finanziari-derivati-short-cosa-sono. È essenziale rileggere tutto e comprendere bene, qui non si scherza: puoi perdere anche tutto in un solo giorno. Se ti sembrano difficili da capire e da maneggiare, desisti – in finanza vale sempre il detto “non capisco, non compro”.| Qualche esempio di short legati agli indici Usa | ||||
| Categoria | Nome | Prezzo | Isin | Caratteristiche |
| Turbo certificate short | BNP Paribas Nasdaq 100 | 11,41 euro | NLBNPIT1BEY1 | Indice di riferimento: Nasdaq 100; Scadenza: 15/06/2022; Leva al momento dell’analisi: 10,1 (per te sarà diversa); Perdi tutto se l’indice tocca quota 13.500 punti |
| Mini future short | BNP Paribas Dow Jones | 53,55 euro | NLBNPIT11YP8 | Indice di riferimento: Dow Jones Industrial; Scadenza: 17/12/2025; Leva al momento dell’analisi: 5,8 (per te sarà diversa); Perdi tutto se l’indice tocca quota 36.660,48 punti (si abbassa nel corso del tempo, per te questa soglia sarà diversa) |
| Short leva fissa | Société Générale S&P500 | 4,59 euro | DE000A3GNDS8 | Indice di riferimento: S&P500; Scadenza: non prevista; Leva: 7; Perdi di fatto tutto se l’indice sale in giornata del 12% |
| Covered warrant short | Vontobel Nasdaq 100 | 0,789 euro | DE000VX1Q9E6 | Indice di riferimento: Nasdaq 100; Scadenza: 16/09/22; Stile: put; Valore di esercizio: 12.000 punti |
| Etc short | Wisdomtree S&P500 | 0,4661 euro | IE00B8K7KM88 | Indice di riferimento: S&P500; Scadenza: non prevista; Leva: 3; Il prodotto può essere sospeso temporaneamente dagli scambi in caso di oscillazioni notevoli dei mercati |
| Come vedi ogni prodotto nella tabella ha caratteristiche diverse. Devi comprenderli bene prima di pensare di poterli maneggiare. Nella tabella non trovi indicato un cfd short, uno degli strumenti per guadagnare con Borse in calo illustrato nel nostro dossier, perché si tratta di prodotti riservati ai clienti delle varie piattaforme che li offrono. | ||||
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