Guadagnare se la Borsa scende
Grafico
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Gli strumenti finanziari che fanno guadagnare quando i mercati scendono si chiamano strumenti short – in finanza “andare short” significa scommettere sul ribasso di un certo listino o di una certa attività. Gli strumenti per “andare short” sono più di quelli che potresti immaginare: dalle opzioni, ai certificate, dai future ai cfd. Sono tutti accomunati dal fatto di essere tecnicamente degli strumenti finanziari derivati: significa che il loro andamento è sempre legato a quello di altre attività finanziarie, che possono essere singole azioni, interi listini, prezzi delle materie prime… Nel caso specifico degli strumenti short, più il prezzo delle attività finanziarie cui sono legati scende, più gli short vedono salire il loro prezzo, facendoti guadagnare. Alcuni strumenti short sono più difficili da acquistare – per esempio le opzioni put, che funzionano come delle assicurazioni (paghi un prezzo per comprarle e poi se l’azione o il listino cui sono legate scende sotto un certo valore, tu guadagni quanto più scendono rispetto a tale valore) – mentre altri sono sempre facilmente disponibili anche tramite le piattaforme di trading meno sofisticate. Vediamo questi ultimi.
i certificate short a leva fissa
Tra i prodotti short più semplici da comprendere e acquistare ci sono i certificate a leva fissa. Sono semplici perché sai già che ogni giorno tenderanno a moltiplicare per 2, 3, 7… volte l’andamento dello strumento finanziario cui sono collegati. Per esempio, compri un certificate a leva fissa 7 su un data azione X? Significa che se un giorno quell’azione scende del 2%, il tuo certificate short guadagnerà 7 volte tanto, quindi il 14% in un giorno solo. Ovviamente più la “leva” è alta, più c’è la possibilità di guadagnare, ma anche di perdere – anche tutto in una sola giornata – se lo strumento finanziario cui è collegato lo short invece di scendere comincia a guadagnare. Dove sta l’inghippo di questi prodotti? Che funzionano bene solo su periodi di tempi brevissimi e solo se l’andamento dell’azione o del listino cui sono collegati è costantemente in ribasso. Su periodi più lunghi, in cui gli alti e bassi sono inevitabili, la tendenza di questi short sarà quella a perdere terreno. Per esempio, tra la fine del 16 ottobre e la fine del 20 ottobre 2023 la Borsa di Milano ha inanellato tutte sedute in discesa, perdendo in 4 giorni complessivamente circa il 3,7%: il certificate short leva 7 legato all’andamento generale della Borsa di Milano emesso da Société Générale (0,1510 euro; Isin DE000SQ4EZ12) – è ancora al momento quello più scambiato e migliore per una scommessa di questo tipo – ha fatto bene il suo lavoro guadagnando negli stessi giorni quasi il 29% (anche un po’ più di 7 volte il calo della Borsa nello stesso periodo – la relazione non sarà mai precisa). Ma se già allunghiamo un po’ l’orizzonte, le cose non vanno così bene: dalla chiusura del 14 agosto a quella dell’11 ottobre la Borsa italiana ha fatto tanti alti e bassi ma alla fine registra un bilancio sostanzialmente invariato (-0,05%) su circa due mesi; sullo stesso periodo, nel complesso, lo stesso certificate short non solo non ha guadagnato, ma ha perso circa il 9,5%. Se decidi di usare questi prodotti lo devi fare, quindi, per speculazioni brevissime, di solo alcune ore, e sempre ponendoti un limite alle perdite che sei disposto a correre – per esempio quando stai perdendo intorno al 30% vendi e non ci pensi più. I rischi sono altissimi e sono prodotti che devi seguire da vicino per poterne uscire al più presto.
Non ti aspettare una corrispondenza precisa tra risultato del certificate a leva fissa e quello della Borsa italiana per due motivi principali. Primo: il certificate tiene conto dei dividendi – se un giorno la Borsa scende solo per effetto dello stacco dei dividendi, il certificate non guadagnerà. Secondo: gli orari di negoziazione tra la Borsa italiana e il certificate non coincidono. Da ottobre, infatti, il certificate inizia gli scambi alle 8 del mattino e li chiude alle 22 di sera, ben oltre la chiusura degli scambi azioni su Piazza Affari. Questo crea degli sfasamenti “apparenti” dei risultati. In ogni caso, se azzecchi l’investimento nella fase di discesa dei mercati il tuo certificate short guadagnerà.
