Dopo alcune sedute negative a ridosso della trimestrale di Nvidia — un evento che ha aumentato la tensione sui mercati—il nervosismo è progressivamente diminuito. A confermarlo sono alcuni indicatori comunemente utilizzati per misurare la percezione del rischio. Il più noto è l’indice VIX, spesso definito “l’indicatore della paura”: si tratta di un indice che sintetizza le aspettative di volatilità implicita a 30 giorni sull’S&P 500. Il VIX è sceso in modo deciso e oggi si colloca sotto quota 20, soglia che, in termini convenzionali, descrive un mercato relativamente “sereno”, con minore pressione da notizie negative e con investitori più propensi al rischio. Un secondo segnale utile è il rapporto VIX/VXV, che mette a confronto la volatilità implicita attesa nel breve e nel medio termine: se il VIX misura la volatilità attesa a 30 giorni, il VXV misura quella a 90 giorni. In condizioni normali la volatilità di lungo periodo tende a essere superiore a quella di breve periodo, perché all’aumentare dell’orizzonte temporale cresce l’incertezza. Per questo motivo, normalmente il rapporto VIX/VXV è inferiore a 1; se invece supera 1, indica un aumento dell’incertezza e una maggiore tensione di mercato. Questi indicatori non vanno interpretati in modo meccanico: aspettative di volatilità elevate non si trasformano sempre automaticamente in vendite e ribassi. Tuttavia, storicamente, la relazione tra VIX (e indicatori correlati) e l’andamento dello S&P 500 è stata significativa. Oggi il rapporto VIX/VXV è inferiore a 1, una condizione che segnala relativa tranquillità e contribuisce a un contesto più favorevole per le azioni. Il valore attuale è 0,85: in questo 2025, ma è successo anche in passato, livelli attorno a 0,8 si sono associati a fasi positive e rialziste dello S&P 500 (vedi immagine) - è importante ricordare che il sentimento di mercato può cambiare rapidamente, sia per notizie a livello societario, geopolitico e/o macroeconomico, sia in caso di aspettative deluse.

Attualmente, tra i maggiori market mover del periodo vi è la riunione della Federal Reserve, con i mercati che puntano su un taglio dei tassi nella riunione del 9-10 dicembre. Se ciò si avvererà, il sentimento di mercato potrebbe migliorare ancor di più, soprattutto se la riduzione dei tassi sarà accompagnata da segnali o indicazioni di ulteriori tagli nel 2026. Per sfruttare questo contesto, Altroconsumo Investi ha selezionato e consiglia il certificate S&P 500 Turbo Unlimited Long (Isin NLBNPIT30II6) con leva 6,9 (leva rilevata alle ore 9:00:17 del 4/12/2025). Chi vuole posizionarsi su questo prodotto per sfruttare un contesto favorevole e un conseguente potenziale rialzo dello S&P 500, amplificato dall’effetto leva, deve ricordarsi alcuni aspetti.
Prima avvertenza. La leva non è sempre uguale, ma cambia di continuo: va verificata, sempre, prima di acquistare il certificate (si può controllare qui).
Seconda avvertenza. Essendo un prodotto a leva, non moltiplica solo i guadagni, ma anche le perdite. Se lo S&P 500 non avrà un andamento rialzista, ma scenderà, l’investimento sarà in perdita e quest’ultima sarà moltiplicata per la leva.
La terza avvertenza riguarda proprio le perdite. Questo prodotto ha un knock out: se lo S&P 500 raggiunge questa soglia - cambia di giorno in giorno (si controlla qui) - anche solo per un istante, il prodotto si azzera immediatamente e si perde tutto quanto investito. Per questo è buona pratica stabilire in anticipo limiti di guadagni e perdite. C’è chi decide di vendere appena ottiene un guadagno del 30% e chi al contrario di chiudere la posizione se la perdita raggiunge il 40%. La scelta dipende dalla propria propensione al rischio e dalla leva del prodotto, ma avere un piano disciplinato è indispensabile per ridurre i pericoli.
Ultimo aspetto: sull’andamento di questo prodotto incide anche l’andamento del dollaro.
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Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Gli strumenti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. Il valore dei prodotti è soggetto a fluttuazioni e non è possibile escludere l’evenienza di perdite totali del capitale originariamente investito. Prima dell’eventuale investimento leggere attentamente il KID e gli altri documenti informativi previsti dalla normativa (i.e., il prospetto di base, i relativi supplementi e i documenti incorporati mediante riferimento, le condizioni definitive e la nota di sintesi) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale). Tale documentazione è disponibile al link: https://investimenti.bnpparibas.it/product-details/NLBNPIT30II6. I dati citati per VIX e rapporto VIX/VXV sono all’1/12/2025.