Fantaciclismo, Fornacette ed Europa

Il crowdfunding in Europa è regolato da norme comuni.
Il crowdfunding in Europa è regolato da norme comuni.
Fantacycling è un’app per chi è appassionato di fantaciclismo, l’equivalente su due ruote del fantacalcio. Quest’app nasce da un’idea di un gruppo di amici di Fornacette ed è ora diventata col tempo anche una opportunità di business con 110.000 iscritti. Ne hanno fatto una startup innovativa che sta raccogliendo soldi in una tornata di crowdfunding. Speravano di raccogliere 150.000 euro, e al momento ne hanno già messi in tasca molti di più, anche se mancano ancora alcune settimane alla fine della campagna di crowdfunding. Ora non entriamo nel dettaglio dell’app e dell’opportunità di investirci o meno, rimandando gli interessati che volessero esplorarla a quanto abbiamo già scritto diverse volte su questo tipo di attività (per esempio qui e qui). Quello che ci interessa è che l’attuale raccolta di denaro non avviene su uno dei portali italiani che già conosciamo, ma su un portale inglese: https://europe.republic.com/ (è l’ex britannica Seedrs, poi acquistata dall’americana Republic di cui è oramai una controllata), dove, al momento, stanno raccogliendo soldi anche delle realtà inglesi e svedesi.
Questa di andare anche all’estero in Europa a investire nel crowdfunding è una possibilità interessante per cercare di diversificare i tuoi investimenti se non ti convincono i soli progetti italiani. Ovviamente le questioni fiscali sono a carico tuo (devi dichiarare i guadagni e andare dal commercialista) e non è detto che tu possa sfruttare i vantaggi fiscali dedicati a chi investe in startup in Italia, ma devi ricordarti sempre che l’interesse del crowdfunding non è mai per i vantaggi fiscali (se sei di fronte a un cattivo investimento non diventa certo un affare solo perché lo Stato ti concede dei benefici), ma perché hai la possibilità di investire in attività molto giovani. Ciò comporta altissimo rischio (puoi perdere tutto), ma anche i guadagni elevati che può ottenere (se tutto va bene) chi investe in una attività completamente nuova, una possibilità che non sempre è alla portata di chi compra azioni quotate che riguardano, solitamente, attività grandi e mature.
Andando all’estero, poi ti viene chiesto un grado di conoscenza dei mercati e delle diverse situazioni molto alto. Insomma, se sei alle prime armi con gli investimenti non è certo una scelta per te. Tuttavia, se nonostante tutto ti senti di voler iniziare a sfruttare questa opportunità, ricorda di studiare bene il quadro normativo e di controllare di stare lavorando con soggetti regolarmente autorizzati.
Il crowdfunding in Europa è regolato da norme comuni (qui www.consob.it/web/area-pubblica/crowdfunding-normativa-europea trovi un elenco delle leggi). Attenzione, quindi, se vai su portali esteri, a controllare che siano regolarmente registrati presso autorità europee.
Non è banale. Prendiamo il caso di https://europe.republic.com/ sul sito, in basso si vede subito che è autorizzata dalle autorità britanniche. Il che è senz’altro un buon segno. Purtroppo, però, dopo Brexit, le autorità britanniche non sono più europee. Come verificare che sia autorizzata a operare anche in Europa, nel senso di UE? Qui abbiamo fatto un po’ fatica. Sul sito pur avendo cercato per un po' non abbiamo trovato nulla. Il che, ovviamente, non esclude che vi sia, ma testimonia semmai che non è una informazione immediatamente evidente a tutti.
Tuttavia, se uno tenta di aderire al sito la prima cosa che gli compare davanti è il contratto e sul contratto sta scritto che Europe Republic è il nome commerciale di Seedrs Europe Limited (ecco che spunta fuori il vecchio nome), di diritto irlandese e con sede a Dublino. Già un buon passo. Scorrendo, molto in basso, nella contrattualistica vediamo che è una società autorizzata e regolamentata dalla Banca d’Irlanda. Siamo quindi sotto la tutela europea. Si fornisce anche il numero di autorizzazione. Chi non si fidasse potrebbe a questo punto andare a controllare su: https://registers.centralbank.ie/ e dopo un paio di click si può scaricare il registro da cui effettivamente risulta questo nome.
Ovviamente i Paesi europei sono tanti, non sempre è agevole, soprattutto se non si conosce la sede di una società, andarsi a consultare tutti i registri locali, per cui esiste un registro comune qui: https://registers.esma.europa.eu/publication/.
Insomma, ancora prima di muoversi è sempre bene fare qualche verifica in più sul portale. Gli strumenti per farlo sono quelli che abbiamo visto: i registri europei. Quello che abbiamo visto è, quindi, solo un esempio di come operare.
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