L’investimento lo preferite ben cotto, al sangue o a media cottura?

Crowdfunding
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Per adesso ha solo sei ristoranti a Milano, ma conta di espandersi su tutto il territorio italiano con altri dieci. Nei locali di Filetteria italiana, lo dice il nome, si mangia “filetto” in diciassette varianti diverse. L’idea alla base è che concentrandosi su un unico taglio di carne è possibile riuscire a standardizzare il prodotto e la qualità. Inoltre, stiamo parlando di un taglio piuttosto pregiato che, almeno in Occidente: piace a tutti gli amanti della carne, e quindi stiamo parlando di un modello di business che la società giudica replicabile anche all’estero.
Nel 2020 è nata pure una attività collaterale, il sushi di carne Magnaki. Se si guarda ai bilanci del biennio 2020 e 2021 la società aveva visto volare il fatturato da 0,829 a 5,546 milioni di euro e i risultati erano passati da un rosso di 72.802 euro a un utile di 148.395 euro.
Nonostante la ristorazione faccia pensare a un settore “vecchio”, Filetteria italiana grazie ad alcune innovazioni digitali nel suo approccio alla produzione di cibo è riuscita a classificarsi come PMI Innovativa, e quindi ha spuntato i vantaggi fiscali del caso, tra cui la detrazione dall’imposta sul reddito pari al 30%. Per tutti i dettagli puoi comunque trovate indicazioni nella documentazione del crowdfunding.
Per i primi arrivati tra i sottoscrittori sono previsti dei benefit (menù degustazione…). A parte il fatto che nel momento in cui scriviamo il numero di sottoscrittori fa pensare che si esauriranno presto, indichiamo questi benefit solo come una curiosità. Un ragionamento sugli investimenti deve prescindere dagli “omaggi” ai primi arrivati.
Sarà possibile al solito sottoscrivere quote diverse con diritti diversi. L’investimento minimo è di 500 euro. Ti ricordiamo che vista la scarsa liquidità e l’elevato rischio di un investimento in crowdfunding preferiamo consigliarti di dedicargli solo piccole somme che puoi permetterti di perdere se qualcosa va storto. Meglio semmai diversificare su più progetti.
I CONTI E LE PROSPETTIVE
Il bilancio del 2022 è solo sotto forma di stime, ma dalla documentazione vediamo che l’espansione dei ricavi rispetto all’anno precedente è andata avanti, anche se a ritmo minore (siamo a quasi 7,6 milioni di euro, di cui 6,5 da Filetteria e 1,1 da Magnaki, con una crescita di poco meno del 40%) e che è previsto un bilancio in rosso di poco meno di 700.000 euro. La voce di costo la cui crescita tra 2021 e 2022 salta più all’occhio è quella del personale passata da 490.000 euro a oltre 2 milioni.
Per il futuro la società nel presentare i suoi dati fa tre scenari, uno base, uno (worst case) in cui i ricavi netti dei ristoranti calano del 5% l’anno e i costi per gli acquisti salgono del 2,5%, l’altro (best case) in cui, viceversa, c’è una crescita del 5% anno dei ricavi netti e un calo del 2,5% l’anno dei costi. Li trovi riassunti all’interno della tabella alla pagina successiva.
La società intende raccogliere col crowdfunding da qui a metà febbraio tra 500.000 e 1.500.000 euro che saranno destinati per il 60% nello sviluppo della rete dei ristoranti, un altro 20% in marketing, un 10% in automatizzazione delle cucine e per il resto a soluzioni che dovrebbero aumentare l’efficienza. Il disinvestimento potrebbe avvenire come di solito accade nel settore con l’acquisizione da parte di qualche gruppo più grande.
I CONTI DI FILETTERIA ITALIANA | |||||
2022 | 2023 | 2024 | 2025 | ||
Caso base | Fatturato | 7,574 | 17,049 | 21,055 | 22,4 |
Ebitda % | 2,2% | 6,6% | 7,7% | 10% | |
Risultato | -0,696 | +0,376 | +0,707 | +1,181 | |
Worst case (se le cose vanno male) | Fatturato | 7,574 | 16,169 | 20,002 | 21,280 |
Ebitda % | 2,2% | 2,9% | 3,3% | 4,5% | |
Risultato | -0,696 | -0,087 | +0,018 | +0,266 | |
Best case (se le cose vanno bene) | Fatturato | 7,574 | 17,901 | 22,107 | 23,520 |
Ebitda % | 2,2% | 9,9% | 11,9% | 15,2% | |
Risultato | -0,696 | +0,852 | +1,427 | +2,143 | |
NB: Dati in milioni di euro, arrotondati al quarto decimale. |
È un investimento interessante?
