Il fronte Usa Cina si apre alle terre rare

Le terre rare sono sono 17 elementi chimici relativamente abbondanti sulla terra, ma che sono difficili da estrarre e isolare in forma pura.
Le terre rare sono sono 17 elementi chimici relativamente abbondanti sulla terra, ma che sono difficili da estrarre e isolare in forma pura.
Innanzitutto, le “terre rare” non sono “terre”, ma sono 17 elementi chimici relativamente abbondanti sulla terra, quindi per nulla “rari”, ma che sono, tuttavia, difficili da estrarre e isolare in forma pura. Insomma, la loro rarità, è soprattutto legato al fatto che i minerali che le contengono non sono facili da sfruttare commercialmente.
Perché sono importanti? Il motivo è che sono usate in numerosi settori tecnologici (motori elettrici, turbine eoliche, display, batterie, laser…) e, quindi, anche nella difesa, dove hanno un ruolo chiave strategico e militare.
Il problema sorge dal fatto che la maggior parte della loro produzione sta in Cina, seguita da Australia e Canada. La Cina ha, quindi, buon gioco a usarle come strumento di pressione con gli Usa in momenti di alta litigiosità come quelli recenti. Ma ciò significa anche che costituiscono delle opportunità di investimento? Visto che la domanda di tecnologia corre è facile pensarlo, almeno per il lungo periodo. Tuttavia, ci sono elementi di rischio. Il primo è la ricerca di alternative: la tecnologia non sta mai ferma: se un elemento costa troppo o è introvabile, o inquina troppo (si pensi ai Cfc e al buco nell’ozono) si cercano sostituti. Se non si trovano sostituti si migliora la tecnologia rendendone più parsimonioso l’uso. Infine, se un materiale è prezioso diviene conveniente economicamente spingere sul suo riciclo. Insomma, non c’è da attendersi per forza una marcia trionfale. E, infatti, se guardiamo al comportamento passato dell’Etf Vaneck rare earth end metals (6,384 euro al 23/4; Isin IE0002PG6CA6) che investe in società attive nel settore, possiamo vedere che ha perso oltre metà del suo valore dalla quotazione quattro anni fa ed è di circa i due terzi sotto i massimi. Per questo non ci sembra allo stato attuale delle cose un settore su cui valga la pena rischiare.
TERRE RARE, MA FORSE NON ABBASTANZA?
L’evoluzione di Vaneck rare earth end metals (in euro) mostra che negli anni scorsi l’investimento in terre rare non ha suscitato molti entusiasmi, nonostante la loro centralità per lo sviluppo tecnologico.
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