Ne avevamo parlato nel n° 1446, ma i timori per la scarsità energetica invitano a parlarne nuovamente il tema. Tra le possibilità di crowdfunding esistenti in Italia ve n’è anche una di lending crowdfunding (cioè in cui presti dei soldi e non divieni socio di aziende) che si occupa di energie rinnovabili. Si chiama Ener2crowd (www.ener2crowd.it) ed è sfruttata dalle aziende che cercano denaro per finanziarsi pannelli solari sul tetto. Ovviamente non c’è solo questo, ma l’immagine aiuta a focalizzarsi sul tipo di investimento. Anzi, visto che gli esempi in questi casi sono fondamentali a capire di cosa si tratta nella pratica vediamo alcuni progetti in finanziamento.
Con il mutuo di scopo presti i soldi a una controparte che non solo si impegna restituirteli, ma che si impegna anche a eseguire una certa attività (per es. costruire un impianto fotovoltaico).
Il primo esempio è il Revamping e Repowering proposto da Bryo spa che cerca tra i 180.000 e i 260.000 euro per la riqualificazione degli impianti solari al Museo Checco Costa dell'Autodromo di Imola. Bryo spa è una società nata per operare nel settore fotovoltaico e partecipata da 4 cooperative del territorio imolese. Il contratto di finanziamento proposto è un mutuo di scopo (vedi a lato): i soldi sono restituiti a rate con gli interessi in rate fisse trimestrali (ammortamento alla francese, vedi a lato) a un tasso annuo del 5% lordo (5,5% per chi risiede a Imola) con durata 72 mesi (6 anni). L’investimento minimo è di 100 euro, quello massimo di 5.000. Esiste anche una versione a 48 mesi col 4,75% annuo, 5,25% per i residenti a Imola, come vedi per tempi più brevi i tassi si abbassano. Secondo esempio è Fotovoltaico # 4 di Solar Septentrionalis srl che cerca tra i 170.000 e i 250.000 euro per sviluppare un impianto fotovoltaico in provincia di Caserta. Solar Septentrionalis srl è controllata da due società tedesche. La durata del prestito è 24 mesi. Gli interessi sono pagati ogni tre mesi e il capitale viene restituito solo alla fine dei 24 mesi, insieme con gli ultimi interessi. Il rendimento offerto è del 6% lordo annuo, aumentato a 6,25% per i residenti in Campania.
Con l’ammortamento alla francese la restituzione di un capitale preso a prestito viene fatta poco per volta insieme con gli interessi sul prestito attraverso rate tutte uguali tra loro. Ciò che varia all’interno della rata è la quota che va a ripagare gli interessi (inizialmente più alta, poi sempre più bassa) e la quota di debito che viene restituita (inizialmente più bassa e poi sempre più alta).
Come capire se si tratta di progetti rischiosi o meno
Il sito che propone i progetti offre loro anche una valutazione del rischio, che è una sorta di rating che va da C, il gradino più basso, per cui ci si attende un tasso del 7-8% salendo via via con altri quattro gradini: B, B+, A e A+. A quest’ultimo gradino A+, il più alto, è associato un tasso del 3-4%, ovviamente il dato è generico, perché sarà più basso su scadenze brevi e più alto per durate più lunghe (www.ener2crowd.com/it/enerscore per dettagli). E infatti il primo esempio che vi abbiamo mostrato con un rating pari ad A dà il 5% su scadenze lunghe (6 anni, ma con l’ammortamento alla francese dopo due anni 1/3 circa del capitale è già stato restituito), il secondo che ha un rating B+ dà il 6% per una scadenza breve (2 anni). Tanto? Poco?
Enerscore è uno strumento di valutazione offerto dal portale, ovviamente non sostituisce la lettura della documentazione che può aiutarti a capire meglio i rischi della società a cui vai a prestare i soldi. Il fatto stesso che ci siano degli interessi è indicativo del fatto che il rischio di perdere soldi non è comunque mai zero.
COME VALUTARE UN RENDIMENTO
Per saperlo dovrai confrontare il rendimento con le alternative. Dove le trovi? Ovviamente sul nostro sito! Facciamo un esempio, il primo progetto è scoring A e 6 anni di durata. Vai alla pagina dedicata ai bond. Ti comparirà il nostro elenco di tutti i bond che seguiamo con i loro rendimenti. Clicca su valuta e scegli euro (la valuta del progetto da finanziare). Quindi seleziona il livello di affidabilità. Questo progetto ha una valutazione del rischio pari ad A, quindi ci confrontiamo con una affidabilità pari a discreto che è un gradino sotto buono. Ora scegliamo la durata, visto che la restituzione avviene a rate, quindi si anticipa poco per volta rispetto ai 6 anni previsti, scegliamo 3-5 anni. Il risultato sono tre bond con un rendimento netto intorno al 2,5%/2,9% che lordo è un 3,4%-3,9% circa. Morale il prodotto sul fotovoltaico rende circa l'1,5% in più di due bond di pari durata. In sé non male, ma… tieni anche conto che i bond li puoi rivendere quando vuoi, questo investimento, invece non è altrettanto liquido. E questo può già in sé giustificare la differenza di rendimento. Non ci stupisce, sappiamo che alla fine di analisi come questa rendimenti che appaiono assai appetibili si mostrano meno succosi.
Visto che i gradini di valutazione proposti sono 5 (C, B, B+, A e A+) partiamo dal più alto: A+ sul nostro sito puoi confrontarlo con l’affidabilità buona, e poi a scendere discreta, sufficiente, rischiosa, molto rischiosa… man mano che scende la valutazione. Abbiamo ignorato i giudizi ottimo e eccellente perché sono livelli da titoli di Stato dell’eurozona o da società supersolide e preferiamo essere più prudenti.
Come calcolare un rendimento lordo da uno netto? Una regola del pollice è dividerlo per 0,74 se si tratta di un bond societario o dividerlo per 0,875 se si tratta di un titolo di Stato. Per esempio 2,7%/0,76 =3,55%.
Che fare in pratica
Dopo queste verifiche hai un po’ di elementi per decidere se tentare la partita. Non dimenticare di leggere la documentazione, alcune cose del progetto che andresti a finanziare potrebbero non esserti chiare e allora è meglio se lasci stare secondo l’adagio: non capisco, non investo. Se, alla fine, decidi che il gioco vale la candela (per esempio perché non cerchi un investimento liquido o perché è una di diversificazione dei tuoi investimenti o perché ti piace l’idea di una energia elettrica generata col sole), stai comunque molto attento, a non fare l’errore di mettere troppi soldi in uno solo di questi progetti (e di non metterne comunque globalmente troppi in molti di questi progetti). Metti nei singoli progetti solo delle somme di denaro che puoi, eventualmente, permetterti di perdere.
Sono investimenti troppo piccoli per essere trattati puntualmente: non ti daremo consigli puntuali. Usa queste indicazioni per farti un’idea su come ragionare se investi fai da te.