Certificate long e short: indicazioni operative per gestirli al meglio

Certificate: spunti operativi
Certificate: spunti operativi
I certificate turbo hanno una durata breve. Significa che il certificato scade e viene rimborsato nel giro di pochi mesi e quanto incassato potrebbe non essere allineato a quanto desiderato, così come potrebbe essere rimborsato in un momento in cui il mercato è andato nella direzione opposta e quindi si è in perdita. Se usato come copertura, il problema della breve durata del prodotto è limitato, in quanto basta reinvestire – quello che tecnicamente è chiamato roll-over. Una soluzione alternativa potrebbe essere usare la versione unlimited dei certificate short e long, cioè una versione che non scade, ma ciò crea un altro problema. Nei certificate unlimited il knock-out è variabile. Aggiunge un livello di complessità maggiore.
Il discorso del rimborso in un momento sfavorevole, si “risolve” con alcune considerazioni – e indicazioni – di natura operativa. La prima è: decidi se vuoi ancora puntare sul ribasso del sottostante: in caso negativo, perché, per esempio, sono cambiate le condizioni… consolida la perdita e dedicati ad altri investimenti. Altrimenti, puoi reinvestire su un altro certificate long e short – effettuando di fatto anche qui il roll-over. Questo punto, però, dimostra che i turbo certificate short richiedono attenzione quotidiana: basta un’inversione improvvisa del mercato per trasformare un guadagno in una perdita totale. Per questo è buona pratica stabilire in anticipo limiti di profitto e di perdita. C’è chi decide di vendere appena ottiene un guadagno del 30%, o al contrario di chiudere la posizione se la perdita raggiunge il 40%. La scelta dipende dalla propria propensione al rischio e dalla leva del prodotto selezionato, ma avere un piano disciplinato è indispensabile per ridurre i pericoli.
Ultimo aspetto: il prezzo di negoziazione. Questo non riflette solo la matematica della leva, ma incorpora anche costi impliciti come lo spread denaro-lettera e il cosiddetto “rischio gap”. Il rischio gap nei turbo certificate si riferisce al rischio che il prezzo dell'attività sottostante subisca un movimento improvviso e significativo (un "gap") tra la chiusura di un giorno e l'apertura del giorno successivo, senza che ci siano state negoziazioni nel mezzo. Questo può portare a perdite o guadagni inaspettati e, nei Turbo, a una perdita totale del capitale investito se il prezzo supera il knock-out. Per tutti questi motivi, la moltiplicazione attesa può risultare leggermente inferiore. Se il tuo certificate ha leva 20 e la Borsa perde il 2%, invece di guadagnare il 40% potresti fermarti al 38%. Non devi però pensare che il prodotto non ha funzionato: ha funzionato, ma perché tutti i fattori che intervengono a determinare il prezzo hanno avuto il loro effetto, solo che non tutti sono conosciuti o direttamente e immediatamente evidenti.
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