Dalla nostra ultima analisi di inizio marzo (AF 1404) il prezzo dell’oro ha alternato alti e bassi virando al rialzo solo negli ultimi giorni: allora viaggiava sui 1.727 dollari l’oncia, oggi siamo sui 1.810 dollari l’oncia, per un rialzo pari al 4,8%. Sono ancora valori inferiori di circa il 12% rispetto ai massimi di agosto 2020, ma nettamente superiori ai 1.200-1.400 dollari su cui l’oro ha viaggiato per anni prima della pandemia. Siamo entrati in una nuova fase di stabilità o il prezzo dell’oro potrà continuare a correre?
Il prezzo dell’oro viene indicato sui mercati in dollari americani per oncia. Ai prezzi attuali equivale a poco più di 50 euro al grammo. Dall’ultima analisi, il prezzo in euro è salito di circa il 10%.
Anche l’andamento del dollaro Usa ha un impatto: il dollaro Usa è storicamente un “rifugio” alternativo a quello dell’oro, quindi di solito quando il dollaro si rafforza – e potrebbe succedere con la variazione della politica monetaria della Banca centrale – il prezzo dell’oro (in dollari Usa) non brilla. Visto, però, che tu compri oro in euro, tale impatto per te è un po’ mitigato.
A frenare una corsa robusta del prezzo dell’oro ci sono due fattori. Primo: le Borse continuano a viaggiare al rialzo e la stagione dei conti trimestrali ha rafforzato la loro buona intonazione – dall’inizio di marzo le Borse mondiali hanno messo su, mediamente, circa il 20% in euro e dividendi inclusi. L’oro è il classico investimento che si fa quando sui mercati c’è maretta: finché le Borse tirano non c’è grande domanda per l’oro e, quindi, il suo prezzo non brilla. Secondo: anche se negli scorsi giorni le Banche centrali hanno frenato su un possibile rialzo dei tassi d’interesse a breve, una revisione della politica monetaria è nelle attese, il che non è un bene per il prezzo dell’oro: perché si dovrebbe comprare oro che è sì solido e luccicante ma non paga né cedole né dividendi, quando si può fare un investimento relativamente sicuro in obbligazioni e portarsi a casa un buon rendimento? Ci sono, però, anche due fattori a favore della corsa dell’oro. Primo: anche se le Banche centrali cercano di stemperare la tensione, con la fiammata dei prezzi di molte materie prime, anche di prima necessità, l’inflazione sembra poter restare sostenuta più di quanto inizialmente si immaginasse. L’oro è da sempre un investimento usato per proteggersi dal carovita (l’inflazione erode il valore della moneta, ma non quello del lingotto d’oro) quindi se i prezzi dovessero continuare a correre nonostante l’azione delle Banche centrali, il prezzo dell’oro potrebbe beneficiarne. Secondo: le Borse vanno bene perché i segnali sulla crescita sono ancora tutto sommato buoni e questo lascia ben sperare per una tenuta della domanda di oro – quella di oro da gioielleria è tornata a salire nel terzo trimestre e ci si aspetta un’elevata richiesta dall’India (secondo Paese al mondo per acquisti di oro).
Anche la domanda di oro per l’impiego in tecnologia sta salendo: nel corso del terzo trimestre è arrivata ai massimi dallo scoppio della pandemia.
Ricorda che tutte le relazioni di cui abbiamo parlato nell’articolo non sono mai perfettamente univoche: non ti aspettare che se le Borse perdono il 2%, il tuo oro faccia +2%. Per il sommarsi dei vari fenomeni potrebbe anche scendere – per esempio, nei primi giorni dello scoppio della pandemia il panico era talmente elevato che per recuperare liquidità anche le Banche centrali si sono affrettate a vendere oro; poi, però, è scattato fino a toccare i massimi di sempre, vedi il grafico L’oro ha tirato un po’ il fiato.
Il nostro consiglio
Nonostante la sua valenza anti-inflazione, ci sono forze contrastanti che giocano sull’oro ed è probabile che il suo prezzo continui ad alternare alti e bassi senza una direzione precisa. Ciò nonostante, un investimento in oro ci può ancora stare: lo devi comprare come se fosse un’assicurazione, conscio che a breve può rendere poco o niente, ma che, in caso di impennata dei prezzi o maretta sulle Borse, potrà darti soddisfazioni e farti recuperare parte dei danni che potrà subire il tuo portafoglio d’investimenti. È, dunque, un investimento extra-portafoglio e devi investirci una cifra pari al massimo al 10% del valore complessivo del tuo portafoglio d’investimenti. Cerca di risparmiare sui costi: non comprare monete e lingotti, ma acquista in Borsa l’Etc Invesco physical gold (151,83 euro; Isin IE00B579F325), che replica le oscillazioni del prezzo in euro di un decimo di oncia di oro (che compra fisicamente e fa custodire nei caveau della banca JP Morgan Chase a Londra). È ancora l’Etc che presenta la combinazione migliore tra numero di scambi – minore costo spread denaro-lettera – e bassi costi di gestione. Lo puoi comprare facilmente anche attraverso il trading online della tua banca.
L’oro ha tirato un po’ il fiato
Dopo aver toccato i massimi nell’agosto del 2020, il prezzo dell’oro (linea in grassetto, valori in euro; base 100) ha ripiegato per poi stabilizzarsi. Nel grafico la linea sottile descrive l’andamento dell’Etc Invesco physical gold che ti consigliamo: praticamente, però, la linea non si riesce a vedere, segno che l’Etc fa bene il suo lavoro.
I dati usati nel grafico e nell’articolo sono forniti da Refinitiv. Gli Etc sono strumenti fiscalmente efficienti: puoi compensare i loro guadagni con minusvalenze pregresse per pagare meno tasse.