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Investi vegano, il ritorno

Data di pubblicazione  23 aprile 2018
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Negli ultimi due anni i vegani nel Regno Unito sono cresciuti del 700%. In Italia, invece, nell’ultimo anno sono scesi dal 3% allo 0,9% della popolazione. E gli investimenti vegani in Borsa? Facciamo il punto sui consigli dati due anni fa in Altroconsumo Finanza n° 1170.

La scommessa sull’olio di semi di soia: com’è andata

La prima scommessa era stata data sull’andamento dell’olio di semi di soia, attraverso l’acquisto dell’Etfs soybean oil (2,99 euro; Isin GB00B15KY435) quotato a Piazza Affari. Fino a novembre scorso, l’andamento di questa materia prima era stato tutto sommato positivo: come vedi nel grafico I dazi pesano sulla soia, i prezzi in dollari erano superiori di circa il 5% rispetto a quelli al momento del consiglio. Poi, complice l’aumento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina – quest’ultima importa soia e derivati dagli Usa – i prezzi hanno iniziato a calare: il timore è che la domanda cinese scenda per effetto dei dazi che aumentano il costo di questi prodotti. Al momento attuale, i prezzi dell’olio di semi di soia sono circa il 10% più bassi rispetto a quelli al momento del consiglio. L’Etfs perde, però, molto di più, intorno al 22%: il motivo è legato principalmente al cambio euro/dollaro. Dal 12 aprile 2017 a oggi il dollaro si è deprezzato di circa il 14% rispetto all’euro (-8,5% circa dal primo consiglio sulla soia) e questo pesa sull’andamento del tuo Etf che è quotato in euro. Che fare ora?

 

La scommessa sull’olio di semi di soia: come andrà

Le scorte di olio di semi di soia nel mondo continuano a scendere: significa che la domanda cresce più dell’offerta e questo di solito preclude a prezzi in crescita. Inoltre, anche l’indicatore che avevamo usato due anni fa per consigliarti la scommessa, il rapporto tra disponibilità della materia prima e suo consumo a livello mondiale, è ulteriormente sceso, dall’8,5% al 5,7%- anche questo è un segnale favorevole ai prezzi della materia prima. Insomma, il quadro è positivo, ma tutto potrebbe cambiare con l’eventuale imposizione di dazi sulle importazioni da parte della Cina. I termini della scommessa, quindi, sono diversi: compra l’Etfs (o mantienilo se lo hai già comprato) se vuoi puntare sul fatto che la Cina alla fine non imporrà i dazi. Se così sarà il prezzo dell’olio di semi di soia dovrebbe risalire. L’esito della scommessa potrebbe aversi a breve, già nel giro di qualche mese. Attenzione: ricorda che un ulteriore deprezzamento del dollaro nei confronti dell’euro (scenario che non escludiamo) potrebbe comunque ridurre il tuo incasso, anche in caso di esito positivo della scommessa.

 

La scommessa sul settore alimentare: com’è andata

Vista la scarsità di azioni di società vegane, avevamo preferito consigliarti un “pasto bilanciato” in Borsa, facendoti puntare sul settore alimentare con l’Etf Lyxor Stoxx Europe 600 Food & Beverage (70,97 euro; Isin FR0010344861). Il risultato non è granché – da allora guadagni circa il 3% – e inferiore a quello delle Borse mondiali, salite in euro di circa il 17%. Il mercato, dall’elezione di Trump, ha preferito spostarsi su azioni rischiose, come quelle bancarie o tecnologiche – che hanno trascinato i listini – lasciando stare titoli più “tranquilli” come quelli alimentari. E ora?

 

La scommessa sul settore alimentare: come andrà

Negli ultimi mesi le Borse sono state nervose – per esempio dal 26 gennaio al 2 aprile hanno perso il 7,4% in euro e dividendi inclusi – e il settore alimentare ha dimostrato le sue caratteristiche di “solidità”: sullo stesso periodo, in particolare per le azioni europee, il calo è la metà di quello del resto delle Borse (-3,7%). Considerata la bassa rischiosità e gli indicatori di convenienza accettabili – il rendimento da dividendo per il settore europeo è mediamente del 2,5%, lievemente superiore a quello generale per le Borse mondiali (2,4%) – un investimento sull’alimentare ci sta. Limitati comunque a puntarci al massimo un 5% del patrimonio a tua disposizione.

 

I dazi pesano sulla soia

I DAZI PESANO SULLA SOIA

La discrepanza tra l’andamento dei prezzi dell’olio di semi di soia (linea sottile; base 100) e quello dell’Etfs consigliato (grassetto) inizia nell’aprile 2017, in concomitanza con la svalutazione del dollaro rispetto all'euro. Al di là dell’effetto cambio, il prodotto resta buono per una scommessa sul rimbalzo del prezzo della materia prima.

 

L’investimento carnivoro: Bell

Infine, ti avevamo consigliato di mantenere le azioni di una società svizzera produttrice di carni e pollame, Bell (384 chf; Isin CH0315966322). È andata bene: ti abbiamo fatto vendere le Bell circa un anno dopo, a marzo 2017 (vedi AF n° 1211) con un guadagno di circa il 22% (euro e dividendi inclusi) rispetto al momento dell’analisi vegana e con un guadagno del 135% circa rispetto al primo consiglio del novembre 2013 (vedi AF n° 1053). Dal marzo 2017 a oggi, le Bell hanno perso circa il 18% (euro e dividendi inclusi), complici gli investimenti per puntare sul settore dei piatti pronti. La bontà di questa scelta è ancora tutta da dimostrare, quindi, nonostante il calo, il consiglio sulle Bell non cambia: stanne fuori e se le hai vendile.

L’Etfs soybean oil non è molto scambiato a Piazza Affari (in alcune giornate non c’è nemmeno una compravendita). Sarai comunque in grado di chiudere un’operazione di acquisto, ma dovrai inserire l’ordine “al meglio” e aspettarti un costo di spread denaro-lettera un po’ elevato (al massimo il 3% dell’investimento).

Ricorda che i guadagni sull’Etf alimentare non potranno mai essere compensati da minusvalenze pregresse. Quelli eventuali sull’Etfs sull’olio di semi di soia, invece, sì.