I certificate sono prodotti che consentono di puntare su una o più azioni, indici, mercati, settori, una materie prime, tassi… insomma, una qualunque attività, che prende il nome di sottostante, senza comprarli direttamente. Questo è, in estrema sintesi, il concetto di certificate. Ce ne sono di moltissimi tipi sul mercato, con tante diverse caratteristiche, con i relativi vantaggi, ma anche rischi. La notevole ampiezza di offerta presente sul mercato è positiva perché consente di sfruttare le loro diverse caratteristiche, scegliendo il migliore in base alle condizioni e opportunità di mercato, in base ai propri obiettivi, ai bisogni… ma è anche vero che è difficile orientarsi tra diverse migliaia di prodotti. Noi li cerchiamo e te li consigliamo, facendo per te il lavoro, ma è anche vero che conoscere meglio questo prodotto, molto presente sul mercato e che noi stessi utilizziamo e consigliamo, è molto importante. Non si tratta solo di aumentare la propria cultura finanziaria, ma una migliore conoscenza permette di comprendere meglio il prodotto e quindi prendere maggiore consapevolezza dei rischi e delle opportunità. Significa anche saperlo usare meglio, seguire meglio i nostri consigli e anche magari convincersi ad usarlo quando non lo si è mai fatto proprio perché non lo si capiva, non ci si fidava… Per questo abbiamo deciso di iniziare una serie di approfondimenti per farti conoscere meglio questi prodotti.
Essendo molte le tipologie, bisogna cercare di fare diverse classificazioni. Oggi partiamo da una basilare: la protezione del capitale. Ci sono i certificate a capitale protetto, capitale condizionatamente protetto, non protetto. Aggiungiamo poi i certificate a leva.
CAPITALE PROTETTO. Sono tutti quei certificate che hanno una protezione del capitale, in maniera incondizionata: a prescindere da come andrà il sottostante, il valore di rimborso è garantito. Attenzione. Il valore di rimborso non è detto che sia per forza pari al 100% del valore nominale, cioè 100 euro o 1.000 euro. Esistono per esempio certificate a capitale protetto al 95%: significa che il rimborso avverrà a 95 euro (o 950 euro). La maggior parte hanno capitale garantito al 100% (rimborso a 100 o 1.000 euro), ma ce ne sono anche alcuni con un capitale garantito superiore al 100% (per esempio, al 105% o al 110%, cioè rimborsano 105 o 1050 euro, etc…). Ultima cosa a cui prestare attenzione. Capitale protetto non è automaticamente sinonimo di non poter mai perdere. Questo dipende, come ogni investimento, dalla differenza tra prezzo di vendita (o rimborso) e quello di acquisto. Per cui è anche possibile perdere con questi prodotti. Infatti, ricorda che, essendo quotati, i certificate possono essere venduti anche prima della scadenza. In quel caso la protezione non vale – vale solo all’atto del rimborso. Per cui, vendendo sul mercato prima del rimborso, il prezzo sarà quello di quotazione in quel momento, che potrebbe essere superiore o inferiore non solo al valore di rimborso garantito, ma anche a quello di acquisto. Se invece aspetti il rimborso, anche in questo caso non è automaticamente certo che guadagnerai. La regola è: guadagni sicuramente se il prezzo di acquisto è inferiore al valore di rimborso. Quindi, per esempio, se un certificate con capitale garantito al 100% lo compri a 97, sei sicuro di guadagnare. Per un certificate a capitale garantito al 95%, devi comprare ad un prezzo inferiore a 95 per esser certo del guadagno, e così via…
CAPITALE CONDIZIONATAMENTE PROTETTO. Sono tutti quei certificate che proteggono il capitale, ma a patto che si verifichi una data condizione – come dice il nome stesso. La condizione ovviamente varia da prodotto a prodotto. A titolo di esempio, spesso il certificate rimborsa il 100% del valore nominale, quindi viene rimborsato a 100 o 1.000 euro, se il sottostante non perde più di una determinata percentuale (es. il 40%). Se il sottostante non solo guadagna, ma anche perde meno del 40%, allora il rimborso avverrà a 100 o 1.000 euro. E se invece perde più del 40%? Il valore del rimborso sarà pari all’andamento registrato dal sottostante: per esempio, se perde il 45% il valore di rimborso sarà di 55 o 550 euro (a meno di altre caratteristiche del certificate che riducono la perdita- te ne parleremo nelle prossime analisi). Per cui, c’è la possibilità di perdere dovuta all’incertezza dell’andamento del sottostante, sebbene questo rischio sia smussato dalla specifica condizione prevista. Inoltre, anche in caso di rimborso al valore nominale, quindi 100 o 1.000, bisogna ricordarsi sempre del principio visto prima, cioè del prezzo a cui si è acquistato: se superiore a quello di rimborso si perde, se inferiore si guadagna. Questo significa che, per tornare all’esempio di prima, se il certificate è acquistato a 500 euro, e a scadenza il sottostante ha perso il 45% e verrà rimborsato a 550, si è comunque in guadagno nonostante non sia scattata la protezione del capitale e il sottostante abbia perso.
CAPITALE NON PROTETTO. È il caso più semplice: il certificate non ha alcuna protezione, né in termini assoluti né condizionati: l’investitore riceve, in positivo o in negativo, quanto fatto dal sottostante.
CERTIFICATE A LEVA. Sono certificate che amplificano, in positivo e in negativo, l’andamento del sottostante. Di quanto lo amplificano? Dipende dalla cosiddetta leva, cioè il fattore con cui si moltiplicano guadagni/perdite del sottostante. Per esempio, se la leva è 5, il certificate amplierà 5 volte l’andamento del sottostante: quest’ultimo fa ±4%, il certificate farà ±20%. La Leva può puoi essere fissa (è sempre la stessa) o variabile (cambia nel tempo) e i certificate possono essere long (il rendimento del certificate va nella stessa direzione di quello del sottostante) o short (il rendimento del certificate va nella direzione opposta di quello del sottostante). Il capitale non è quindi protetto.
Quello del capitale al momento del rimborso è solo una delle tante caratteristiche che possono avere i certificate. I certificate sono però una combinazione di caratteristiche. Quelli a capitale condizionatamente protetto, per esempio, possono prevedere lo stacco di cedole periodiche, condizionate o meno, oppure avere l’effetto memoria… I certificate a capitale protetto possono prevedere o meno una partecipazione all’andamento del sottostante, in tutto o in parte… Parleremo di tutte le altre caratteristiche nei prossimi appuntamenti e, successivamente, una volta conosciute tutte le caratteristiche, ti diremo anche quando e a chi sono adatti i diversi certificate.