Vale ancora la pena investire in oro?

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Dopo aver toccato l’8 marzo 2022 i massimi storici di 2.056 dollari l’oncia, il prezzo dell’oro ha ripiegato e oggi è sui 1.674,06 dollari l’oncia. Perché questo calo? Due le ragioni principali. Primo: il rialzo dei tassi. I rendimenti dei titoli di Stato Usa con scadenza tra 7 e 10 anni sono passati dall’1,85% medio a un valore poco sotto il 4%. Un investimento in titoli di Stato Usa è considerato sicuro come quello in oro, ma l’oro non paga interessi: quando i rendimenti dei titoli Usa salgono, il prezzo dell’oro tende a scendere. Secondo: il rafforzamento del dollaro Usa sulle altre valute. Dallo scoppio della guerra, è salito di circa il 15% sull’euro. Il dollaro è considerato un porto sicuro in cui ripararsi in momenti di maretta e il suo rafforzamento, abbinato al rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato Usa, ha contribuito a rendere meno interessante l’oro. Con le Banche centrali determinate ad alzare ancora il costo del denaro, non sorprende che le scommesse sul rialzo dei prezzi dell’oro da parte del mercato si siano praticamente dimezzate rispetto all’inizio di marzo. Ciò significa che non vale più la pena comprare oro? No. Le incognite sull’economia mondiale sono ancora molte e si intrecciano con quelle geopolitiche (Ucraina, Taiwan…). In momenti di maretta l’oro è, comunque, una buona assicurazione da tenere in portafoglio: dall’inizio del 2020, nonostante i cali degli ultimi mesi, il prezzo mostra ancora un saldo positivo di circa il 10% (è un rialzo di circa il 25% per te che lo compri in euro). Visto il periodo economico difficile all’orizzonte e considerato che l’oro si muove, tendenzialmente, in maniera opposta a quella dei mercati, secondo noi merita ancora un investimento: è una sorta di assicurazione per ridurre il rischio complessivo del tuo portafoglio. Non aspettarti, però, che ti dia risultati stellari in breve tempo: si acquista e si tiene nel cassetto. L’investimento non deve superare il 10% della tua ricchezza complessiva – si tratta di una posta extra-portafoglio, come per esempio gli investimenti settoriali, da affiancare agli investimenti che fai seguendo le nostre strategie.
Dalla nostra ultima analisi (inizio giugno 2022; n°1466) il prezzo dell’oro in dollari è sceso di circa il 10%, ma per te che investi in oro in euro, il calo si riduce a circa l’1,5%.
Nelle ultime settimane i prezzi di altre materie prime – pensa al gas – sono andati meglio dell’oro. Non consigliamo, comunque, oggi di puntare in generale sulle materie prime: è un investimento molto più ballerino (più rischioso) di quello sull’oro e molto esposto ai cicli economici (e lo scenario che si prospetta all’orizzonte è cupo). Inoltre, si investe in materie prime con prodotti che rischiano di essere costosi (si investe in future che vanno manutenuti e può succedere di incappare in perdite anche se i prezzi della materia prima sono fermi).
Come puoi comprare oro?
Non andare dai compro-oro e nemmeno in gioielleria a comprare monete e lingottini (dai nostri test fatti in passato i ricarichi sui prezzi sono notevoli). Puoi comprare oro in Borsa tramite l’Etc Invesco physical gold (164,92 euro; Isin IE00B579F325): compra lingotti d’oro che custodisce per te.
Le relazioni di cui parliamo, come sempre in finanza, non sono scolpite nella pietra, ma sono tendenziali: ci possono essere momenti in cui calano sia le Borse, sia il prezzo dell’oro, o scende il dollaro, ma anche l’oro.
Un prodotto efficiente
Nel corso degli ultimi mesi il prezzo dell’oro (grassetto; base 100) ha perso terreno, ma per te che effettui l’investimento in euro (la linea sottile rappresenta l’andamento del prezzo dell’oro in euro) il calo è meno marcato. Comprando l’Etc Invesco physical gold (linea di peso intermedio) segui perfettamente il prezzo dell’oro in euro.
Nel 10% rientrano sia l’oro, sia tutti gli Etf settoriali o altri investimenti “extra-portafoglio” non speculativi – quindi il peso effettivo dell’oro sarà verosimilmente sotto il 10% (vedi più dettagli nel n° 1459).
Se l’Etc è così bravo, perché sul nostro sito internet compare il giudizio “sotto la media”? Perché i prodotti si muovono praticamente tutti allo stesso modo: quelli meno scambiati, su un certo arco di tempo, possono presentare dei rendimenti di qualche frazione superiori (ma è un fenomeno temporaneo): il giudizio nasce da una classifica di confronto che, nel caso dell’oro, viste le differenze minime, amplifica fin troppo queste ultime.
Non investe in prodotti “derivati” come i future (così come invece accade per Etc su altre materie prime) e rispetto ad altri prodotti della categoria ha i costi di gestione più bassi ed è il più scambiato (anche questo fa sì che i costi per fare l’investimento siano molto bassi). Non per nulla, come vedi nel grafico qui sopra, la linea che rappresenta l’andamento del prezzo di questo Etc è totalmente sovrapposta a quella del prezzo dell’oro in euro (che è infatti quasi invisibile). Il consiglio è confermato.
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