L’oro è ai massimi, ma l’argento no

Il rapporto tra oro e argento presenti sulla superficie terrestre è di 1 a 20.
Il rapporto tra oro e argento presenti sulla superficie terrestre è di 1 a 20.
A metà dicembre, nel n° 1537, abbiamo fatto il punto sull’oro, vicino ai massimi di sempre e il consiglio è stato di comprarlo al massimo per il 5% del tuo patrimonio come quota extra portafoglio. A poco più di un mese il suo prezzo è ancora sopra quota 2.000 dollari e non accenna a scendere. Ma l’argento? L’argento oggi è sui 22,8 dollari l’oncia, ben lontano dai massimi che erano poco sotto i 50 dollari l’oncia, toccati nella primavera del 2011.
Metallo prezioso come l’oro, ma 20 volte più abbondante, l’argento ha ampi usi industriali. Se l’oro infatti è usato principalmente come riserva di valore e materia prima per i gioielli, l’argento è un ottimo conduttore, è duttile e malleabile, ha qualità antibatteriche, è sensibile alla luce ed ha, pertanto, moltissime applicazioni di tipo industriale. Dall’elettronica alle batterie, dai pannelli solari ai prodotti odontoiatrici, passando anche per la disinfezione.
A differenza dell’oro che da inizio 2023 ha messo su, in dollari, circa il 10%, l’argento ha perso, invece circa il 5%. Le ultime previsioni da parte della banca mondiale uscite il 26 ottobre lo vedevano in crescita a 23,5 dollari l’oncia per il 2023 e a 23,7 dollari l’oncia per il 2024, per poi ridiscendere a 22,5 nel 2025, con una revisione, rispetto alle stime precedenti, pubblicate ad aprile 2023, di 0,5 dollari al rialzo delle previsioni per il 2023 e di 1,7 per il 2024. Solitamente si guarda a quante once d’argento vale un’oncia d’oro, il cosiddetto gold/silver ratio, ossia rapporto tra oro e argento: una regola del pollice che dice che più questo rapporto è alto, più l’oro è caro rispetto all’argento e, viceversa. Negli ultimi tempi questo rapporto è salito a 88, al di sopra sia della media dal 2005 a oggi (68), sia di quella più alta degli ultimi 10 anni (77), sia di quella, ancora più alta, degli ultimi 5 (82). E adesso? Ci sono due maniere in cui questo rapporto può scendere da 88 su valori più bassi. Il primo è un calo dell’oro, il secondo è una risalita dell’argento. Se vuoi scommettere sul fatto che il rapporto scenda e che lo faccia per merito dell’argento e non per demerito dell’oro puoi comprare Wisdomtree Physical Silver (19,29 euro; Isin JE00B1VS3333). Attenzione, è una scommessa molto rischiosa (puoi perderci), anche per via del cambio (punti su una risalita del prezzo dell’argento in dollari, ma se il dollaro dovesse calare sull’euro anche se l’azzecchi potrebbe non andare bene). Se vuoi andare più sul sicuro ti ricordiamo che l’oro, tramite Invesco physical gold (179,19; Isin IE00B579F325) rientra comunque negli investimenti che ti consigliamo in ottica extra portafoglio.
Il prezzo attuale dell’oro è di 2016,55 dollari l’oncia (26/1/24). |
Le previsioni che abbiamo citato le trovi qui: www.worldbank.org/en/research/commodity-markets#1 |
Per una scommessa aperta e poi chiusa fatta in passato sull’argento vedi n° 1479, 1489 e 1490. |
Il rapporto tra argento e oro presenti nella crosta terrestre è di circa 20 a 1. |
L’argento è stato penalizzato negli scorsi anni dal rialzo dei tassi che rende meno competitive le materie preziose e frena gli investimenti industriali. Secondo alcuni osservatori il contesto di calo dei tassi verso cui andiamo potrebbe favorire il prezzo dell’argento per gli stessi motivi per cui il rialzo era stato penalizzante. Più volatile dell’oro, comunque, l’argento potrebbe reagire in maniera più sensibile a un cambio di conte-sto. Ovviamente c’è anche un rovescio della medaglia: più volatilità significa anche più rischio. |
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