Oro verso i minimi dal 2010
Data di pubblicazione 15 novembre 2013
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È nuovamente scivolato sotto quota 1.300 dollari l’oncia. Ecco che fare.
In questa situazione per le miniere estrarre oro costa tanto. Più di quello che si incassa vendendolo. Per questo molte miniere si trovano costrette a chiudere o a sospendere l’attività. E estrarre meno oro significa ridurre l’offerta di oro sul mercato: se l’offerta di oro cala, ma la domanda resta stabile, il prezzo dell’oro è destinato a salire – tutti lo vogliono, ma ce n’è poco, quindi se lo aggiudica chi offre di più.
I rischi di breve periodo
Ci sono, però, dei fattori che potrebbero frenarne la risalita nel breve periodo. Innanzitutto c’è il possibile raffreddamento della domanda di oro fisico: in India per il rialzo dei dazi, in Cina per il rallentamento della crescita economica – sono i due principali Paesi al mondo in quanto a domanda di oro. Poi c’è l’incognita dollaro Usa. Il ribasso degli ultimi giorni dell’oro è coinciso con un rafforzamento della valuta americana. Non è una novità: più volte nella storia un rialzo del biglietto verde, considerato rifugio per gli investimenti alternativo all’oro,
ha determinato un calo del prezzo dell’oro. In questo momento la relazione tra oro e dollaro è forte: se si tornasse a parlare di una possibile riduzione degli aiuti all’economia da parte della Banca centrale Usa già a dicembre o gennaio, il dollaro potrebbe recuperare ancora terreno facendo calare ancora di più il prezzo del metallo giallo. Tutto questo a meno che la Borse non inizino a crollare, per qualsiasi motivo, facendo riacquistare all’oro il ruolo di “porto sicuro” per gli investimenti indipendente dall’andamento del dollaro.
Oro: al massimo il 5% del tuo portafoglio
Morale: crediamo che l’oro sia destinato a recuperare terreno nel medio-lungo periodo e, quindi, lo riteniamo interessante per un investimento. Questo, però, potrebbe non essere proprio il momento giusto per incrementare i tuoi investimenti nel metallo giallo. Secondo noi, prima di ripartire al rialzo, potrebbe scendere ancora verso i 1.200 dollari l’oncia: si tratta di un altro -7% dagli attuali 1.290 dollari l’oncia. Vista l’entità del possibile calo, non vale, però, la pena nemmeno di vendere tutto. Mantieni gli investimenti in oro che hai fatto tramite l’Etfs gold bullion securities (92,21 euro; Isin GB00B00FHZ82) solo per un massimo del 5% del tuo portafoglio. Se il valore dell’Etf, sul totale del tuo portafoglio, supera il 5% vendi le quote necessarie per rientrare nel limite. Se rispetti già il limite del 5% o sei sotto tale soglia, non incrementare gli investimenti in oro.
IL TRISTE DESTINO DELLE MINIERE D’ORO
In questi anni i titoli delle miniere d’oro sono purtroppo andati molto peggio del metallo giallo – l’oro è sugli stessi prezzi della nostra prima analisi fatta a fine ottobre 2010 su Soldi Sette n° 905, il settore delle miniere è sotto di circa il 60%. I motivi sono due. Il primo è finanziario: in passato le miniere d’oro erano per molti l’unico strumento a disposizione per puntare sui movimenti dell’oro. L’introduzione degli Etf sull’oro fisico ha reso l’oro molto più accessibile, attraendo l’attenzione degli investitori a discapito delle miniere. Il secondo, economico, è quello cui abbiamo già accennato: i costi di estrazione sono diventati talmente elevati (sono saliti anche quando l’oro galoppava) da rendere l’attività poco profittevole. Al momento il quadro non è favorevole al settore. Un rialzo dell’oro potrebbe, però, determinare un bel rialzo delle azioni di quelle società estrattive che galleggiano tra perdite e pareggio. Queste sono solitamente le piccole compagnie d’estrazione: se per caso hai in mano quote dell’Etf Market vectors jr miners (36,42 dollari, Isin US57061R5440), che punta proprio sui titoli delle piccole miniere d’oro, mantienile. Ricorda che si tratta di un investimento rischioso e non adatto al buon padre di famiglia. Anche in questo caso il valore della scommessa non deve superare il 5% del tuo portafoglio.
Per gli spericolati
Se vuoi scommettere su un potenziale calo dell’oro verso quota 1.200 dollari l'oncia, acquista il certificate -5x gold (43,90 euro; Isin IT0006725482) di Société Générale. Moltiplica per 5, ma al contrario, i movimenti di un paniere di contratti derivati, future, sull’oro: quindi se l’oro effettivamente scende del 7%, questo certificate dovrebbe farti guadagnare il 35%! Attenzione, la relazione vale giorno per giorno: funziona se l’oro ha un andamento costante di discesa, ma non va bene se l’oro inizia a fare frequenti su e giù. Inoltre, se non imbrocchi la scommessa rischi di farti molto male: poniti sempre un limite alle perdite che sei disposto a tollerare – ti consigliamo il 10%. Per sfruttare la ripresa dell’oro, invece, acquista il certificate gold +5x sempre di Société Générale (2,565 euro, Isin IT0006725474): sa l’oro guadagna il 5%, il certificate mette su il 25%. Usa, però, tutte le stesse cautele dello short.