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Polizze vita, tutto quello che devi sapere
un anno fa - mercoledì 30 giugno 2021COSA SONO LE POLIZZE VITA CASO MORTE?
Nel campo dei prodotti assicurativi, ci possono essere due categorie principali: le polizze “caso morte” e le polizze “caso vita”. Le prime garantiscono un capitale o una rendita al beneficiario nel caso in cui tu venga a mancare prima della scadenza della polizza. Lo stesso funzionamento vale per le polizze che garantiscono un capitale o una rendita in caso di invalidità permanente.
Più che un investimento, l’assicurazione vita caso morte è una forma di tutela: non a caso, le assicurazioni vita temporanea caso morte vengono spesso stipulate da chi si assume un impegno “importante”, per esempio un mutuo, e vuol lasciare tranquilla la propria famiglia in caso di decesso o di eventi sfortunati, per esempio se un incidente ti lascia invalido totale, permettendo al nucleo familiare di conservare il tenore di vita.
CONVIENE INVESTIRE IN POLIZZE VITA?
Nelle polizze “caso vita”, lo scopo principale non è più tutelarti dai rischi, ma investire. L’assicurazione vita “ramoI” è la più tradizionale. Chi stipula la polizza versa un capitale unico o delle somme periodiche (i premi), l’assicuratore li mette insieme ai premi versati degli altri clienti, e investe questo capitale. Questo “tesoretto” che la compagnia gestisce per conto dei clienti, tenendolo distinto dai mezzi propri, si chiama gestione separata.
Alla scadenza della polizza, o se riscatti, l’assicurazione ti restituisce l’investimento, il cui valore dipenderà da come la compagnia ha gestito il capitale. Però la compagnia ti garantisce la restituzione del capitale – al netto dei costi – alla scadenza della polizza o nel momento in cui quest’ultima passa ai tuoi eredi, anche nel caso in cui la gestione separata sia andata male.
Come fanno i gruppi assicurativi a fornirti questa garanzia? Di fatto, la gestione separata è investita in buona parte in obbligazioni, specie titoli di Stato, per cui la società ha gioco facile nel garantirti il capitale. Ma così stando le cose, tanto varrebbe comprare direttamente titoli di Stato, risparmiando le spese della polizza.
In passato, quando i tassi dei titoli di Stato erano alti, le assicurazioni garantivano anche un rendimento annuo minimo. Poi i tassi dei titoli di Stato hanno iniziato a scendere, anzi a crollare, e le compagnie di assicurazione hanno smesso di proporti le vecchie polizze cominciando a offrirtene di nuove, con rendimenti garantiti via via più bassi fino ad arrivare alla sola garanzia del capitale. Il motivo è presto detto: se la gente continuasse a sottoscrivere polizze alle vecchie condizioni, la società ci rimetterebbe.
CHE DIFFERENZA C’È TRA RAMO I E RAMO III?
Quando i tassi dei titoli di Stato sono diventati negativi, per le società anche garantirti la mera restituzione del capitale è costoso. Ecco, allora, che sono nate le polizze di ramo III, che comprendono le polizze index linked e unit linked. Rispetto al ramo I queste polizze possono, ma non devono, garantirti la restituzione del capitale. Proprio per questo, anche gli investimenti sottostanti sono diversi dal ramo I: non più in prevalenza titoli di Stato, ma anche investimenti più “aggressivi”.
Nel caso delle index linked, il capitale che ti verrà restituito sarà più alto o più basso a seconda dell’andamento di un indice di Borsa o un paniere di azioni. Nelle unit linked, il capitale che ti verrà restituito dipenderà dall’andamento di un fondo comune, che può essere costruito ad hoc dalla compagnia o può essere un fondo comune presente sul mercato.
PERCHÉ NON INVESTIRE IN POLIZZE VITA?
Le garanzie aggiuntive delle polizze non sono poi gran cosa rispetto a un’obbligazione (polizze ramo I) o a un fondo o a un Etf (polizze ramo III). Ma le paghi molto più care.
Per cominciare, quando sottoscrivi la polizza vita può esserci un costo fisso. Poi, la compagnia trattiene ogni anno parte del rendimento della gestione. E se la gestione va particolarmente bene, la compagnia può trattenerne anche di più. Infine, se hai bisogno dei soldi prima di alcuni anni, per uscire potresti dover pagare un ulteriore costo.
Il “riassunto” te lo fornisce la compagnia stessa nella documentazione, dove è tenuta a indicarti il rendimento in diversi scenari di performance – simulazioni fatte dalla società stessa su quanto può rendere la polizza se le cose vanno malissimo (scenario di stress), male (scenario sfavorevole), così così (scenario moderato) o benissimo (scenario favorevole).
COSA SONO LE POLIZZE VITA MISTE?
Si tratta di prodotti che mescolano, in un mix che può avere pesi differenti, le caratteristiche delle polizze di ramo I e di ramo III.
CHE DIFFERENZA C’È TRA CAPITALE ASSICURATO E CAPITALE VERSATO?
Se per esempio versi 10.000 euro, la compagnia si trattiene delle commissioni, poniamo il 3%. Il capitale versato è 10.000 euro, ma il capitale assicurato, che ti verrà comunque restituito a scadenza indipendentemente dai risultati della gestione, è di 9.700 euro.
I CAVALLI DI BATTAGLIA DI CHI TI PROPONE UNA POLIZZA
Sono tre gli argomenti principali di chi ti vuol fare stipulare un assicurazione.
Se ti succede qualcosa, l’assicurazione vita paga i tuoi eredi! Vero, ma se compri qualunque prodotto finanziario, il tuo capitale mica sparisce… a seconda del prodotto non hai la garanzia su quale importo passa ai tuoi eredi, ma se per esempio scegli un bond la garanzia del capitale a scadenza c’è comunque.
Le polizze sono impignorabili e esenti dalle imposte di successione! Vero, ma se a ereditare sono il coniuge o parenti in linea retta la stessa cosa vale per qualunque investimento, fino a 1 milione di euro per erede.
Le polizze non pagano lo 0,2% dell’imposta di bollo! Vero, ma solo per le polizze di ramo I, mentre unit linked e index linked lo pagano. E comunque, visti i costi, non è certo questo risparmio a renderle convenienti…