Leva, knock out... tutto sui certificate turbo

Certificate Turbo
Certificate Turbo
I turbo certificate short sono strumenti che replicano in modo inverso l’andamento di un indice o di un’azione o di un qualunque altro sottostante, amplificando i movimenti grazie alla leva finanziaria, che altro non è che un meccanismo che amplifica (moltiplica) l’andamento del sottostante. Se, ad esempio, l’indice di Piazza Affari cala dell’1%, un turbo certificate short con leva 10 registrerà un guadagno del 10%. Se la discesa sarà del 2%, il rendimento salirà al 20%, e così via. Il rovescio della medaglia è evidente: in caso di rialzo, le perdite sono altrettanto amplificate. Un incremento del 3% dell’indice comporterebbe una perdita del 30%.
In pratica, la leva ti permette di controllare una somma più grande di capitale rispetto a quella che metti effettivamente sul tavolo. Un esempio semplice: se con 1.000 euro di capitale, grazie alla leva 10, ogni variazione dell’1% del sottostante si traduce in un guadagno o in una perdita del 10% sul tuo capitale, quindi di 100 euro, è la stessa cosa vederla in questo modo: con una leva 10, un capitale investito di 1.000 euro equivale a 10.000 euro investiti e quindi un calo dell’1% del sottostante comporta un guadagno di 100 euro.
Quanto detto per la leva per il turbo certificate short vale anche per il turbo certificate long, solo che quest’ultimo è uno strumento che replica in modo diretto l’andamento di un indice o di un’azione o di un qualunque altro sottostante, amplificando i movimenti grazie alla leva finanziaria. Se, ad esempio, l’indice di Piazza Affari cala dell’1%, un turbo certificate long con leva 10 registrerà una perdita del 10%. Se la discesa sarà del 2%, la perdita sarà del 20%, e così via. Il rovescio della medaglia è evidente: in caso di rialzo, i guadagni sono altrettanto amplificati. Un incremento del 3% dell’indice comporterebbe un guadagno del 30%.
Il secondo punto da conoscere è il cosiddetto valore di knock out: se l’indice di riferimento – o il più in generale il sottostante - raggiunge questa soglia, anche solo per un istante, il prodotto si azzera immediatamente – è come se andasse “KO” come un pugile. Questo livello è noto fin dal momento dell’acquisto. Facciamo un esempio anche in questo caso. Certificate short turbo leva 9,46 sul Ftsemib con valore di knockout 48.000 punti. Il Ftsemib è a 43.400 punti. Se il Ftsemib scende a 43.000 punti, ha perso lo 0,9% e con la leva pari a 9,46 il certificate mette su l’8,5%. Se invece sale, anche solo per un attimo a 48.000,01 punti, il certificate si annulla e perdi tutto, anche se è arrivato solo a 48.000,01 e anche se torna subito sotto 48.000 – e magari continua a scendere. Ragionamento analogo si può fare con il long, ma in quel caso il prodotto si annullerà se il sottostante scenderà sotto un certo livello di knock out. Nei certificate turbo unlimited, quelli che non hanno scadenza, il livello di knock-out è variabile.
Terzo aspetto: la leva resta costante dal momento in cui si entra nella posizione fino alla vendita o alla scadenza. Ciò significa che, se compri un turbo certificate short con leva 10, continuerai a guadagnare il 10% per ogni punto percentuale perso dall’indice, indipendentemente dalla durata del tuo investimento. Se compri un turbo certificate long con leva 10, continuerai a guadagnare il 10% per ogni punto percentuale guadagnato dall’indice, indipendentemente dalla durata del tuo investimento.
Quarta caratteristica dei turbo short e long è che la leva effettiva si conosce soltanto al momento dell’acquisto. Per lo stesso prodotto, chi compra in orari diversi può trovarsi con leve differenti, che vanno calcolate in base al valore del sottostante e al prezzo di acquisto del certificate: bisogna dunque fare attenzione e controllare, prima di un acquisto, la leva effettiva che vale in quel momento. Non è difficile farlo: i siti degli emittenti di questi strumenti ne comunicano il valore in diretta.
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