Come sempre nel campo del crowdfunding ci muoviamo in una situazione che prevede un minimo di spirito imprenditoriale da parte di chi decide di dedicare parte dei suoi risparmi in una impresa. Si tratta, infatti, di mettere i soldi in una attività illiquida, sapere che si entra in una posizione di netta minoranza e sperare che le cose vadano bene. Ciò detto, rispetto ad altri crowdfunding, opera con idee al passo coi tempi (automatizzazione delle cucine, scelta di un taglio di carne che ha una elevata qualità) ma in un settore che di per sé è maturo e in cui sia i successi, sia le sconfitte sono all’ordine del giorno. I costi medi di un pasto (44 euro) fanno pensare a una clientela con redditi medio alti, in genere più protetta di altre dal carovita in arrivo, ma anche più soggetta alle pressioni “ecologiche” e “salutiste” verso minori consumi di carne. Ciò detto, secondo noi se credi nel futuro della carne e della ristorazione e vuoi fare una piccola scommessa, conscio del fatto che con simili investimenti puoi anche perdere tutto, Filetteria italiana sembra una una occasione per mettere un piede nel settore.
Per chi vuole rischiare meno: titoli quotati
Il crowdfunding riguarda società di piccole dimensioni, in tabella trovi una selezione di azioni quotate che si occupano attive (anche se non sempre esclusivamente) nella produzione di alimenti a base di carne.
Tra queste puoi acquistare una società già presente da tempo nella nostra selezione, è la svizzera Bell Food Group (241 franchi svizzeri; Isin CH0315966322) con oltre 12.000 dipendenti e attiva in 15 paesi e con un fatturato che nel 2021 era pari a poco più di 4 miliardi di franchi svizzeri. Dopo un primo semestre, peraltro non brillante, ci attendiamo che chiuda il 2022 con un utile per azione di 20 franchi che saliranno a 21,4 nel 2023 e a 22,5 nel 2024. La qualità degli utili è buona e il momentum neutro. Con un rapporto prezzo / utili che nel 2024 sarà di 10,7, un rapporto prezzo / valore contable di 0,9 e un rapporto Enterprise value / Ebitda di 6,2 ha valori di convenienza tali da farne un titolo conveniente.
I rapporti prezzo / utili o prezzo /valore contabile sono come il prezzo al chilo delle arance: più bassi sono, meglio è. Ovviamente bisogna scontare il fatto che non tutte le arance hanno lo stesso pregio, quelle da spremuta costano, comunque al chilo meno di quelle da tavola. Per questo indichiamo anche la qualità dei bilanci.
ALCUNI Produttori di carne, MA NON SOLO | |||||||
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Nome | Che cosa fa | Prezzo | Borsa | Isin | P/BV | P/E | Qualità |
Bell Foods | Produce principalmente carne, ma è attivo anche in altri campi | 241 CHF | Zurigo | CH0315966322 | 0,92 | 10,7 | Buona |
Conagra Brands | Ha moltissimo marchi alimentari di tipi diversi (alcuni anche di carne) | 37,98 USD | New York | US2058871029 | 1,8 (1) | 12,8 (1) | Bassa |
Hormell Foods | Ha diversi marchi anche di carne (suo il marchio di carne in scatola Spam) | 44,58 USD | New York | US4404521001 | 2,9 (2) | 22,2 (2) | Buona |
Longino & Cardinal | Cibo per il catering (carni e salumi, ma anche pesce, latticini, verdura…) | 2,86 EUR | Milano | IT0005337073 | 3 (3) | 21,3 | Bassa |
Marr | Distribuzione di cibo (carni, ma anche pesce, verdura, surgelati…) | 12,8 EUR | Milano | IT0003428445 | 2,2 | 14,4 | Bassa |
NH Foods | Produzione di carne e salumi (ma anche altri generi alimentari) | 3.665 JPY | Tokio (4) | JP3743000006 | 0,7 (5) | 11,6 (5) | Media |
Sysco Corp | Produce e distribuisce cibo (tra cui anche carne) a ristoranti, ospedali | 77,83 USD | New York | US8718291078 | 9,3 (6) | 15 (6) | Buona |
Tyson Foods | Concentrato soprattutto su cibi proteici (manzo, maiale, pollo…) | 64,7 USD | New York | US9024941034 | 1 (7) | 9,5 (7) | Buona |
