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Private equity e venture capital: un investimento per pochi?

Private equity e venture capital:  un investimento per pochi?

Private equity e venture capital: un investimento per pochi?

Data di pubblicazione 27 settembre 2021
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Private equity e venture capital:  un investimento per pochi?

Private equity e venture capital: un investimento per pochi?

Non più, e comunque non del tutto: ci sono degli Etf che ci investono e poi c’è l’equity crowdfunding.

Sotto il nome di private equity sono raggruppati gli investimenti in società non quotate che vengono effettuati dai professionisti della finanza, in particolar modo dai fondi. Il private equity, dunque, va a pescare occasioni di far profitti al di fuori dalle Borse, entrando nel capitale delle imprese. Lo scopo è, in alcuni casi, tenerle per una strategia di più lungo periodo, ma molto spesso è anche di “migliorarle” e poi rivenderle a un prezzo maggiore rispetto a quello d’acquisto. Casi famosi di aziende non quotate che sono oggi in mano ai fondi? Qui in Italia solo per fare qualche esempio abbiamo Italo (treni), Versace (moda), Valentino (moda), Eolo (telecom)…

Sotto il cappello venture capital sono raggruppati, invece, gli investimenti in società giovani o giovanissime che devono ancora iniziare il loro percorso nel mercato. Di fatto il venture capital è una sottocategoria del private equity, quello che punta sulle società più sfidanti (e quindi allo stesso tempo più rischiose, ma anche più capaci di fare il botto con altissimi guadagni).

Per private equity si intende un investimento in società non quotate, ma un Etf lo fa tramite società quotate. Quali? Nell’indice seguito da Xtrackers LPX private equity swap troviamo: Blackstone (Isin US09260D1072), finanziaria Usa che oltre che nel private equity lavora nel settore immobiliare ed è leader nel leveraged buyout (quando compri una società indebitandoti e paghi questi debiti usando i suoi stessi utili), Kkr (Isin US48251W1045) altra società Usa che fa leveraged buyout, Partners Group (Isin CH0024608827) attiva nel private equity, ma con sede in Svizzera e non negli Usa. 

Private equity per piccoli scommettitori

A lungo questi ambiti sono stati per un certo tempo di fatto del tutto preclusi al piccolo investitore, ma, da qualche anno, ci sono dei piccoli cambiamenti. Uno è rappresentato dagli Etf che investono in società di private equity. Certo una buona parte di questo mondo non è quotata, ma con questi Etf puoi andarci in qualche modo a pescare. Comodi da acquistare ne abbiamo individuati due: Xtrackers LPX private equity swap (99,35 euro; Isin LU0322250712), quotato a Piazza Affari e iShares listed private equity (27,34 euro; Isin IE00B1TXHL60) quotato in Germania sullo Xetra (era quotata anche a Milano, ma è uscita dal listino nel 2015). Nella tabella puoi trovare alcuni dati salienti e un confronto con un possibile investimento alternativo sulle Borse mondiali. Che cosa si nota?

Nome Costo annuo Rendimento Volatilità a 5 anni Principali mercati internazionali su cui investe
3 anni 5 anni
Xtrackers LPX pr. eq. 0,70% 20,2% 18,4% 21,2% US (48%), SE (16%), CH (12%), FR (6%), GB (5%)
iShares listed pr. eq. 0,75% 18,7% 17,1% 22,3% US (50%), CA (12%), CH (9%), GB (7%), FR (5%)
Per un confronto prendiamo un azionario internazionale…
Hsbc Msci World 0,15% 14,4% 13,7% 13,8% US (65%), JP (7%), GB (4%), CH (3%), CA (3%)
NB: US=Usa, SE=Svezia, CH=Svizzera, FR= Francia, JP=Giappone, CA= Canada, GB= Gran Bretagna. La volatilità è una misura per capire quanto il prezzo di un titolo può arrivare a perdere: più è alta, peggio è. Rendimenti al 23/9.

Si nota che, in questi anni, questi prodotti hanno reso decisamente più delle Borse mondiali, ma anche che lo hanno fatto al prezzo di un rischio decisamente maggiore (la volatilità su 5 anni è decisamente più alta) e che questo risultato è dovuto soprattutto all’ultimo anno (dato al 23/9) quando l’iShares ha messo su il 70,2%, l’Xtrackers addirittura il 79,2% (mentre l’Etf sull’Msci World ha messo su il 35,1%). Insomma, stiamo parlando di una buona intonazione. Possono valere un acquisto questi Etf? Solo in un’ottica di una scommessa puramente azionaria. Lo speculatore può infatti pensarci, ma deve tenere conto sia del rischio (superiore a quello di un investimento in azioni mondiali), sia del fatto che, se i mercati mondiali dovessero inciampare, questi strumenti non sarebbero da meno, e quindi dovrebbe prepararsi a tenerli in tasca per molti anni (anche 20) prima di un recupero. Tra i due puoi scegliere Xtrackers LPX private equity swap che è quotato a Milano e, quindi, più comodo da raggiungere.

Altre società presenti nell’indice seguito dall’Etf Xtrackers sono: Carlyle (Usa; Isin US14316J1088), Apollo global management (US03768E1055), sempre Usa, sempre attiva nel leveraged buyout oltre che nelle ristrutturazioni aziendali, poi l’inglese 3I (Isin GB00B1YW4409), la svedese Eqt partners (Isin SE0012853455), Intermediate capital (inglese; Isin GB00BYT1DJ19), Ares capital (Usa: Isin US04010L1035) e concludiamo con una francese: Eurazeo (Isin FR0000121121). Solo queste società pesano per la maggior parte dell’investimento. Quindi stiamo parlando di un prodotto non troppo diversificato. È un punto di attenzione.

Venture capital per tutti

Il venture capital è un capitolo a parte: qui c’è uno strumento per diventare venture capitalist e si chiama equity crowdfunding. Te ne abbiamo già parlato diverse volte, per cui non torneremo a fornirti i dettagli, ma cionondimeno ci piace ricordarti che ogni volta che acquisti una società start up su una piattaforma di equity crowdfunding di fatto agisci come fanno i grandi fondi con tutti i rischi (e le speranze) del caso. A tal proposito ti segnaliamo che a breve dovrebbe essere collocata su uno dei portali di equity crowdfunding (www.backtowork24.com/) una società che fa proprio venture capital: si chiama Investinit (www.invest-in-it.com/) e la campagna di collocamento non è ancora partita. La società intende fare investimenti in startup e al momento dichiara di avere investito in Lampoo (venditore di vestiti usati o non ancora usati, www.lampoo.com/it/) e in Satispay (fintech di pagamenti via smartphone, www.satispay.com/it-it/). Non entriamo ulteriormente nei dettagli, ma sarà interessante tornare sul tema quando finalmente avvierà il collocamento delle sue quote. Nodo al fazzoletto. 

Di equity crowdfunding ti abbiamo parlato diverse volte. Trovi i diversi articoli cliccando sulla lente in alto a destra nel nostro sito (è la funzione cerca) e indicando “crowdfunding” come chiave di ricerca. Se, tuttavia, cerchi una guida rapida puoi andare direttamente al dossier che abbiamo creato. Lo trovi qui: www.altroconsumo.it/finanza/investire/investimenti-alternativi/dossiers/crowdfunding.