Il lusso in bilico: tra nuove strategie e vecchie incertezze

Il settore del lusso continua a navigare in acque agitate nel secondo trimestre del 2025.
Il settore del lusso continua a navigare in acque agitate nel secondo trimestre del 2025.
Per esempio, la società di consulenza Bain & Company ha rivisto al ribasso le sue previsioni, stimando ora un calo delle vendite globali tra il 2% e il 5%. Le cause principali sono l'indebolimento della domanda in Cina, l'inflazione persistente e l'erosione della fiducia dei consumatori, soprattutto tra i più giovani.
Le tensioni geopolitiche non aiutano: la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, con dazi fino al 145% sui beni di lusso, ha ulteriormente frenato le vendite. In questo contesto, alcuni gruppi cercano di alleggerire il proprio indebitamento: Kering, ad esempio, è in trattative per cedere una quota del suo negozio sulla Fifth Avenue di New York del valore di quasi un miliardo di dollari, dopo aver accumulato 12 miliardi di dollari di debiti in tre anni .
Non mancano però segnali di resilienza. Il gruppo Richemont nel trimestre chiuso al 31 marzo ha registrato una crescita dell’8% che porta il risultato dell’anno 2023/25 chiuso, appunto, a fine marzo a un +4% in cui figura il +8% del settore gioielli.
Sul fronte delle esperienze, il segmento del "lusso esperienziale" mostra segnali positivi. Il superyacht "Luminara" di Ritz-Carlton, con suite da oltre 70.000 dollari a settimana, salperà a luglio da Monte Carlo, confermando l'interesse per viaggi esclusivi e personalizzati.
In sintesi, il lusso globale è in fase di ridefinizione. Se da un lato le sfide macroeconomiche e geopolitiche impongono cautela, dall'altro emergono nuove opportunità per chi saprà innovare senza tradire l'essenza dell'esclusività. Visto il giudizio pari a neutro ricevuto da tutte le componenti del settore beni di consumo discrezionali e le incertezze che ancora permangono sul mercato, vi consigliamo di mantenere l’Etf Amundi S&P global luxury (194,66 euro al 5/6; Isin LU1681048630).
Il mercato del lusso in Cina sta attraversando una fase di profonda trasformazione nel 2025, segnando una battuta d'arresto dopo anni di crescita sostenuta. Alla base i seguenti fattori. |
Declino della fiducia dei consumatori: la crisi del settore immobiliare e l'incertezza economica hanno eroso la fiducia dei consumatori, portando a una contrazione della spesa per beni di lusso. |
"Luxury shame" e cambiamento culturale: si osserva una crescente riluttanza nell'ostentare la ricchezza, con una preferenza per consumi più discreti e meno appariscenti. |
Aumento degli acquisti all'estero: la ripresa del turismo internazionale ha incentivato i consumatori cinesi a effettuare acquisti di lusso in paesi come il Giappone e il Sud-est asiatico, dove i prezzi sono più competitivi. |
Concorrenza dei marchi locali: marchi cinesi emergenti stanno guadagnando terreno, offrendo prodotti di alta qualità che rispondono meglio alle esigenze e ai gusti locali. |
Sensibilità ai prezzi: l'aumento continuo dei prezzi da parte dei marchi occidentali ha incontrato resistenza, soprattutto tra i consumatori più giovani, che cercano un miglior rapporto qualità-prezzo. |
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