Già detta così siamo proiettati nella mobilità che pare il futuro delle grandi città. E ci tocca parlare soprattutto di futuro, visto che qui di passato, che in genere è di aiuto per fare previsioni su come andrà una impresa ce n’è poco. Linkable è giovane e se nel 2020 ha fatturato 1 euro, nel 2021 ne ha fatturati 4.000. Ha iniziato a vivere più che altro quest’anno: da agosto, quando ha iniziato a produrli, fino a quando ha creato la pagina per il crowdfunding su www.crowdfundme.it ha venduto circa 140 monopattini elettrici Elisa (250 la quantità stimata per tutto il 2022). Sono monopattini che richiusi sono grandi quanto una racchetta da tennis (ma il peso è di 14,5 chili contro i tre etti di una racchetta da tennis). Ha poi realizzato prototipi del monopattino Figaro (siamo ancora in una fase molto iniziale, anche se ha identificato due produttori) e un prototipo della e-bike Lucido. I prezzi di lancio sono 899 euro per Elisa, 1.199 per Figaro e 3.999/4.999 per Lucido. Si parla di prodotti che inizialmente non intendono competere con la fascia bassa di costo del mercato (presso le grandi catene di articoli sportivi già a 400 euro te ne porti a casa uno), anche se poi, presentandosi agli investitori, Linkable immagina anche prezzi più bassi di quello di lancio, cosa che può fare visto il costo del prodotto (per esempio il costo di Elisa è di “solo” 352 euro).
Ovviamente i rischi di questo business non mancano, a partire dal fatto che i monopattini non saranno assemblati sotto casa, ma in Oriente, quindi vanno portati in Europa, e sono soggetti a ritardi di consegna e a i rischi della logistica di un progetto su scala intercontinentale. Nella presentazione di Linkable non si parla di utili prima del 2024 quando si pensa che possa arrivare a poco più di 4 milioni di euro di fatturato.
Non abbiamo testato il prodotto ed è molto difficile valutarne le prospettive di successo: l’idea di un monopattino ultraportatile è interessante, ma il peso di 14,5 chili è pur sempre più di quello di un pacco da sei di bottiglie di Coca cola da due litri: chiunque abbia fatto la spesa al supermercato sa che si possono portare in braccio per brevi tragitti. Secondo noi se credi che il boom della micro mobilità elettrica continuerà per qualche anno, questo crowdfunding è un modo per puntarci con solo 500 euro di investimento. Resta il fatto che si tratta di una scommessa secca su prodotti del tutto nuovi che potrebbero non avere il successo di mercato sperato e che hanno tutti i limiti che ti abbiamo mostrato. Il rischio di perdere tutti i soldi è elevato. È una scommessa solo per gli speculatori più coraggiosi.
La quota minima di sottoscrizione è di 500 euro. La raccolta durerà tutto gennaio. Sono previsti i benefici fiscali (detrazione del 30%) per chi investe in startup innovative. Non abbiamo visto riflessioni sull’exit strategy, la fase in cui si può monetizzare l’investimento. Al di là di questo ricordiamo che il crowdfunding è un investimento poco liquido e che, non è facile monetizzare anche se va bene, a meno che la società stessa non dia una mano agli azionisti quotandosi o trovando un acquirente… È un rischio che i normali investimenti azionari non hanno.
Scopri i vantaggi che abbiamo riservato ai nostri lettori che sono interessati a queste forme di mobilità su: www.altroconsumo.it/vantaggi-extra/vivere-sostenibile/askoll-e-bike e su www.altroconsumo.it/vantaggi-extra/vivere-sostenibile/askoll-escooter.