Resilienza in tempi di volatilità

Il settore dei beni di consumo di prima necessità ha sempre mostrato capacità di resistenza durante le fasi di turbolenza dei mercati.
Il settore dei beni di consumo di prima necessità ha sempre mostrato capacità di resistenza durante le fasi di turbolenza dei mercati.
Il settore dei beni di consumo di prima necessità ha sempre mostrato capacità di resistenza durante le fasi di turbolenza dei mercati. Questa resilienza deriva dalla natura dei prodotti offerti: beni che continuano a essere acquistati anche in tempi di crisi o incertezza geopolitica. Quando i mercati calano e l'economia rallenta, i consumatori possono rimandare l’acquisto di un’auto nuova o di un viaggio, ma difficilmente rinunciano a detersivi, alimenti confezionati, farmaci da banco o prodotti per l’igiene personale. Nel 1° semestre 2025, questa dinamica si è in parte confermata. Dopo un inizio d’anno altalenante per i mercati azionari, causato da un contesto macroeconomico complesso, i titoli del settore beni di consumo di prima necessità hanno mediamente contenuto le perdite. Al 24 giugno, ad esempio, se le Borse mondiali risultavano in perdita rispetto al 31 dicembre precedente di un 3,2% (dato in euro, dividendi inclusi) i beni di consumo di prima necessità mondiali avevano limitato il calo allo 0,6%. Analogamente per la sola Borsa Usa a fronte di un calo generale del 6,9% i beni di consumo di prima necessità americani hanno limato le perdite al 2,7%. Ricordiamo anche che in questo contesto di tensioni si sono comportati meglio pure dei titoli di Stato mondiali (-4,8%) e Usa (-7,1%), risultando relativamente sicuri anche rispetto ai bond in dollari. Certo, la congiuntura per i titoli di Stato Usa è molto particolare, e le azioni di cui stiamo parlando hanno sempre un rischio azionario che è di principio maggiore di quello dei bond, ma in momenti di difficoltà c’è spesso la tendenza a volgersi verso settori a bassa volatilità e dividendi affidabili. In conclusione, anche se non immuni da correzioni, i beni di consumo di prima necessità si confermano utili in portafogli che cercano la stabilità, grazie a modelli di business difensivi, utili prevedibili e una domanda relativamente rigida. Per questo sono interessanti per un investitore prudente che desidera comprare azioni, ma limitare i rischi, nonostante non ottengano, secondo i nostri modelli, una valutazione particolarmente buona. In un anno in cui la crescita globale sembra destinata a rallentare, questo comparto può offrire un "cuscinetto" importante contro gli scossoni dei mercati. In ottica extra portafoglio puoi acquistare Xtrackers Msci world consumer staples (43,76 euro al 26/6; IE00BM67HN09) dedicato ai consumi mondiali e Invesco Consumer Staples S&P US Select Sector (598,8 euro al 26/6; Isin IE00B435BG20) dedicato ai consumi Usa.
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