Il Pac in Buoni Postali conviene?

buoni postali
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Ai titolari di un conto corrente postale o di un libretto di risparmio, Poste italiane offre Risparmiosemplice, un piano di accumulo che permette di investire nei Buoni postali fruttiferi Risparmiosemplice; se scegli questa opzione ti impegni, con cadenza periodica, a destinare una cifra prestabilita all’investimento in questi buoni postali. L’adesione al piano d’accumulo è gratuita, può essere fatta sia online, sia allo sportello delle poste.
Il piano di accumulo ha una durata indeterminata, per chiuderlo devi farne richiesta, ma si estingue automaticamente se chiudi il tuo conto corrente Bancoposta o il libretto di risparmio. La periodicità dell’investimento può essere mensile o bimestrale, a tua scelta, così come la cifra da destinare a questo investimento, che non può però essere inferiore a 50 euro per rata e, nel complesso, non potrà superare i 10.000 euro. Potrai comunque modificare, nel tempo, sia l’intervallo con cui hai scelto di versare, sia la cifra da destinare a Risparmiosemplice, sempre senza scendere sotto i 50 euro; potrai anche sospendere le sottoscrizioni, in caso di necessità, per un massimo di 12 mesi, e poi riprenderle in seguito.
A ogni versamento previsto dal piano di accumulo corrisponde la sottoscrizione di un nuovo buono postale risparmiosemplice. Se, per esempio, fai 5 versamenti, avrai 5 buoni postali risparmiosemplice, se fai 10 sottoscrizioni ne avrai 10 e via dicendo. La durata massima di questi buoni postali è di 4 anni, ma, in caso di necessità, hai la facoltà di chiederne il rimborso, anche parziale, in ogni momento. Se lo fai prima della loro naturale scadenza non riceverai interessi sulla cifra riscattata. Il tasso di rendimento standard offerto è lo 0,25% lordo annuo, che corrisponde a poco meno dello 0,22% netto.
C’è però la possibilità di ottenere un rendimento più elevato, definito premiale, lo 0,5% lordo annuo, 0,44% netto circa: per averlo dovrai fare almeno 24 sottoscrizioni, che corrispondono ad altrettanti buoni postali – vedi a fianco per vedere qualche esempio numerico sul rendimento. Come tutti i buoni postali devi però ricordarti tu di chiedere il rimborso – puoi farlo anche online, dal tuo conto postale - se vuoi riavere il tuo denaro e non vuoi averlo reinvestito a scadenza in altri buoni postali.
Nel n° 1452 abbiamo consigliato l’acquisto del fondo Fidelity – Global Multi Asset Income (13,73 dollari Usa; Isin LU0905233846) a tutti coloro che volevano farsi un pac. Che vantaggi ha il pac Risparmiosemplice rispetto a quest’ultima soluzione? Innanzitutto, non ti costa nulla, non ci sono né spese iniziali, né costi per i singoli versamenti, né per il “mantenimento”. Inoltre, in questo caso, hai la garanzia di restituzione del capitale, oltre che un rendimento minimo, certezze che il pac nel fondo Fidelity non ti dà, motivo per cui ti consigliamo di farlo in un’ottica di investimento di lungo periodo. Il rovescio della medaglia è che il fondo Fidelity ti permette di diversificare i tuoi investimenti – si tratta di un fondo bilanciato che, a fine febbraio, investiva il 57,07% in obbligazioni e il 33,81% in azioni, con una prevalenza di investimenti negli Usa - anche con una piccola cifra, cosa che con Risparmiosemplice non accade. Per quanto riguarda poi la certezza del rendimento, questo può essere un vantaggio, ma anche uno svantaggio, soprattutto in un periodo in cui i tassi sono in rialzo: se punti su Risparmiosemplice, infatti, non potrai avere più dello 0,5% lordo annuo, e per averlo dovrai aspettare quattro anni per ogni buono, un arco di tempo piuttosto lungo, durante il quale molte cose possono cambiare.
Se sei un investitore molto disciplinato, puoi pensare di versare la stessa cifra che destineresti ogni mese a Risparmiosemplice in un conto deposito. Ci sono conti deposito, infatti, che non ti obbligano a versare cifre elevate, e, alle condizioni attuali, ti danno interessi più elevati, in particolare, tra i liberi. Per esempio, Findomestic, che ti dà l’1% lordo annuo, 0,74% netto, fino a 10.000 euro, oppure la promozione su Conto Progetto, che ti dà l’1,25% lordo annuo e si fa carico del bollo di legge fino a fine anno - a pagina 13 trovi tutte le caratteristiche di questi prodotti. Il vantaggio, qui, oltre agli interessi più elevati che i conti deposito ti danno, è che puoi rientrare in possesso del tuo denaro in qualsiasi momento, quando ti serve, o, se trovi alternative migliori, senza rinunciare agli interessi maturati nel frattempo.
Se sottoscrivi il Pac delle poste, nella fase di accumulo, non devi preoccuparti di nulla. Questo non significa però che tu possa disinteressarti del tuo investimento: alla scadenza di ogni buono non ti viene bonificato in automatico quanto ti spetta, ma ti devi attivare tu per riavere il denaro. Il rendimento massimo che ti viene offerto, oltretutto, non è tale da giustificare il fatto di preferire il prodotto di poste a un conto deposito, per esempio. Se hai più disciplina nell’investire, ma vuoi la certezza di riavere tutto il capitale, è meglio il conto deposito. Se, invece, sei disposto a correre un po’ di rischio in più pur di aver un rendimento più elevato, ti conviene continuare a puntare sul fondo Fidelity – Global Multi Asset Income (13,73 dollari Usa; Isin LU0905233846). Nessuno vieta, in ogni caso, se hai sufficienti disponibilità, di sottoscrivere più prodotti, e di affiancare, per esempio, al fondo un conto deposito.
Il termine Pac è l’acronimo di Piano di accumulo del capitale. Si tratta di un investimento attraverso cui, per esempio puoi acquistare, quote di fondi comuni di investimento o Etf, con versamenti periodici anche di importo contenuto.
50 euro investiti in Risparmio semplice, dopo 4 anni, e avendo rispettato il vincolo delle 24 sottoscrizioni periodiche, ti daranno 50,88 euro, capitale compreso. Se la cifra investita sale a 200 euro, ma non sei riuscito a rispettare il vincolo delle 24 sottoscrizioni periodiche, allo scadere del buono avrai circa 201,75 euro.
In caso di difficoltà, hai comunque la facoltà di sospendere per 12 mesi le sottoscrizioni periodiche, e poi decidere di riprenderle oppure di chiudere il Pac.
Qui trovi la nostra analisi dedicata all’acquisto di fondi a rate per farti un Pac. Tieni bene a mente, se scegli questa soluzione, che le spese fisse, in particolare su importi investiti contenuti, incidono molto. Meglio, quindi, programmare il versamento di rate meno frequenti, ma più corpose.
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