NB: per Bell Foods nostre stime, negli altri casi dati di consensus, fonte Refinitiv. P/BV: rapporto prezzo valore contabile, P/E rapporto prezzo utile, più bassi sono entrambi, meglio è. Dati al 31/12/2024, salvo dove specificato diversamente in nota. Per la qualità vedi alla sezione metodologia del nostro sito. (1) Dato al al 29/5/25; (2) dato al 30/10/24; (3) dato a fine 2021; (4) quotata anche a Francoforte; (5) dato al al 31/3/25; (6) dato al 2/7/25; (7) dato al 1/10/24. |
GLI ALTI E BASSI DI TYSON FOODS
Le azioni di Tyson Foods (in dollari, grassetto scala sinistra) vengono da un periodo di alti e bassi (e siamo relativamente su livelli bassi rispetto agli scorsi mesi) e il rapporto prezzo / valore contabile (linea sottile, scala destra) è sceso su livelli relativamente molto sotto le medie delle Borse mondiali (poco superiori a 2).
Il rating è di Tyson Foods è Baa2, quindi corrisponde al nostro giudizio “rischioso”, ma è pur sempre un livello che viene definito “investment grade” ossia i bond eventualmente emessi da questa società possono ben figurare nei portafogli degli investitori (e dei fondi comuni dedicati a risparmiatori che non vogliono correre necessariamente troppi rischi) e non solamente in quelli degli speculatori. Il rapporto tra debiti e mezzi propri nel bilancio 2021 era intorno al 40%.
MANZO, POLLO E MAIALE MADE IN U.S.A.
Al di fuori della selezione ti segnaliamo anche Tyson Foods (64,7 dollari Usa; Isin US9024941034) una società che produce circa il 20% della carne di manzo, pollo e maiale degli Usa e fattura oltre 50 miliardi di dollari. Viene da una serie di 10 anni di dividendi in crescita. Gli utili sono cresciuti invece costantemente dal 2013 (2,21 dollari per azione) al 2018 (8,28 dollari), per subire una battuta d’arresto nel 2019 e 2020 (5,57 e 6,68 dollari rispettivamente) e poi riprendere nel 2021 e 2022 8,39 e 8,99 dollari). Il 2023 e il 2024 vedono, peraltro una certa prudenza da parte degli analisti che prevedono utili di 6,337 e 6,782 dollari per azione rispettivamente.
Nonostante queste stime siano più basse dei dati del passato gli indicatori di convenienza di questa società sono piuttosto buoni, e in linea con quelli di Bell Foods. Tenuto conto che ai prezzi attuali (vedi grafico) è sotto i massimi, un acquisto in ottica di lungo periodo ci può stare. Nelle prossime settimane torneremo ancora a parlarvi della carne puntando i riflettori sul settore della carne “alternativa” e su quello dei ristoranti.
I MOTIVI PER PUNTARE SUL SETTORE ALIMENTARE IN GENERALE
Il settore alimentare è considerato un settore “difensivo” perché risulta meno soggetto di altri ad alti e bassi nei momenti in cui l’economia entra in crisi. Il motivo è abbastanza semplice: chi perde il lavoro, magari rinvierà l’acquisto di un’auto nuova, ma non potrà certamente rinunciare al cibo. Per questo motivo siamo propensi a investirci in periodi di incertezza come quello attuale. Ovviamente non significa che si possa escludere del tutto il rischio di avere delle perdite acquistando azioni alimentari (le singole materie prime alimentari oltretutto hanno prezzi ballerini in quanto in balia della natura), ma solo che generalmente nei momenti di magra il calo è meno marcato.
Del settore alimentare oltre alle azioni di cui abbiamo parlato prima trovi all’acquisto Kraft Heinz Co (39,88 dollari Usa; Isin US5007541064). A livello di risparmio gestito puoi acquistare un Etf che investe sul settore consumi di prima necessità di cui il settore alimentare è una componente: Xtrackers Msci world consumer staples (40,18 euro; Isin IE00BM67HN09), quotato a Piazza Affari.
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