Settore auto: opportunità, difficoltà e soluzioni di investimento
Settore auto
Settore auto
Nel 2026 il settore automobilistico si troverà in una fase di adattamento più che di rivoluzione. Dopo anni di forte spinta tecnologica, l’industria sta passando a un approccio più realistico, basato sulle reali esigenze dei consumatori e sulle tensioni geopolitiche. Il cambiamento non è improvviso, ma graduale, influenzato da un’economia prudente e da regole sempre più complesse.
LE TENDENZE
Una delle tendenze più evidenti è il rafforzamento dei veicoli ibridi e plug-in, che vengono percepiti come una soluzione pratica e conveniente. La crescita delle auto elettriche pure rallenta, mentre gli ibridi aumentano soprattutto in mercati come Cina e Stati Uniti. Allo stesso tempo, l’auto sta diventando sempre più un prodotto digitale: il software assume un ruolo centrale e permette alle aziende di offrire servizi aggiuntivi tramite abbonamenti, come assistenza alla guida e funzioni basate sull’intelligenza artificiale. Anche il modo di vendere le auto sta cambiando. L’acquisto non è più solo una scelta tecnica, ma un’esperienza che punta a coinvolgere emotivamente il cliente. Per attirare Millennials e Generazione Z, i concessionari investiranno su esperienze più personalizzate, usando l’intelligenza artificiale per comprendere meglio i clienti e gestire in modo più efficace i dati.
OPPORTUNITÀ
Tra le opportunità più importanti c’è il forte calo del costo delle batterie, che nel 2026 potrebbe arrivare a circa 80 dollari per kilowattora. Questo renderebbe le auto elettriche competitive in termini di prezzo anche senza incentivi. Negli Stati Uniti, inoltre, nuove agevolazioni fiscali sugli interessi dei prestiti auto potrebbero sostenere le vendite di veicoli tradizionali e ibridi. L’uso dell’intelligenza artificiale nelle fabbriche permetterà inoltre di migliorare l’efficienza produttiva e ridurre sprechi e ritardi.
DIFFICOLTÀ
Non mancano però le difficoltà. I dazi del 25% imposti dagli Stati Uniti su auto e componenti importati faranno aumentare i costi, spingendo molte aziende a spostare la produzione. Il settore rischia anche una carenza di chip di memoria, fondamentali per i sistemi di assistenza alla guida, perché la produzione è sempre più assorbita dai data center per l’IA. Inoltre, la fine di molti leasing di auto elettriche metterà pressione sul mercato dell’usato, creando incertezza sui valori residui. A tutto questo si aggiunge una maggiore attenzione normativa sulla provenienza dei materiali e sulla trasparenza della filiera.
TIRIAMO LE SOMME
Nel complesso, nel 2026 le vendite globali di auto dovrebbero raggiungere circa 83,4 milioni di unità, con una crescita moderata. L’Asia resterà il centro principale della produzione mondiale, mentre la Cina lavorerà per ridurre la sovrapproduzione e rafforzare i grandi gruppi. Europa e Stati Uniti continueranno invece a incontrare difficoltà legate ai costi elevati e alla fine degli incentivi. Il settore auto può essere paragonato a una salita in montagna: dopo la corsa verso l’elettrico, le aziende rallentano il passo, puntano sugli ibridi per mantenere l’equilibrio e attendono condizioni più favorevoli per accelerare di nuovo.
COME INVESTIRE
Al momento non individuiamo opportunità di acquisto diretto su azioni di case automobilistiche. Il quadro che abbiamo tracciato evidenzia infatti un 2026 complesso per il settore automotive. In questi termini, si riscontra un’assenza di prospettive sufficientemente chiare e positive. Questo non significa che non esistano opportunità – le abbiamo illustrate – ma non sono tali da compensare pienamente le sfide e le difficoltà che il settore dovrà affrontare. Per questo motivo, posizionarsi attraverso un prodotto che consenta di guadagnare anche in caso di ribassi del settore rappresenta la soluzione più adeguata. Un certificato con barriera profonda e pagamento di cedole mensili permette infatti di esporsi al comparto automotive rimanendo protetti dai ribassi. In questo modo è possibile ottenere rendimenti non solo in scenari positivi, ma anche in contesti negativi, seppur entro i limiti di protezione offerti dalla barriera. Alla luce di queste considerazioni, confermiamo il consiglio di acquisto sul certificato indicato, che rappresenta una valida via di accesso per investire in un settore sul quale, diversamente, sarebbe difficile prendere posizione. Inoltre, in termini di prezzo, come ti abbiamo mostrato, non va considerato eccessivo.