Il fatto che alcuni prodotti short siano disponibili su praticamente tutte le piattaforme di trading – anche quelle della banca presso cui hai il conto corrente – non vuol dire che tu possa acquistarli: sono prodotti rischiosi, quindi se il tuo profilo Mifid – il questionario che firmi e regolarmente ti viene chiesto di aggiornare per verificare la tua conoscenza finanziaria – non è compatibile, l’acquisto ti sarà precluso.
i turbo certificate short
Ci sono altri prodotti short che funzionano meglio sull’arco di più tempo e sono i turbo certificate. Per esempio, il turbo certificate emesso da BNP Paribas con Isin NLBNPIT1RKU2 – è scaduto il 15 dicembre – tra il 14 agosto e l’11 ottobre si è comportato da attese, rimanendo sostanzialmente invariato. Anche qui, però, c’è il rovescio della medaglia. Il primo è che la “leva”, ovvero il fattore di moltiplicazione che ti permette di avere un’idea di quelli che possono essere i tuoi guadagni o le tue perdite, non lo conosci prima: la “leva” per te che acquisti oggi, sarà diversa per un altro investitore che compra lo stesso prodotto tra qualche giorno. Significa che prima di fare l’acquisto te la devi calcolare per capire se è troppo alta o troppo bassa per le tue esigenze (per avere un’idea di come calcolarla). Secondo: i turbo certificate hanno una scadenza generalmente molto breve. Significa che una volta che si arriva a scadenza il prodotto non sarà più scambiato e tu porterai a casa il risultato, buono o cattivo, di quel momento senza sperare di avere un po’ più di tempo per recuperare (il certificate a leve fissa citato nel paragrafo precedente, invece, ha una durata infinita). Infine, ricorda che sono previsti dei valori che fanno annullare i turbo certificate: per esempio, quello con codice Isin NLBNPIT1UJL7 aveva la scadenza prefissata per il 15 marzo del 2024, ma aveva il cosiddetto valore “barriera” posto a 29.250 punti dell’indice FtseMib della Borsa di Milano: si tratta di un valore che se toccato anche per un secondo porta il prodotto ad annullarsi e ti fa perdere tutto quello che hai investito – è quello che è accaduto a tale turbo certificate il 14 novembre. Anche in questo caso, dunque, i rischi sono alti ed è bene porsi un limite alle perdite che ritieni ammissibili – così come definire una soglia di guadagni accettabili (per esempio, anche in questo caso, il 30%) e vendere senza rimpianti una volta raggiunta. Di seguito trovi altri turbo short con varie scadenze e “leve”, sempre legati a Piazza Affari – ne esistono, però, di legati a singole azioni, nonché all’indice della Borsa tedesca o della Borsa americana (anche se in questo caso il problema degli orari sfasati tra gli orari di negoziazione li rende non proprio ideali).
Al momento di questa analisi il primo certificate turbo short citato nella tabella qui a fianco ha una “leva” pari a circa 4,1. Per te, comunque, sarà diversa e per calcolarla fai così: prendi il prezzo d’acquisto che ti propone la banca (supponiamo 0,744 euro), moltiplicalo per 10.000, poi usalo come divisore per il valore della Borsa italiana al momento dell’acquisto (se è di 30.374 punti e dividi questo valore per 7.440 – 0,744 moltiplicato per 10.000 – ottieni proprio il valore di circa 4,1). Questa “leva” sarà la tua per tutto il periodo dell’investimento – quindi se tra un mese la Borsa avrà perso il 3%, tu guadagnerai circa il 12,3%, 4,1 volte tanto (occhio che anche in questo caso la relazione non sarà precisissima, ma comunque accettabile). Gli short vanno comprati prima della discesa dei mercati: è una scommessa.
Anche per gli short a leva fissa c’è una varietà di indici e azioni a cui sono legati: per esempio, quello di Société Générale con Isin LU1981864819 (0,2505 euro) ha “leva 5” ed è legato all’indice tedesco del Dax (scade il 20 dicembre del 2024).
| altre idee di certificate turbo short legati a Piazza Affari | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Emittente | Isin | Prezzo | Leva | Scadenza | Perdi tutto se la Borsa tocca… |
| Turbo certificate short | |||||
| Bnp Paribas | NLBNPIT1WJ21 | 0,744 euro | 4,08 | 15/03/24 | 38.000 (+25,1% da 30.374 attuali) |
| Bnp Paribas | NLBNPIT1WJ13 | 0,303 euro | 10,03 | 15/03/24 | 33.500 (+10,3% da 30.374 attuali) |
| Bnp Paribas | NLBNPIT1WPT3 | 0,498 euro | 6,1 | 21/06/24 | 35.000 (+15,2% da 30.374 attuali) |
| Bnp Paribas | NLBNPIT1WPS5 | 0,399 euro | 7,61 | 21/06/24 | 34.000 (+11,9% da 30.374 attuali) |
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