Non capita spesso di vedere progetti di Crowdfunding con un respiro industriale, nonostante il nostro Paese sia ancora uno dei principali centri manifatturieri in Europa. Per questo, quando capitano, saltano all’occhio campagne come quella di Etesias (la trovi su www.backtowork24.com). Siamo nell’ambito dell’edilizia, un settore in cui l’innovazione percola e non percola. Se negli ultimi decenni abbiamo avuto salti in avanti in termini di materiali, macchine e di idee di progettazione, a livello pratico non c’è di solito una vera e propria industrializzazione.
Etesias nasce da una collaborazione tra le università di Napoli e di Pavia e intende offrire servizi innovativi tra cui: manifattura additiva (stampa 3d) di materiali cementizi e non, test e creazione di nuovi materiali o componenti realizzati attraverso stampa 3d, ingegnerizzazione e gestione dei codici macchina, messa a punto dei macchinari robotici, attività di ricerca scientifica ed accademica... In particolare, il cuore di Etesias sono tre brevetti riguardanti la tecnologia di stampa 3d applicata al calcestruzzo armato. Con il crowdfunding questa startup intende raccogliere tra i 185 gli 856 mila euro che vuole investire soprattutto in strumenti e macchinari. Si può partecipare al crowdfunding a partire da 500 euro. Al di là dei bilanci che non aiutano la decisione (vedi sotto) e al di là di vantaggi fiscali (vedi sotto) che non devono essere il principale vettore decisionale quando si tratta di impiegare i propri soldi, siamo davanti a un investimento che è per sua natura assai rischioso, in quanto poco liquido (difficile uscirne quando vuoi) e soggetto agli imprevisti che i progetti nuovi per esempio possono incontrare, anche qualora l’idea sia buona (per esempio si può scoprire in corso d’opera che non bastano i soldi fino a quel momento versati e occorre un rabbocco). Insomma, se le cose vanno male non è impossibile che ci si perda anche l’intero capitale investito. Tuttavia, per chi volesse scommettere sul futuro del settore edile, immaginando che possa perdere via via quella componente di forte artigianalità che ancora oggi caratterizza la sua manodopera, è una opportunità. Ovviamente non è alla portata del buon padre di famiglia che cerca con ragionevole certezza la conservazione dei suoi soldi, né di chi vuole soddisfazioni in tempi brevi.
È previsto come beneficio fiscale la detrazione del 30%.
Il problema con il crowdfunding è che il passato dice poco, perché si tratta di progetti di business in incu-bazione che devono ancora iniziare a funzionare.
Per Etesias abbiamo i dati di bilancio seguenti. 2019: valore della produ-zione 31.522 euro, 8.829 euro di per-dite. 2020: valore della produzione 102.303 euro, 5.716 euro di perdite. 2021: valore della produzione 184.375 euro, 19.832 euro di utile. 2022: valore della produzione 133.208 euro, 14.308 euro di perdite. Come si può vedere non sono dati significativi. Anche se di buono c’è la crescita di valore delle immobilizza-zioni immateriali che passa dai 224.311 euro del 2019 ai 472.279 del 2022.