Turbolenze dei mercati e certificate…

Certificate e turbolenze dei mercati: aumenta il rischio?
Certificate e turbolenze dei mercati: aumenta il rischio?
In situazioni di mercato ribassiste quando tutte le azioni e i diversi indici perdono terreno la percezione che un investitore ha del rischio aumenta. Qualunque prodotto su cui si sta già investendo o su cui si vorrebbe investire può sembrare più rischioso di quanto percepito in precedenza. Questo vale anche per i certificati che hanno una barriera sotto la quale non vengono pagate le cedole periodiche e sotto la quale, a scadenza, il capitale non è più protetto. La convenienza di questi certificati in una in situazioni del genere, dunque, cala? La prima cosa di cui tenere conto è che in una situazione di mercati turbolenti in generale qualunque tipo di investimento diventa più rischioso. In altri termini, aumenta il rischio in termini assoluti. Ma che cosa succede al rischio relativo, dunque del rischio di uno specifico prodotto in confronto al rischio specifico di un altro? Questa è la prima cosa di cui tenere conto.
Se le azioni sono tutte più rischiose anche ammettendo che il certificato sia più rischioso di quello che era in precedenza, bisogna poi confrontarlo con le alternative presenti sul mercato: le caratteristiche di un certificato quali l'effetto memoria delle cedole oppure l’osservazione della barriera solo e solamente a scadenza – dunque solamente in un giorno preciso - oppure l'esistenza di un effetto airbag rendono il certificato comunque un prodotto che ha delle caratteristiche che potenzialmente può difendere maggiormente l'investitore da un investimento in sottostanti azionari.
C'è poi da tenere sempre conto del profilo rischio/rendimento – aspetto fondamentale e imprescindibile ogni volta che si investe, non solo nei momenti di turbolenza. Un certificato che investe in sottostanti che hanno perso molto terreno, e che quindi sono più vicini alla barriera, può comunque rappresentare un'interessante opportunità. Questo perché, in molti certificati, la barriera viene osservata solo alla scadenza e non in modo continuo. Di conseguenza, anche se durante la vita del certificato i sottostanti dovessero scendere sotto il livello della barriera, ciò che conta è la loro posizione soltanto il giorno della rilevazione finale. Se alla scadenza il peggiore dei sottostanti si trova sopra la barriera, il certificato rimborsa comunque 1.000 euro. È importante però sapere che, nel frattempo, se i sottostanti si avvicinano o scendono sotto il livello barriera, anche il prezzo del certificato tenderà a scendere. Questo offre delle opportunità: acquistare un certificato a un prezzo inferiore, per esempio 900 euro, che a scadenza rimborsa 1.000 euro, genera un potenziale guadagno di capitale. A questo si sommano anche le eventuali cedole, che possono essere del 12% annuo, o magari del 10% o del 5%, a seconda del prodotto. Quindi, il rendimento totale dell'investimento sarà dato dalla somma delle cedole incassate nel tempo e dal guadagno ottenuto tra il prezzo di acquisto (900 euro) e il valore di rimborso finale (1.000 euro). È vero che un certificato legato a sottostanti vicini alla barriera presenta un rischio più elevato, perché c’è una maggiore probabilità che i sottostanti possano scendere ulteriormente. Tuttavia, non è detto: i mercati possono anche recuperare prima della scadenza. In ogni caso, questo rischio maggiore è compensato da un potenziale rendimento più alto.
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